giallo
Newton Compton
28 maggio 2024
cartaceo
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Dieci sospettati per un delitto. Dall'autore de "Il gioco di Andromeda", un giallo enigma con una mappa interattiva e tanti misteri da risolvere! Una maledizione di famiglia, un antico quadro messo all'asta e dieci sospettati intrappolati in un castello.
Dentro una busta con tanto di sigillo, Sibilla Agostini, detective dal fiuto infallibile e appassionata di enigmistica, riceve un invito a passare un weekend nel castello dei Montefalco, dove verrà messo all'asta un antico quadro dal valore inestimabile.
Lei e il suo fido Apprendista dovranno assicurarsi che tutto fili liscio: troppi sono gli interessi legati a quella tela, troppi coloro che desiderano appropriarsene, dai collezionisti agli eredi legittimi. Durante la notte, una fitta coltre di nebbia avvolge il castello: impossibile uscire, impossibile comunicare con l'esterno.
Quando al mattino uno dei partecipanti viene ritrovato morto nella sua stanza, i detective sanno che il colpevole si trova ancora tra quelle mura. Ma l'indagine è delicata e avranno bisogno di un aiuto prezioso: il tuo. Presto, avete poco tempo!
Consulta la mappa, trova gli indizi e interroga i sospettati.
Tra tunnel, passaggi segreti e messaggi cifrati, un giallo enigma interattivo tutto da giocare.
Scopri il colpevole, il movente e l'arma del delitto. Tanti finali possibili, ma solo uno è quello giusto.
Amate i romanzi in cui poter mettere in pratica le vostre abilità investigative? “Il castello nella nebbia”, il giallo enigma nato dalla penna strabiliante di Iacopo Cellini, edito Newton Compton, è un autentico game book interattivo, in cui non si è spettatori solo curiosi di scoprire l’identità dell’assassino, ma si partecipa attivamente alle indagini. Quello che sappiamo è questo:
C’è un castello di epoca medievale avvolto nella nebbia.
Un quadro misterioso a cui sono legate vicende infelici.
Un probabile delitto avvenuto trent’anni prima.
Ci sarà un’asta che vedrà in palio il dipinto e, di conseguenza, in base a un cavillo, si entrerà in possesso anche del castello.
Chiamata a indagare in incognito e a vigilare affinché niente di sinistro giunga a turbare lo svolgersi dell’asta all’interno delle mura diroccate del castello, è la celebre investigatrice enigmista Sibilla Agostini. La detective dalla pelle opalescente, abbigliata immancabilmente con le sue amate camicette, dai capelli biondo cenere e gli occhi chiarissimi, è però diventata troppo famosa per fingere di essere qualcun altro. Così, chiede al suo fedele assistente/discepolo/agente di polizia di essere i suoi occhi nel maniero.
A differenza dei classici gialli, “Il castello nella nebbia” ha più finali possibile, ma solamente uno è quello giusto. Sta alle nostre abilità nel seguire gli indizi riuscire a trovarlo al primo tentativo. Alla fine del percorso che avremo scelto di intraprendere, ci verranno poste tre domande che ci indirizzeranno ad un finale e, a quel punto, scopriremo se siamo stati abili o meno oppure se ci è sfuggito qualcosa. Perché saremo noi a decidere l’ordine degli interrogatori e dei sopralluoghi.
Un suggerimento: non lasciate nulla di intentato perché ogni stanza, ogni angolo, ogni personaggio, può celare l’indizio decisivo. Un rompicapo davvero molto stimolante, ricco di spunti e di enigmi linguistici e mentali, con tanti tasselli da far combaciare e dieci possibili colpevoli da passare alla lente. Allora apriamo le porte del castello dei Montefalco e iniziamo la nostra avventura indossando i panni del detective. Mi raccomando, occhi, orecchie e, soprattutto, mente ben aperta. Qualche notizia in più sulla storia ve la lascio per stimolare ancora di più la vostra curiosità.
Si inizia con Uberto di Montefalco, che richiama nel suo castello il celebre artista Francesco da Perugia, a cui chiede di modificare l’opera meravigliosa che lui stesso ha creato e che ritrae, in tutta la sua suggestiva magnificenza, il maniero di famiglia. Uberto desidera che il castello venga coperto, con le abili pennellate dell’artista, da un manto di nebbia.
“Le bianche pennellate costringevano le mura in una stretta soffocante e mi parve addirittura di sentire un lamento, l’urlo della pietra che tentava disperatamente di fuggire da quella prigione di fumo. Era uno spettacolo tanto suggestivo quanto inquietante, tremendo e meraviglioso al tempo stesso…” – Il castello nella nebbia
La storia, poi, fa un salto ai giorni nostri, al momento dell’asta che mette in palio lo stesso dipinto, nel castello che, come è stato ritratto secoli prima, avvolge i suoi abitanti in una nebbia che sembra sempre più sinistra e pericolosa.
La scrittura dell’autore è chiara, lineare, ma anche molto armoniosa, con descrizioni estremamente vivide, con la tensione e la suspense che giocano ruoli determinanti e sono tenute sempre altissime. Persino la pioggia e la nebbia danzano la loro musica, avvolgendo il lettore al pari dei personaggi della storia. Forse proprio perché protagonista lo sei anche tu che segui percorsi, apri porte e metti il naso ovunque pur di carpire la soluzione dell’enigma.
Tra Sibilla e il suo “assistente” ho preferito quest’ultimo, dotato sicuramente di meno acume investigativo della celebre enigmista, ma l’ho sentito più empatico e decisamente più simpatico. È sua la voce narrante, sono suoi gli occhi attraverso cui indaghiamo e osserviamo, suoi i timori e gli interrogativi che si fanno pressanti nella nostra mente. E anche il quadro, al centro della vicenda, si fa vivo grazie a lui.
“E fu in quel momento che caddi vittima dell’incantesimo. Per un lasso di tempo che non avrei saputo quantificare, la mia vista venne completamente catturata dal quadro di fronte a me. Ogni cosa intorno a esso era diventata invisibile e avrei giurato che il dipinto levitasse nell’aria come fosse magia”
Iacopo Cellini ha tratteggiato tutti i personaggi in maniera sublime, mescolando talmente le carte da essere impossibile, o quasi, riuscire a scoprire chi indossa una maschera, chi è davvero come si mostra, e chi, invece, ha le mani sporche di sangue, metaforicamente o meno.
In conclusione, sarò sincera con voi: non sono riuscita a risolvere il mistero. Probabilmente le mie doti da detective e da enigmista sono un po’arrugginite, ma mi sono divertita talmente tanto a seguire le piste che credevo più valide che ho deciso di ricominciare. Perché il bello di questo game book è proprio questo. Se non sei riuscito a risolvere gli enigmi alla prima occasione, puoi riprovare oppure andare a leggere le soluzioni alla fine. Quindi, siete curiosi di cimentarvi in questa pazzesca avventura?
5 stelle ⭐⭐⭐⭐⭐
Salve, sono Giusy e sono un’appassionata lettrice da quando ero una bambina. Mi piace leggere praticamente di tutto, dai classici, ai romanzi d’amore, ma amo soprattutto la narrativa contemporanea. Adoro i manga giapponesi e scrivo racconti.