
romanzo contemporaneo
Morellini editore
1 settembre 2023
cartaceo, ebook
320

Filippo Ballore conduce un'esistenza lussuosa, all'apparenza perfetta, è un uomo di successo, affascinante abile copywriter, padre adorato. Poi, in un attimo il suo castello dorato, crolla. La compagna lo mette alla porta e Filippo perde tutto: figlia, lavoro, casa, soldi. Per la prima volta nella vita si ritrova vulnerabile e solo.
Non gli rimane nulla, se non una disperata voglia di ricominciare. E lo fa nel modo più inaspettato, coraggioso e umile che si possa immaginare: da calzolaio.
In questo percorso di formazione e rinascita professionale lo affianca Francesco Tiralongo, il Maestro noto nel mondo della moda e sui set di Hollywood come miglior artigiano del settore. E' lui a insegnargli non solo le tecniche e i segreti della calzoleria, ma anche quanto la vita valga la pena di essere vissuta.
Ma quando finalmente le cose sembrano andare per il verso giusto, la ruota del destino gira ancora una volta e in un attimo Filippo si ritrova sull'orlo del precipizio. Sarà la forza delle sue fragilità a salvarlo. O forse no, perché quando si cade dall'alto è difficile rimettersi in piedi.
“Se non credi che anche una scarpa abbia un’anima, sarai un artigiano qualunque” – da “Il calzolaio di Milano” di Claudia Maria Bertola, pubblicato con la casa editrice Morellini.
Filippo è un uomo di successo, che lavora come copywriter nell’azienda del suocero. La sua compagna è una donna più grande di lui di diversi anni, ma immatura e viziata. Vivono entrambi al di sopra delle loro possibilità, nonostante le ingenti entrate economiche derivanti dal suo stipendio. Stanno insieme per convenienza, abitudine e per la loro piccola Bianca.
Questo fino a quando Filippo si ritrova inspiegabilmente messo alla porta, senza casa e lavoro. Sarà costretto a ripartire da zero, facendo della sua predilezione per le belle calzature un lavoro che diventerà anche una grande passione. Ma i problemi non cessano mai di bussare alla sua porta…
“Impara a restaurare le scarpe rispettando il fascino del tempo, gli anni che si sono posati sulla loro pelle le rendono preziose e uniche”
Filippo Ballore è un giovane di umili origini, costretto a prendere un diploma di maturità alle scuole serali. Il suo sogno è quello di evadere dalla periferia, affermarsi professionalmente, guadagnare soldi e far parte del gran mondo. È intelligente e molto ambizioso. Il suo bell’aspetto, la sua giovane età e la sua caparbietà conquistano Ludovica, colei che gli permetterà di affermarsi e di entrare in società.
Filippo è scaltro: pur essendo fortemente attratto da quella donna, maggiore d’età e sposata con un pezzo grosso nel campo pubblicitario, non si fa sfuggire quell’occasione. In men che non si dica, si ritrovano a vivere nel lussuoso appartamento di lei, generosa buona uscita post divorzio.
“Sotto quell’aria da spaccone batte il cuore di un ragazzo che è in gamba più di quanto creda ma non tanto sicuro di sé quanto gli piacerebbe far credere” – Il calzolaio di Milano
Ludovica è una donna sensuale, affascinante e capricciosa. Sua padre possiede un’importante agenzia pubblicitaria dove Filippo trova una prestigiosa occupazione. Conosce diverse lingue e lavora nel mondo dell’editoria, ma non le basta, si mette in proprio e fallisce senza curarsi di cercare una nuova occupazione. Le piace, piuttosto, passare la giornata spendendo denaro e navigando tra un social e l’altro. La forte attrazione per il giovane e aitante compagno si esaurisce e, dopo la nascita della loro bambina, pare giunta al capolinea.
Filippo tollera le ingerenze del suocero nella loro vita per convenienza e per il quieto vivere. Vittorio Petris è un uomo freddo e spietato. Un arrogante, che si sente in diritto di invadere gli spazi altrui intromettendosi nella vita della figlia e del genero. Un genero che non gli va particolarmente a genio, ma che può manipolare poiché è colui al quale eroga l’ingente stipendio ogni mese.
In questo clima asfittico, Filippo trova distrazione in qualche scappatella con ragazze compiacenti, evitando storie parallele a lungo termine.
