
Il Ciclo dei Guerrieri del Sole #5
fantasy
Self-publishing
dicembre 2021
cartaceo, ebook
231

Ecco il tanto atteso quinto libro del Ciclo dei Guerrieri del Sole.
Avevamo lasciato i nostri due audaci guerrieri Cederik cuore di lupo e Nemo, il quale dopo aver riconquistato la corona e il trono di Arienam, organizza un grande torneo di combattimento al quale partecipa tutto il regno e …un misterioso guerriero…
Adesso una nuova era sta per iniziare: l’era della pace nella terra del Vespro, la tanto attesa battaglia che metterà fine a tutte le guerre e confermerà lo stato di liberazione, l’era dei Guerrieri del Sole. Ma tante insidie attendono Nemo e Cederik prima dell’insorgenza della pace… ed è attraverso la voce narrante di Cederik che ci addentriamo in questa nuova e incantevole avventura.
“Il lupo ululò di nuovo. Quanto avrei voluto essere come lui. Vivere la sua vita selvaggia, anziché la mia. I lupi non conoscono la crudeltà degli uomini. Non si massacrano e mutilano tra di loro, per il puro gusto di farlo” – Il destino del lupo
La folla stava festeggiando i vincitori del torneo, ma il pensiero di Cederik era rivolto ad una donna. Sebbene il giovane guerriero facesse parte dei trionfatori tanto acclamati dalla folla, il suo interesse era tutto per questo misterioso soldato che si scoprì essere una donna già nota al giovane Cederik. Il suo nome era Mellon; adesso anche lei faceva parte dei vittoriosi e di conseguenza non era più una semplice serva, ma una guerriera. Cederik ne era affascinato, nonostante lei si dimostrasse molto scorbutica nei suoi confronti.
Intanto la piazza veniva arredata da tavolate colme di cibo per tutto il popolo. Si stava celebrando l’avvenuta incoronazione di Nemo, un nuovo Regno di abbondanza e felicità per tutti e l’atmosfera era magica, avvolta nel bagliore dei fuochi d’artificio. Ma il cuore di Nemo, nonostante il giorno di festa, si stava preparando all’imminente guerra che si preannunciava cruenta, ma utile per far cessare tutti i conflitti. Al termine dei festeggiamenti e dell’abbondante cena, Ser Nemo convoca i suoi paladini ad una importante cerimonia d’iniziazione per dar origine al Sacro Ordine dei Guerrieri del Sole.
Il piano d’attacco, perfettamente studiato da Nemo, viene esaminato con grande interesse da tutti i cavalieri al fine di sconfiggere il Regno di Modran.
Gli eletti guerrieri si organizzavano per la partenza, come la guerriera Mellon, impavida e fiera, si stava esercitando con la spada, sotto gli occhi affascinati di Cederik. Il giorno tanto atteso arrivò ed ecco Cederik sul suo magnifico cavallo, Aira, emozionato come l’intera armata. Il suo lupo interiore si stava già preparando alla guerra.
Il viaggio verso il regno di Modran si presentava lungo e faticoso a causa del rigido inverno; durante il percorso, Cederik era sempre più affascinato dalla presenza di Mellon e non sembrava far caso al disinteresse della ragazza. L’esercito attraversava villaggi desolati, popoli in assoluta povertà; il pericolo di un assalto era sempre in agguato e in quei momenti Cederik doveva far appello alla forza del suo lupo. La battaglia si rivelò spietata e sanguinaria e, grazie alla meticolosa descrizione dell’autrice, ci si ritrova catapultati in una nuova emozionante scena, dominata da un frenetico trambusto di imprevisti, bruschi pericoli, suscitando trepidazione e aumentando la curiosità.
“Non si trattò più di un semplice tocco di labbra. Le nostre bocche premettero una sull’altra come se stessero ingaggiando una guerra privata, come se volessero togliersi il respiro a vicenda. Le lingue lottarono insieme, le mani cercarono appiglio nei capelli, affondandovi senza alcuna pietà. Non era un semplice bacio. Era un duello all’ultimo sangue”
Grazie al suo stile narrativo elegante e forbito, ma nel contempo vivace e scorrevole, Barbara Repetto ci conduce attraverso un’altra meravigliosa avventura in un panorama incantato.
La struttura del racconto, “Il destino del lupo”, è eccellente; la sequenza delle scene ben studiata, come durante i momenti di trepidazione; le perfette descrizioni delle lotte fra soldati sono oltremodo realistiche. Ogni minimo particolare viene delineato: la posizione dei corpi, la tensione del viso, i rumori intorno, persino il bagliore del fuoco devastatore, lo sgorgare del sangue. Tutto così coinvolgente da affascinare il lettore. E così, ci addentriamo in immense foreste, villaggi abbandonati, strade sconnesse insieme ai due cavalieri e tutta l’armata.
L’accurato linguaggio dei dialoghi ci riporta alla terminologia usata in quell’epoca in cui i romanzi storici ci conquistavano. Si può dire che questo romanzo ci offre un’emozione in più: l’innamoramento di Cederik e Mellon, inizialmente distaccata.
