
Self-help, guida
Compagnia della Rocca
30 aprile 2015
Cartaceo
220

Il volume è un invito a godere del viaggio sulla strada della vita, di quel sentimento che, se ben incanalato verso un obiettivo preciso, spinge a creare, a costruire, a inventare. E, ciò che più conta, non è così importante tagliare il traguardo, quanto apprezzare ogni momento, ogni passo del percorso che ha portato fino a quel punto.
È questo lo spirito con cui l'autore - uno dei massimi esperti nazionali in comunicazione - si è messo a collezionare sessantasei spunti di riflessione, divertendosi a immaginare il futuro e a crearlo scegliendo con cura i materiali, il necessario e l'accessorio. Ha capito che il futuro non è qualcosa da prevedere.
Il futuro è qualcosa da costruire giorno per giorno, pezzo per pezzo, godendosi il viaggio come sulla Route 66, quella stessa Mother Road che gli americani, con il medesimo animo dei pionieri, percorrevano con entusiasmo, con fiducia, con spirito di avventura, alla ricerca della propria realizzazione, all'inseguimento di un sogno per se stessi e per le generazioni a venire.
Una strada, insomma, che porti al futuro, e che ci permetta di arrivare alla meta in piena forma, felici di aver compiuto quel lungo viaggio.
“Il futuro non si prevede, lo si inventa” di Claudio Maffei nasce da un viaggio dell’autore attraverso gli Stati Uniti. Mentre percorre la Route 66, che rappresenta la voglia di cambiare, di scappare dal presente verso un futuro migliore, è nata una riflessione sull’inquietudine. Questo sentimento, se ben incanalato verso un preciso obiettivo, porta a creare, a costruire e inventare.
“Ho scoperto da tempo che, in genere, gli ottimisti sono felici e i pessimisti non lo sono. A voi la scelta.”
Maffei ha “capito” che il futuro è una cosa che va costruita giorno dopo giorno, passo dopo passo, come stessimo percorrendo una Mother Road personale.
L’autore ha deciso di analizzare sessantasei sentimenti, periodi della vita, atteggiamenti o oggetti, partendo dall’Amore, per proseguire poi con la Gentilezza, la Pazienza e sino ad arrivare allo Zaino.
“Dona al tuo interlocutore cinque minuti della tua vita, ma quei cinque minuti donali con amore. Cambieranno i tuoi rapporti con gli altri nel lavoro e nel privato.”
In ogni capitolo viene raccontata un storia, un evento o qualcosa che è accaduto nel mondo; e da questo incipit l’autore costruisce una piccola riflessione, per poi concludere con un Consiglio per il futuro.
La scrittura, pur non essendo un romanzo, è fluida, non noiosa.
“Il futuro non si prevede, lo si inventa” si conclude con “Cinque buone ragioni per guardare al futuro con curiosità e con fiducia” e con “Cinque buoni motivi per essere ottimisti”.
Un interessante libro che con molta semplicità ci suggerisce come crescere, credendo sempre in ciò che facciamo, senza mai abbatterci.
“Quelli che attribuiscono alle circostanze esterne i propri fallimenti e le proprie difficoltà, non tengono conto del proprio talento e danno più valore ai problemi che alle soluzioni”

I molteplici impegni famigliari (ho due figli stupendi oltre ad un marito e a un cane) mi hanno sottratto per un lungo periodo ad una delle mie più grandi passioni: la lettura (oltre alla pallacanestro -amore questo condiviso con mio marito, allenatore, e mio figlio, arbitro, che ci ha portato a creare una nostra società dove ricopro il ruolo di presidente). Ora complice un infortunio che mi costringe a diradare i miei impegni fuori casa (non posso guidare) sono “finalmente” riuscita a riprendere un libro in mano! Il fato, insieme ad un post di Kiky (co-fondatrice de “La bottega dei libri” che conosco da oltre 20 anni) pubblicato su Facebook han fatto sì che nascesse la mia collaborazione con “La bottega”, collaborazione che quotidianamente mi riempie di soddisfazione.