
Narrativa
Les Flâneurs Edizioni
novembre 2021
cartaceo, ebook
252

Dalila ha un dono: riesce a vedere gli angeli. Di luce e di tenebra. Scopre questa capacità in un momento di ira incontrollabile, seduta sui gradini di una chiesa. A tirarla fuori da un vortice di disperazione una luce che le intima di tornare a casa. Quale casa?
A Roma, dove non è riuscita a costruirsi un futuro, o a Siracusa, dove non torna da tanto tempo?
Un evento drammatico scombussola la sua vita. Un giorno doloroso come gli altri diventa inizio di qualcosa di nuovo: incontra un ragazzo dal passato tormentato che tenta con tutte le sue forze di salvare. Ma a tutto c'è un prezzo.
“Un miracolo che in quel momento era lì, con me, con quell’espressione attesa da tutta una vita. Mi diceva di non preoccuparmi, di abbandonare ogni pregiudizio ed essere libera, me stessa, di vivere senza freni, lasciandomi alle spalle il passato e tutta la tristezza racchiuse in tanti anni di pianti e disperazione” – Il canto degli angeli
Questo è il racconto di Dalila, una giovane ragazza molto speciale, con alle spalle un’adolescenza tormentata e il sogno di diventare un giorno una grande attrice. Ancora non è consapevole di avere una dote straordinaria fatta di luce: ha facoltà di vedere il proprio angelo custode ma anche esseri delle tenebre, presenze malvagie.
Cresciuta in una famiglia in cui la madre è spesso assente e contestata nel quartiere e il padre alquanto severo che sparì da un giorno all’altro senza più tornare, Dalila prosegue la sua infanzia da una vicina di casa, Teresa.
Teresa è una donna dal grande cuore, la quale avvicina la piccola Dalila al mondo della Chiesa e, grazie alla sua immensa fede religiosa, costruisce con essa un rapporto di fiducia ed empatia. Benché la mamma di Dalila non sia d’accordo con nessun approccio verso le religioni, la bambina prova sempre una grande emozione nel varcare l’entrata della chiesetta. Prendere parte alla Messa era per Dalila un momento di serenità e in seguito di conversazioni proficue con Teresa. Il tema della religione trasmette conforto nella vita di Dalila; fino al giorno in cui Teresa muore, lasciando la giovane ragazza ormai adolescente, nella più totale desolazione. Lei dà la colpa a Dio per quella terribile e prematura perdita e si allontana da tutti sentendosi incompresa e intensificando le liti con sua madre.
Stanca di questa insostenibile situazione, Dalila ormai diciottenne, parte per Roma con la speranza di una vita più costruttiva nel mondo della recitazione…
Ma nella capitale la vita era insidiosa, malsicura; soprattutto per una ragazza giovane, bella, senza esperienza di vita, venuta da Siracusa. Viene presto avvicinata da un losco individuo che, promettendole notevoli guadagni nel mondo dello spettacolo, la introduce invece nel mondo della pornografia.
Purtroppo, appena Dalila si rende conto di essere caduta nella spregevole trappola, si sente persa e in pochissimo tempo si ritrova proiettata in un universo squallido e buio che, giorno dopo giorno, la deprime, togliendole la gioia di vivere. È allora che in un momento di disperazione, invoca con furia e dolore il suo angelo; seguendo i consigli di Teresa e ricordando le sue parole: «Anche quando vedrai buio attorno a te, cerca la luce e non sarai più sola».
Una risposta imperativa a quel disperato appello: “Torna a casa!”. Riemersa da quel doloroso torpore, Dalila pensa di aver sognato e che purtroppo la sua squallida vita deve andare avanti. Ma ricordi offuscati le tornano in mente…quelle parole: torna a casa… Ricorda il viso bellissimo di un ragazzo dirle di tornare a casa… Casa sua era Siracusa. Era lì casa sua e sarebbe tornata lì.
“Ero a casa. La mia casa, un pezzo di me che pensavo di essermi lasciata alle spalle, ma che non mi aveva mai abbandonata, troppo temeraria per permettermi di farlo. «Mamma?»” – Il canto degli angeli
Sconfitta ma sempre pronta ad andare avanti, ignorava i dolori che l’aspettavano e che il destino (il destino della sua anima) aveva per lei altri progetti, un altro cammino di vita da percorrere. Rimasta sola al mondo, Dalila dovrà affrontare i propri limiti e scoprire se stessa fino a ritrovare il suo Io, la propria dimensione spirituale e il raggiungimento di consapevolezza. Dovrà anche imparare ad affrontare i suoi demoni al fine di elevare la propria coscienza…
A Siracusa, il suo percorso di vita inizia. Un cammino difficile che la costringe a ricordarsi gli insegnamenti di Teresa, ma anche di perdonare e perdonarsi i giudizi in merito a suo padre che la rivorrebbe con sé dopo la tragica perdita della madre.
“Dove andava l’anima? Esisteva un trapasso o restava intrappolata chissà dove? Ricordavo ancora cosa professava Teresa a riguardo: diceva che l’anima vagava in una dimensione a noi affine, nell’attesa del giorno del giudizio, la venuta di Cristo. Quando Teresa parlava, era facile crederle. Aveva quella luce che ardeva di passione, ti plasmava conducendoti verso il suo punto di vista solo ascoltando le sue parole”
Le si presentano strane situazioni, incubi raccapriccianti ma significativi, incontri insoliti, ma così veri, con persone bizzarre. E in particolare con un misterioso ragazzo, bello ma scorbutico, intrattabile che lei si ostina a soccorrere unicamente perché gli è apparso in sogno. Il prezzo da pagare è alto, ma l’amore fa sopportare tutto e ci dà la forza di sfidare la vita.
