
romanzo contemporaneo
Self-publishing
2023
cartaceo, ebook
150

Il castello di Bretesche è uno dei luoghi più suggestivi della valle della Loira. Il suo passato è scandito da fasti e glorie, ma un mistero è racchiuso nelle sue mura. Gestire il maniero, di proprietà della famiglia de Sauve, è compito della governante Marine, aiutata nelle ultime settimane da Fabien, assunto come giardiniere per curare gli eleganti giardini del castello.
Con il passare dei giorni, egli si imbatte in Axel, un giovane che vive stabilmente nel castello, un personaggio misterioso che nutre il sacro timore di allontanarsi dalle mura di quella che sembra essere una prigione dorata.
L'arrivo di Dorian, ultimo rampollo dei de Sauve, giunto a Bretesche con l'idea di cedere parte del castello al finanziere Eduard Fremont, risveglierà in Axel i ricordi del suo passato, trovandosi costretto ad affrontare un presente incerto, guidato dalle sensazioni che si faranno strada in lui, alimentate da sentimenti che crede di non saper comprendere.
Con un linguaggio narrativo elegante e la sua ormai nota grande umanità, Cristiano Pedrini ci presenta il suo romanzo “Il castello di Axel”, conducendoci fino in Francia, esattamente nella regione della Loira, in una meravigliosa cittadina chiamata Missillac.
La presentazione dei luoghi è accurata, si valorizza il racconto e si proietta maggiormente il lettore nell’intensità della narrazione. Sin dalle prime pagine, si è subito attratti dall’eleganza del linguaggio adottato e dalla descrizione paesaggistica, ben strutturata e dettagliata in modo eccellente. Ci addentriamo in un panorama colmo di fragranze, dominato dal maestoso castello di Bretesche, affacciato sul lago, di proprietà della famiglia de Sauave. A prendersi cura del maniero, ci pensa la governante, Marine, una donna loquace ed energica. Mentre Fabien è il giovane giardiniere, dal viso armonioso e i capelli scuri arruffati. Fabien è stato appena assunto per questa mansione, ma sente come se appartenesse da sempre a questo luogo incantato.
“Osservando fuori dalla grande finestra, il lago era illuminato dalla luna in cielo che si specchiava sulle sue acque come se potesse racchiuderla per sempre”
Con grande capacità narrativa, Cristiano Pedrini descrive l’interno del castello dimodoché il lettore possa percepire la vastità e la prosperità degli ambienti, che intimidiscono il bellissimo Fabien, non abituato a questo genere di dimora.
Nel frattempo, al castello sopraggiunge Dorian, l’ultimo erede della famiglia de Sauave, impaziente di vendere parte del maniero per poter sfuggire a tanti ricordi custoditi nella mura della fortezza. Dorian è un giovane trentenne, altero e arrogante. Infatti, il suo incontro con Fabien si presenta alquanto acceso. Diversamente, si rivela l’incontro con il giovane Axel. Un ragazzo sensibile, contrariamente a Dorian, alquanto misterioso e sopraffatto da mille timori. L’alone di mistero che avvolge Axel è scrupolosamente custodito tra le mura del castello e gli episodi del suo passato, inseriti nel racconto, appaiono molto efficaci nel rendere il testo più limpido e scorrevole. L’affetto di Fabien nei confronti di Axel produce un’adeguata dose di protezione verso l’introverso ragazzo.
Ciò che caratterizza il punto di forza del racconto è la sensibilità umana che circonda i personaggi. In ogni narrazione di Cristiano Pedrini prevale la bontà d’animo, l’altruismo. E tutto ciò rende il romanzo piacevole e coinvolgente.
Un altro punto di forza di questo romanzo (e non solo di questo) è il messaggio che l’autore, Cristiano Pedrini, vuole ricordarci/insegnarci. E cioè che l’essere umano è sempre un tutt’uno con il mondo vegetale. Per chi sa leggere tra le righe, i suoi scritti sono colmi di simboli fondamentali. I suoi personaggi sono sempre circondati da meravigliosi alberi (simbolo potente di genealogia, riflette la nostra realtà: le nostre radici, il nostro corpo fisico, il nostro spirito), da panorami accoglienti per tanti animali del bosco. Senza dimenticare l’acqua. In questo caso il lago: elemento di vita per le creature animate e inanimate in natura.
«Il tramonto… la fine di una giornata che presto lascerà il posto alla notte e con essa all’inizio di un nuovo giorno che non sarà mai semplicemente una data su di un calendario, ma l’occasione per vivere e mostrare ciò che siamo.»
Le scelte lessicali sono minuziosamente studiate alfine di rendere il racconto sempre più intenso, coinvolgendo ogni senso; partendo dalla magia paesaggistica fino alla parte animica di ogni personaggio e tutte le sfumature possibili di emozioni. Una trama insolita, che rasenta l’irreale, ma geniale, colma d’ininterrotta trepidazione…
Riuscirà Fabien a scoprire cosa inquieta così tanto il giovane Axel? Lo scopriamo grazie alla raffinata bravura dell’autore che repentinamente proietterà il lettore, intramandolo in un’altra storia e stabilendo con lui un collegamento più confidenziale.
“Il castello di Axel” è un romanzo sull’importanza dell’affettività, sul valore della compassione.
Il cuore grande di Cristiano Pedrini lo ritroviamo in ogni sua narrazione, in ogni suo personaggio. Come a voler spazzar via la cattiveria dalla società e trasformarla in amore e valorizzazione dell’empatia.
Bellissima l’illustrazione di Luca Valli che, con grande abilità, ci meraviglia grazie ai colori caldi che abbracciano il castello di Bretesche, che si riflette nelle calme acque del lago durante il quotidiano incontro col tramonto.
Beatrice Castelli
5 stelle ⭐⭐⭐⭐⭐

Béatrice Castelli vive a Torino, cresciuta a Parigi fino all’età di 17 anni, coltiva sin dall’età di otto la passione per la lettura e quella della scrittura.
A dieci anni leggeva Crime et Châtiment di Dostoïevski, preso per caso dalla fornitissima biblioteca di suo padre, senza sapere ancora nulla di questo scrittore.
A 17 anni, con tutta la famiglia si stabilisce in Italia a Torino, dove dovette imparare l’italiano. Lo studio per la letteratura italiana l’appassiona in fretta, come da piccola per quella francese, iniziai così a scrivere pensieri in entrambe le lingue.
Ha frequento l’interpretariato di Torino con il desiderio di tradurre libri per la sua casa editrice preferita: l’Adelphi. Purtroppo incontra sul suo cammino molte difficoltà per arrivarci e così si ritrova a tradurre testi tecnici per nulla entusiasmanti…
L’amore per la scrittura l’accompagna da sempre. Non avendo mai nessuno a chi confidare i suoi pensieri, scrive per se stessa. Ha pubblicato, per due case editrici, poesie d’amore in due diverse raccolte, una per Segnidartos l’altra per Rupe Mutevole Ed. e una favola per bambini sempre per Rupe Mutevole. In alcuni siti letterari ha pubblicato inoltre dei racconti brevi.
In questo momento ha un romanzo già ultimato nel cassetto.