
Narrativa contemporanea
Self-publishing
11 maggio 2021
cartaceo
154

Uomini smarriti in un futuro distopico, civilità extraterrestri che ci hanno sempre deriso, animali demiurghi, inventori e santi disagiati, sogni dentro altri sogni...
Che cosa unisce i protagonisti delle storie raccolte in questo libro?
"Il dado è tratto da una storia vera" è un libro gnostico ma non ostico, che attraversa vari generi: fantascienza, grottesco, paranormale, realismo magico, onirico, fantasy.
Al tempo stesso è un libro che vi farà ridere come uno specchio e riflettere come un deficiente. "Colui che vuole entrare nel regno dei cieli, vi giungerà. Se disprezza questo mondo e lo considera come un gioco, ne uscirà ridendo". (Vangelo di Filippo, purtroppo a oggi apocrifo).
È tutto troppo vero per essere bello?
“Il dado è tratto da una storia vera” di Mauro Reperto è una raccolta di venticinque racconti brevi, irriverenti e destabilizzanti al punto giusto.
La prefazione, tanto concisa quanto disorientante, per un attimo ha fatto vacillare la mia volontà di proseguire la lettura. Nessuna frase in quella pagina ha veramente un senso. Ma per fortuna mi son fatta coraggio, sono andata avanti e con grande sorpresa ho scoperto di avere tra le mani un libro in grado di stimolare la mia curiosità e di catturare la mia attenzione pagina dopo pagina.
“Ognuno di noi ha dentro di sé una ghianda differente, un Mondo diverso. Io avevo perso la mia”
Tra uomini che abbaiano agli automobilisti fermi al semaforo, pseudo-divinità orsine, viaggi in auto con preti esorcisti, sogni ad occhi aperti in ospedale (che poi tanto sogni non sono), alter-ego robotici, misteriose sparizioni di oggetti e pruriti alla mano sinistra che preannunciano un nuovo stadio dell’evoluzione umana, c’è sicuramente da divertirsi. O da spaventarsi. In ogni caso, il materiale è tanto, non banale e sufficientemente bizzarro per intrattenere il lettore, per lo meno quello altrettanto sui generis.
I racconti possono essere incasellati in diversi generi, ma prevalgono quelli grotteschi, paranormali e fantascientifici. L’atmosfera che circonda le storie è spesso onirica e misteriosa, talvolta crea un senso d’inquietudine e di disagio. Ma qua e là un sorriso è assicurato. Tutto merito dello stile ironico, fresco e ricco di giochi di parole: dal telefono senza feeling all’amica venale, dai miaogranti all’uomo di larghe bevute.
“Lo Zichichi si era quasi laureato in Filosofia con una tesi su Leibniz. […] Regalò una scatola di biscotti Leibniz a ciascun membro, scusandosi del fatto che non erano integrali” – Il dado è tratto da una storia vera
Due elementi caratterizzano tutte le storie: il riferimento a personaggi realmente esistiti – sia storici ma soprattutto contemporanei – e il richiamo a concetti matematici, fisici e ingegneristici. Può sembrare assurdo ma in queste storie compaiono Salvatore Aranzulla, Marco Polo, Nureyev, Donald Trump, Salvini e tanti altri ancora. I riferimenti scientifici non si fermano solo agli integrali, ma spaziano dalla differenza di potenziale elettrico al principio di indeterminazione di Heisenberg.
Non mancano espliciti riferimenti a personaggi ben noti del panorama politico e sociale italiano, affermazioni politicamente scorrette, un pizzico di black humor e qualche termine colorito. Ma dietro lo stile goliardico e le vicende surreali raccontate, si cela una metafora del mondo in cui viviamo, che esattamente come queste storie ci destabilizza, ci inqueta e ci sorprende continuamente, nel bene e nel male.
“[…] Chi sono gli Altri? Provate a chiedere a qualcuno: «Scusi, lei è un altro?» Non c’è mai nessuno che ti dica sì”.
Il mio giudizio complessivo su questo libro è decisamente positivo (per non dire maggiore di zero, che poi è la stessa cosa, ma potrebbe essere frainteso e apparire come un giudizio appena al di sopra della sufficienza). Adoro le arguzie matematiche e per questo l’ho trovato entusiasmante. Mi piacciono i giochi di parole, la fantascienza, il realismo magico, le boutade, le storie diverse dal solito. Se siete un po’ come me, questo libro non vi deluderà.
Cari lettori di Bottega, voi preferite il genere grottesco o fantascientifico? In ogni caso, in queste pagine ce n’è per tutti i gusti. Buona lettura a chi vorrà!
Arianna
L’autore
Mauro Reperto è lo pseudonimo nonché l’alter-ego di Roberto Becattini. Entrambi tengono a precisare di non essere fan degli 883, anche se “Con un deca” resta un pezzone, a prescindere. E magari con un deca, il prezzo di questo libro, potete andare via per un po’.