romanzo biografico
HarperCollins
2023
cartaceo, digitale
288
Roma, 1972.
Una donna chiamata Maria Silvia Spolato rivendica la propria omosessualità durante una manifestazione di piazza. È la prima a farlo, in Italia, e questa scelta, coraggiosa e necessaria, avrà conseguenze drammatiche sulla sua vita.
Sara Poma ricostruisce e racconta la storia di Maria Silvia Spolato, a partire dall’infanzia a Padova, i legami familiari, il primo amore di cui resta traccia in alcune poesie, la laurea in matematica, la carriera da insegnante e le discriminazioni subite a scuola, gli anni vissuti come clochard, senza mai smettere di amare i libri, i numeri e la musica, l’incontro tardivo con persone che hanno saputo volerle bene.
Ma cercando i segni dell’esistenza di Spolato, Poma ripercorre anche la propria vita, mettendosi a confronto come davanti a uno specchio ineguale, ricordando i primi turbamenti e la scoperta della propria omosessualità, ripensando a gioie e rimpianti, provando gratitudine se, grazie alla forza di Spolato, alla sua dolente speranza, per lei era stato tutto più facile e forse lo sarà ancora di più per chi sarà giovane domani.
Il coraggio verrà, titolo tratto da un verso di Spolato, è l’esordio letterario di Sara Poma, già autrice di podcast di grande successo. Ed è molto più di una biografia o di un memoir, è entrambe le cose insieme e al tempo stesso tanto altro, è il racconto di un amore e di più amori, un libro che restituisce a chi legge la figura di una grande donna del Novecento, le cui azioni hanno aperto una strada alle generazioni successive, è una meditazione personale e appassionata su tutto quello per cui vale la pena vivere.
“Il coraggio verrà” è l’esordio letterario di Sara Poma. Ho incontrato per la prima volta questa autrice ascoltando il suo podcast “Carla: una ragazza del Novecento”. Sono rimasta affascinata dalla sua capacità di raccontare con eleganza e profondità le vite altrui. Anche in questo suo primo libro non si è smentita.
È un romanzo, una biografia, un memoir. Si mescola la realtà dei fatti all’immaginazione che l’autrice ha dovuto utilizzare per colmare alcuni dei vuoti riscontrati nella vita di Maria Silvia Spolato, attivista per i diritti omosessuali degli anni Novanta.
Nata a Padova nel 1935 da una famiglia borghese, laureata in matematica, affianca, ben presto, la sua vita di insegnante in una scuola superiore alla vita di attivista. Fonda un movimento per i diritti civili, chiamato Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano (F.U.O.R.I.) ed una rivista per cui scrive molti articoli, il Fuori!.
Ma è nel 1972, l’8 marzo che la sua vita subisce un’ importante svolta. Durante una manifestazione a Roma, si fa immortalare in una fotografia con una cartello con su scritto Movimento di Liberazione Omosessuale. È la prima volta che una donna, in Italia, fa coming out pubblicamente. Questa immagine verrà pubblicata sulla rivista Panorama, e il suo volto, la sua persona consegnata alla storia.
Questo momento ha delle conseguenze gravissime sulla sua vita. Perde il lavoro, viene allontanata dalla famiglia, non ha più i soldi per potersi sostenere, fino a diventare una senza tetto.
La scrittura è molto ben curata, molto elegante. Il libro è suddiviso in parti dove a raccontare è l’autrice e alcune in cui il punto di vista offerto è della protagonista o di persone vicine a lei.
Ne “Il coraggio verrà”, Sara Poma ricostruisce la vita di Maria Silvia, operando una minuziosa ricerca, contattando possibili persone che l’hanno conosciuta e, laddove le tracce sembrano sbiadite, prova a darne un’ interpretazione personale. E lo fa attingendo anche alla sua di vita.
Ed ecco che questa biografia diviene anche un’occasione per conoscere alcuni passaggi fondamentali della vita dell’autrice stessa. Ci parla della sua consapevolezza riguardo al suo orientamento sessuale, delle sue relazioni, della perdita della madre.
Due vite che si intrecciano nel racconto, che trovano possibili punti di somiglianza e sicuramente punti di distanza.
Gli ultimi capitoli del libro sono dedicati alla fase della vita di Maria Silvia Spolato in cui lei non si trova più a Roma, non è più attiva nel movimento, ma è diventata una senza tetto. Troverà una nuova casa e una nuova vita a Bolzano grazie all’amicizia con Hilda, la bigliettaia della stazione, con cui instaurerà un’amicizia trentennale.
“Che conoscere lei è stata una vera ricchezza. Era così in gamba, sapeva così tante cose, non parlava mai a vanvera. Non cercava di litigare o discutere. Era così generosa, ti dava anche le ultime cose. Ci abbracciammo e la lasciai con la promessa che avrei provato a rendere giustizia alla sua amica” – Il coraggio verrà
Questa parte del racconto mi ha molto emozionata. L’importanza di incontri positivi nella nostra vita… possono cambiarla totalmente, salvarci, come nel caso di Maria Silvia. E forse anche incontrare l’altro, in modo virtuale attraverso un libro, può cambiarci.
E voi avete qualche personaggio di un libro che ritenete essere un incontro positivo per la vostra vita?
Sicuramente io ho aggiunto qualcosa alla mia persona dopo la lettura de “Il coraggio verrà”