Thriller psicologico
Il bambino della porta accanto di Shalini Boland (traduzione di Raffaella Arnaldi), Hope Edizioni
14 luglio 2020
Cartaceo e eBook
317
Kirstie Rawlings si sveglia sentendo il pianto di un bambino.
Pochi istanti dopo, una voce sconosciuta proveniente dal baby monitor dice: «Prendiamo il bambino e andiamo» facendola così piombare nel peggior incubo per qualsiasi genitore.
Qualcuno sta forse cercando di rapire Daisy, la sua bambina?
In realtà sua figlia dorme al sicuro nel suo lettino. La voce potrebbe essere giunta da una casa vicina? Non ci sono però altri bambini di pochi mesi che vivono nella sua tranquilla strada di campagna...
La polizia non le crede. E nemmeno suo marito.
Kirstie sa che c’è qualcosa che non va. Pensava di potersi fidare dei vicini, ma ora non ne è più così sicura. Mentre Kirstie scopre i segreti dei suoi vicini, la sua vita perfetta inizia a crollare.
Qualcuno nasconde un terribile segreto e farà di tutto per impedire a Kirstie di scoprire la verità. E, forse, il pericolo è più vicino di quanto Kirstie si aspetti…
“Il bambino della porta accanto” è il nuovo thriller psicologico di Shalini Boland, edito Hope Edizioni per la collana Hope Crime.
Kirstie, la nostra protagonista, è sposata con Dom, che la adora. Abita in una bella casa situata in un quartiere molto tranquillo, ma soprattutto ha Daisy, la loro adorata bimba di sei mesi.
“All’improvviso un grido acuto mi sveglia. Inspiro e spalanco gli occhi, guardandomi intorno, cercando di capire dove mi trovo”
Una sera, mentre il marito è assente, Kirstie, sente attraverso il baby monitor, la voce di un uomo sconosciuto.
Terrorizzata che questo possa essere in casa, si precipita nella camera di Daisy per proteggerla, ma la piccola è serenamente addormentata e, oltre a loro, non c’è nessuno.
Kirstie, convinta che sia in corso un rapimento di un neonato e che il suo apparecchio abbia intercettato un segnale nelle vicinanze, chiama la polizia.
Ma nella via dove abita non c’è nessun altro bebè e la polizia non può fare altro che tranquillizzarla.
Nonostante le rassicurazioni delle forze dell’ordine e di Dom, la nostra protagonista entra in paranoia: è convinta che qualcuno voglia rapire sua figlia.
Comincia così una vera e propria psicosi.
Per lei è fondamentale mantenere la piccola al sicuro, anche entrando in conflitto con il marito e la sua migliore amica, Mel, che sembrano non condividere questa sua ansia.
«Non dirmi come devo parlare con mia figlia! Ovviamente non le urlerò contro. Che razza di madre pensi che sia?» – Il bambino della porta accanto
Una storia che tiene il lettore con il fiato sospeso.
Si passa dalla convinzione che Kirstie sia paranoica a passaggi dove i sospetti sembrano diventare realtà e a credere che uno dei vicini possa essere effettivamente interessato alla piccola e a dubitare di tutti e di tutto.
La storia è narrata in prima persona da Kirstie. Questo ci permette di entrare nella sua testa e di sentire la sua paura, vivere i suoi sospetti e comprendere la sua rabbia verso chi la contesta.
Attraverso una graduale descrizione degli accadimenti, e l’introduzione cauta dei vari personaggi secondari, la Boland ha costruito una narrazione accattivante e coinvolgente, portando il lettore a dubitare di qualsiasi cosa (addirittura della protagonista).
La Boland riesce, attraverso le parole, a trasmettere l’angoscia che la protagonista prova nel contempo a condividere la sua delusione nel non essere creduta anche da chi le è molto vicino.
Avevo già letto tempo due romanzi di questa autrice, di cui attendo l’ultimo capitolo, e ne ero stata colpita positivamente.
Quando ho letto la sinossi di “Il bambino della porta accanto”, la curiosità di leggerlo è subito esplosa, ma ben presto il mio interesse si è “trasformato” in ansia, in quanto mi sono, da mamma, immedesimata nella protagonista.
Il finale, dove ogni tassello andrà al proprio posto e il puzzle verrà finalmente completato, mi ha lasciata decisamente a bocca aperta, ma non voglio dire nulla di più per non rovinarvi la sorpresa.
Se siete alla ricerca di un thriller psicologico che vi accompagni durante le vostre vacanze, questo romanzo è perfetto.
Buona lettura!
“Lo guardo male, corro fuori dalla stanza e su per le scale, pregando Dio che stia bene e rimpiangendo di essere uscita. Entro nella nostra camera buia e sbircio nella cesta, pronta a prendere Daisy tra le braccia. Ma è vuota.
Daisy non c’è”
4 stelle ⭐⭐⭐⭐✰
I molteplici impegni famigliari (ho due figli stupendi oltre ad un marito e a un cane) mi hanno sottratto per un lungo periodo ad una delle mie più grandi passioni: la lettura (oltre alla pallacanestro -amore questo condiviso con mio marito, allenatore, e mio figlio, arbitro, che ci ha portato a creare una nostra società dove ricopro il ruolo di presidente). Ora complice un infortunio che mi costringe a diradare i miei impegni fuori casa (non posso guidare) sono “finalmente” riuscita a riprendere un libro in mano! Il fato, insieme ad un post di Kiky (co-fondatrice de “La bottega dei libri” che conosco da oltre 20 anni) pubblicato su Facebook han fatto sì che nascesse la mia collaborazione con “La bottega”, collaborazione che quotidianamente mi riempie di soddisfazione.