Il giovane guerriero conservava il suo umile cuore, seppur viveva adesso in un lussuoso castello; il Primo cavaliere del Regno non dimenticava le sue modeste origini. La sua bontà d’animo, le sue buone maniere facevano ormai parte del suo nobile animo e, in modo molto profondo, l’autrice ci mostra attraverso Cederik il lato buio dell’impeto nell’affrontare le battaglie; ci illustra il dispiacere che prende forma nel cuore del giovane guerriero dopo l’adrenalina prodotta dallo scontro, il prendere coscienza del disastro e sofferenza che le battaglie provocano agli esseri umani.
Si sentiva all’improvviso colpevole… quante vedove e quanti orfani avrà sulla coscienza. Era un bravo guerriero, ma in fondo riaffiorava sempre e comunque la sua grande umanità, il suo lato “animico” e il senso di giustizia che purtroppo non riscontrava in tutti gli uomini della truppa. Il suo obiettivo era portare la pace nel Regno e concludere al meglio questa missione con tutto il suo esercito.
Riusciranno i temerari guerrieri a raggiungere la loro destinazione? E Cederik conquisterà la reticente Mellon?
La narrazione è impeccabile e adotta termini dal sapore fiabesco. Il linguaggio espresso nei dialoghi è ben appropriato e rispecchia perfettamente il periodo storico del racconto, come del resto l’accurata descrizione degli abiti. I vocaboli usati sono eccellenti, come d’altronde la notevole destrezza nel presentare i luoghi che ci proiettano in un meraviglioso scenario medievale, dai particolari talmente impeccabili da sentirne il profumo, come fossimo in un museo. Ritroviamo con piacevole sorpresa un Cederik più sensibile, più riflessivo e compassionevole.
Anche se molte scene esprimono episodi di brutali battaglie, l’autrice mette spesso in risalto la bontà d’animo di alcuni personaggi, con l’obiettivo di comunicare l’importanza dei buoni sentimenti dell’animo umano fatti di solidarietà compassionevole, comprensione, indulgenza. Scopriamo, con meravigliato stupore, l’esplosione di una passione improvvisa tra Cederik e Mellon. Una passione travolgente che, con i loro caldi baci, li porta lontano dalla realtà della guerra, del sangue, dalla realtà della morte e del dolore; una passione straordinariamente narrata da Barbara Repetto, con espressioni energiche ma nel contempo gentili, dove il tempo si ferma lontano dagli orrori della guerra.
Un racconto nel quale riscontriamo tutti gli ingredienti necessari per conquistarci… coraggio, sentimento, lealtà, amicizia. “I Guerrieri del Sole” sono un insieme di questi nobili componenti e Cederik ci toglierà spesso il fiato nel seguirlo attraverso questa nuova missione, fino ad un epilogo che è solo un arrivederci, nonostante sia difficile staccarsi da questi affascinanti guerrieri, però vi aspettiamo impazienti!
Una curiosità: avreste preferito vivere nell’epoca medievale?
Beatrice Castelli
L’autrice
Barbara Repetto sogna di fare la scrittrice da sempre, da quando, a soli tre o quattro anni, batteva tasti a caso sulla macchina da scrivere del padre, chiedendo trepidante: “Allora, che cosa ho scritto?!”
Nata e cresciuta a Genova, dove ancora oggi vive, serba nel cuore l’amore incondizionato per la sua città, unito a un interesse profondo per l’arcano e la magia, e alla predilezione per quei valori, saldi e indissolubili, quali senso del dovere, lealtà e amicizia.

Béatrice Castelli vive a Torino, cresciuta a Parigi fino all’età di 17 anni, coltiva sin dall’età di otto la passione per la lettura e quella della scrittura.
A dieci anni leggeva Crime et Châtiment di Dostoïevski, preso per caso dalla fornitissima biblioteca di suo padre, senza sapere ancora nulla di questo scrittore.
A 17 anni, con tutta la famiglia si stabilisce in Italia a Torino, dove dovette imparare l’italiano. Lo studio per la letteratura italiana l’appassiona in fretta, come da piccola per quella francese, iniziai così a scrivere pensieri in entrambe le lingue.
Ha frequento l’interpretariato di Torino con il desiderio di tradurre libri per la sua casa editrice preferita: l’Adelphi. Purtroppo incontra sul suo cammino molte difficoltà per arrivarci e così si ritrova a tradurre testi tecnici per nulla entusiasmanti…
L’amore per la scrittura l’accompagna da sempre. Non avendo mai nessuno a chi confidare i suoi pensieri, scrive per se stessa. Ha pubblicato, per due case editrici, poesie d’amore in due diverse raccolte, una per Segnidartos l’altra per Rupe Mutevole Ed. e una favola per bambini sempre per Rupe Mutevole. In alcuni siti letterari ha pubblicato inoltre dei racconti brevi.
In questo momento ha un romanzo già ultimato nel cassetto.