“Ma ogni volta che mi sembrava che non ci fossero ragioni per stare assieme mi ricordavo che avevamo una fondamentale cosa in comune: Bianca”
Quando Ludovica lo mette alla porta e il suocero lo licenzia, il giovane si ritrova totalmente a terra. Non ha più una casa, un lavoro e non può vedere la sua adorata bambina. In quel mondo dorato e superficiale, non ha saputo costruire nessun rapporto di vera amicizia, così si sente profondamente solo. L’unico al quale può rivolgersi è un amico di tanti anni prima. Uno del suo vecchio quartiere con il quale aveva rotto i contatti assai vigliaccamente: Gigi.
Gigi frequentava con lui la scuola serale, ma non era particolarmente interessato allo studio. Era un ragazzo semplice, ma sincero, insieme si divertivano molto e la famiglia di Gigi lo accoglieva ogni volta con calore nella loro casa, diventata quasi come la sua. Gigi lavorava in un’impresa di costruzioni e aveva una fidanzata, Susanna. Nonostante dedicasse tempo alla sua relazione sentimentale, trovava sempre spazio per lui che considerava come un fratello. E lui come l’aveva ripagato? Allontanandolo una volta raggiunto il successo, come un qualsiasi conoscente di poca importanza. Ma Gigi, a differenza sua, è maturato. È diventato un’imprenditore edile, un padre vedovo, ma molto responsabile. Il suo cuore generoso ha la meglio sull’orgoglio di fronte al suo grido d’aiuto.
“Non riconosci il ragazzo spensierato con il quale ti sei sfangato la giovinezza, ma sicuramente ritrovi l’amico che non ci ha messo un secondo a venire in tuo soccorso” – Il calzolaio di Milano
È Gigi che gli indica la via verso la risalita. Filippo adora le belle calzature? Perché non farne una professione e diventare un calzolaio? Nella sua nuova bottega, incontra un maestro del mestiere. Uno che ha lavorato per importanti case di moda e che è stato anche a Hollywood, Francesco.
Francesco è ormai in pensione, ma desidera lasciare la sua arte in eredità ad un giovane talentuoso e volenteroso come Filippo. È un gentiluomo siciliano, innamorato della sua terra, un maestro di grande esperienza e saggezza e per Filippo diventerà una presenza importante. Così come la bella fioraia del negozio accanto alla bottega, Anna.
Anna è un’illustratrice e ideatrice di storie per bambini. Lavora come fioraia, lavoro in cui mette comunque a frutto la sua creatività e fantasia. È molto graziosa, amichevole e pronta ad aiutarlo in un momento di difficoltà dal quale potrebbe dipendere il suo futuro professionale. Tra i due c’è un certo feeling, tuttavia l’indole ambiziosa di Filippo lo porta ad allontanarla. Riuscirà a comprendere l’importanza di un legame autentico prima che sia tardi, questa volta?
“Sei percorso contemporaneamente da due fitte: paura e senso di colpa. Sono molto diverse ma fanno male nello stesso modo”
Ho dato spazio alla descrizione dei personaggi di quest’istruttiva storia, perché insieme formano quell’ingrediente che rende la trama veramente speciale. Sono autentici, appassionanti e veri.
“Il calzolaio di Milano” è una storia di rinascita, una delle tante e, proprio per questo, realistica, resa speciale da un linguaggio semplice ma accurato. È accessibile a tutti i lettori, che si ritroveranno completamente immersi in un’atmosfera quasi magica. Quella che respiriamo ogni volta che varchiamo la soglia di una bottega artigianale. L’autrice riesce a farci sentire la passione dell’artigiano per la propria arte, facendoci quasi percepire il sentore del pellame in un luogo dove il tempo pare fermarsi.
Lo stile è fluido e la lettura estremamente scorrevole, il ritmo è molto concitato. La trama è vivace, ad un certo punto assume tinte noir, si palesa un mistero dal quale dipende la vita del protagonista. Il finale è sorprendente, soprattutto grazie all’evoluzione di alcuni personaggi. “Il calzolaio di Milano” è un inno alla rinascita, possibile solo abbandonando sovrastrutture preesistenti e imparando dagli errori passati.
“Trova qualcuno da amare e cerca la pace dentro di te, se non hai quella non hai niente”
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