Romanzo storico
Self-publishing
30 giugno 2024
cartaceo, ebook
368
Lui è un capitano di ventura.
Lei è il suo bottino di guerra.
Ogni inverno la piccola e nobile Ginevra Orsini torna a Rocca Calascio e incontra il bambino di cui è innamorata. Lui è Lupo dei Lupi, un bastardo, senza famiglia, senza stirpe, buono solo per le armi. Prima di diventare grandi e separarsi, Ginevra lo induce a bere un filtro d’amore e a pronunciare un giuramento: io ti ritroverò, tu mi ritroverai.
Ma a volte i desideri sono pericolosi, soprattutto quando si avverano.
Passano gli anni e Ginevra è divenuta una dama, merce preziosa, mentre Lupo è solo un soldato senza cuore, con la terribile maledizione di somigliare come una goccia d’acqua a Cesare Borgia. Due mondi in conflitto, spiriti ribelli sotto il cielo lilla del Gran Sasso, dove Lupo diventerà un signore e Ginevra il suo bottino di guerra.
A quel tempo si diceva: Aut Caesar, Aut Nihil.
O Cesare Borgia, O Nulla.
Io sono il Nulla che annienta e azzera le percezioni.
Sono Lupo, signore dei Lupi, e questa è la mia storia.
Ginevra Orsini e Lupo de Lupi sono i protagonisti del romanzo storico di Francesca Cani, intitolato “Il giardino d’oro e ruggine”.
Siamo alla fine del quindicesimo secolo e ci troviamo in centro Italia, in particolare sul Gran Sasso. Due bambini, di estrazione sociale completamente differente, almeno così sembra, si incontrano ogni anno in un castello. Giocano, si fanno compagnia, sono complici, ma la loro innocenza verrà sconvolta dagli intrighi degli adulti.
Nessuno sa più chi sia veramente e ognuno prenderà una strada differente, ma non voluta bensì imposta.
Ginevra Orsini è una ragazza dalle particolari caratteristiche: i lunghi capelli rossi e le efelidi sulla pelle bianca la fanno sembrare una creatura eterea. Minuta, leggera come una piuma, è sempre stata tenuta sotto l’ala del vecchio padre Barnabò. Unico personaggio femminile di rilievo, anche se attorno a lei troviamo donne che hanno fatto la storia, dovrà lottare contro se stessa, contro il male e le ingiustizie per trovale l’amore vero, che più volte le sfugge. Una parabola crescente per quanto riguarda l’aspetto caratteriale; una donna che, tra le righe, si sa imporre, ma che ha dovuto passare per le peggiori delle angherie.
Lupo de Lupi è il protagonista maschile, l’uomo che tutti temono, venuto dal Gran Sasso quand’era un ragazzino, nessuno conosce la sua vera identità. Lupo combatte, combatte sempre: contro le avversità, contro i Borgia, soprattutto contro se stesso e l’amore che prova per Ginevra: sentimento da deboli.
“Era stato cresciuto dai servi, era illetterato, rozzo e sapeva solo combattere. Stare con lui trascinava qualsiasi donna in basso. Ma non l’avrebbe condannata a vita, di questo lei gli sarebbe stata grata…
… e Cesare Borgia
Protagonista di molti romanzi storici, Cesare Borgia è una figura storica che tanto viene citata nei romanzi e attorno al quale molte domande si pongono ancora oggi. Qui è, invece, l’antagonista. Così lontano dalla personalità di Lupo da trovarsi, invece, di fronte a se stesso quando lo incontra per la prima volta. La saga della famiglia Borgia entra in questo romanzo in modo fondamentale, forse troppo invasivo. Cesare e le sue scorribande sentimentali e per il potere sono parte integrante della trama e si intrecciano a doppio filo con le vicende dei protagonisti.
La scrittura di Francesca Cani
Il libro, che fa parte di una raccolta di quattro, si legge con interesse, le vicende narrate scorrono velocemente e rendono la lettura piacevole. I capitoli, non troppo lunghi, sono divisi a loro volta in paragrafi che danno un buon ritmo alla trama.
Qualche errore non disturba la lettura.
4 stelle ⭐⭐⭐⭐☆
Chi è Francesca Cani
Francesca Cani è nata a Mantova. Si è laureata in Storia dell’arte e ha una vera passione per la ricerca storica. Ha pubblicato per Harlequin Mondadori e Rizzoli YouFeel. Per Leggereditore ha scritto la fortunata serie Gli Eredi di Holstein: Tristan e Doralice – un amore ribelle; Jonas e Viridiana – Il cuore d’inverno; Andreas e Zoya – Il fiore di pietra; Filippo e Lucilla – La luce dei normanni; Rurik e Aja – Il guerriero delle maree. Autrice del romanzo L’elisir di Mantova, oltre che dello storico Isabella d’Este – Il regno del diamante.
Leggo per diletto qualsiasi genere; è sempre stata una mia grande passione. Di una lettura mi colpisce sia una bella trama che una scrittura ricercata. Un romanzo rosa, un romanzo storico, della narrativa contemporanea non importa basta che non sia… fantasy!