***
Con estrema bravura, l’autrice affronta delicati temi psico-sociali come le molestie sulle donne nel mondo del lavoro. Ricatti e promesse di carriera nel mondo della recitazione, il sogno di sempre di Dalila. E anche il drammatico tema del suicidio potrebbe essere visto dal punto di vista religioso, nel senso di perdita della pura coscienza intesa come anima, oppure sintomatico di difficili relazioni familiari. Valeria Nitto ci presenta una protagonista coraggiosa, caparbia, pronta a rialzarsi pur di non arrendersi e raggiungere i propri obiettivi.
Narrato in prima persona, “Il canto degli angeli”, magistralmente scritto, presenta un’impronta emotiva molto potente, intensa, al fine di raggiungere la parte animica (anima spirituale) del lettore. Lo stile narrativo appare già dalle prime righe profondo, scorrevole ma al contempo elegante, delicato, al fine di mettere sempre al primo piano il buono di ogni avvenimento. Lo spirito e il cuore sono sempre protagonisti per esaltare il potere della fede. Non mancano le svolte inattese anche insperate che la talentuosa Valeria Nitto ci regala.
Il ritmo del racconto è un’altalena di emozioni, capovolgimenti e sembra seguire gli impulsi dell’anima della giovane protagonista tra tensioni, riflessioni e forti turbamenti fino ad un inaspettato ed emozionante epilogo. L’evolversi della trama è un crescendo di magnificenza, tanto da catturare e affascinare il lettore, a tratti straziante e cruda ma sempre colma d’umanità. Man mano che la narrazione si fa intensa, le scelte lessicali diventano ricercate, tanto da esserne amalgamati nello stato d’animo della protagonista.
I personaggi, reali e chimerici, riflettono tutti i pregi e difetti, valori e meschinità, buio e luce di ognuno di noi. Sembra quasi che l’autrice voglia farci riflettere sul valore della propria vita, dettata da mille gesti, mille parole alle quali non facciamo abbastanza caso, per poi dover fare i conti con i sensi di colpa, i rimorsi. Riflettere sulle nostre scelte e accettarne le conseguenze.
Il messaggio dell’autrice è assordante: il nostro angelo esiste! Gli angeli esistono! L’importante è imparare a parlarci, evocarli col cuore (sede dell’anima) e mai allontanarsi dalla fede, coltivandola ogni giorno per essere in sintonia con loro. Ad ognuno di noi, alla nascita, viene attribuito un angelo custode per tutta la nostra vita. Egli ci guiderà ogni giorno sul nostro cammino terrestre, ci proteggerà, ci ascolterà e ci insegnerà il duro lavoro del perdono. A tale proposito troviamo, nella narrazione, alcuni consigli per imparare ad avvicinarci al proprio angelo e risvegliare i nostri cuori. Lo pensate anche voi?
Il canto degli angeli è una lettura rassicurante ma anche un insegnamento a guardare oltre la magia degli angeli, oltre il loro mondo, per non perdere mai la strada del cuore col rischio di ritrovarsi in altre dimensioni, nel mondo delle tenebre fatto di trappole in cui è facile finire. Una narrazione che racchiude tante verità e specialmente un sollievo per l’anima… insomma un romanzo meraviglioso.
Beatrice Castelli
L’autrice
Valeria Nitto (Siracusa, 1982). Impiegata, moglie e madre, scrive da sempre. Suoi racconti sono apparsi su diverse antologie come La raccolta dei 365 racconti horror per un anno e Il magazzino dei mondi, Delos Books. Ha collaborato con la rivista locale MAG magazine, trattando di cultura popolare.
Pubblica i romanzi: I sogni di Barbara – L’uomo dal volto fracassato, La sacerdotessa della luna, Le nove vergini e La maledizione di Atropo. Ha partecipato a vari premi letterari arrivando finalista al Premio Giovane Holden della città di Viareggio, sezione narrativa inedita.
Ha ricevuto il Premio Aretusa D’Argento in qualità di autrice siracusana. L’opera Il canto degli angeli è stata segnalata alla XIII edizione del Premio Città di Castello.

Béatrice Castelli vive a Torino, cresciuta a Parigi fino all’età di 17 anni, coltiva sin dall’età di otto la passione per la lettura e quella della scrittura.
A dieci anni leggeva Crime et Châtiment di Dostoïevski, preso per caso dalla fornitissima biblioteca di suo padre, senza sapere ancora nulla di questo scrittore.
A 17 anni, con tutta la famiglia si stabilisce in Italia a Torino, dove dovette imparare l’italiano. Lo studio per la letteratura italiana l’appassiona in fretta, come da piccola per quella francese, iniziai così a scrivere pensieri in entrambe le lingue.
Ha frequento l’interpretariato di Torino con il desiderio di tradurre libri per la sua casa editrice preferita: l’Adelphi. Purtroppo incontra sul suo cammino molte difficoltà per arrivarci e così si ritrova a tradurre testi tecnici per nulla entusiasmanti…
L’amore per la scrittura l’accompagna da sempre. Non avendo mai nessuno a chi confidare i suoi pensieri, scrive per se stessa. Ha pubblicato, per due case editrici, poesie d’amore in due diverse raccolte, una per Segnidartos l’altra per Rupe Mutevole Ed. e una favola per bambini sempre per Rupe Mutevole. In alcuni siti letterari ha pubblicato inoltre dei racconti brevi.
In questo momento ha un romanzo già ultimato nel cassetto.