
narrativa contemporanea
Scatole Parlanti
1 gennaio 2021
cartaceo, ebook
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Mr. Nothing e Mr. Grand Marnier sono soci in affari. Un business che li porta a girare il mondo, basato su qualcosa a cui gli stessi clienti stentano a credere: dei vetri colorati capaci di trasformare la realtà di chi li acquista.
Grand Marnier si limita a gestire al meglio il potere dell'amico; dietro al nome Nothing, però, si cela anche un grande cruccio. Mr. Nothing é davvero un signor nessuno, un uomo senza passato e incapace di comprendere vizi, virtù e necessità degli esseri umani.
La sua curiosità lo porta a voler indagare sull'animo di quelle persone a lui simili solo in apparenza. Nella sua mente si alternano fugaci frammenti di un passato vissuto e distante, in particolare la figura della Spogliarellista: che Grand Marnier gli stia nascondendo qualcosa? Gli interrogativi accompagnano Mr. Nothing nel corso di un'avventura più difficile del previsto, che conduce lui e il socio ai confini dell'Europa.
“La sua vita era un viaggio: ogni tappa, ogni incontro, coincidevano con una sfida, un attraversamento doloroso, una conoscenza diretta del peccato umano, anche quello perpetrato dal suo unico amico”
I vetri colorati di Mr. Nothing
Mr. Nothing è un “Signor Nessuno“. Non conosce il suo vero nome e non ha nessun ricordo del suo passato. Ha, però, un potere: attraverso i suoi vetri colorati, può trasfigurare la realtà di chi vi si riflette. Questo è il motivo per cui lui e il suo socio in affari, Mr. Grand Marnier, riscuotono un certo successo. Molti sono disposti a sborsare qualsiasi cifra per mettersi in casa le loro vetrate. Ma chi sono in realtà questi due personaggi? Come si sono conosciuti veramente? Cosa nasconde Mr. Grand Marnier al suo socio e amico dalle mente ottenebrata?
“A volte si sentiva come un messaggero divino, una figura senza tempo, pronta al riso e al pianto come gli uomini, ma lontano dalle situazioni che quelle emozioni suscitavano” – I vetri colorati di Mr. Nothing
Mr. Nothing è un personaggio senza nome, età e trascorsi. O meglio, li ha, ma non riesce a ricordarli. Questo gli provoca grande confusione e sofferenza. Trova consolazione nel consumo di alcolici, ai quali deve i suoi problemi biliari. Spesso avverte una dolorosa fitta all’altezza del fegato, unica umana condizione della sua attuale esistenza. Ha il curioso potere di stravolgere la realtà di coloro che guardano i vetri colorati che vende. Vorrebbe vedere in essi tracce del suo vissuto. Non solo questo non accade ma, a parte qualche sporadica reminiscenza, non riesce a ricordare nulla del suo “prima”. Neppure il suo vero nome.
“Era confuso da tutto quello che aveva intorno a sé. Si sentiva perduto in una realtà che stava conoscendo per la prima volta: non aveva metri di paragone per dare certezze al suo straniamento, non aveva ricordi passati che distinguessero il mondo che vedeva da quello che riteneva essere vero” – I vetri colorati di Mr. Nothing
È quasi certo che il suo socio e amico, Grand Marnier, gli nasconda dei dettagli importanti. Egli dice di averlo conosciuto in un parco, di averlo aiutato ad allontanare dei cani che lo terrorizzavano. Avendo intuito quanto fosse smarrito e bisognoso di una guida, l’aveva coinvolto nei suoi affari e gli aveva offerto il suo appoggio. Grand Marnier è un uomo sempre elegante ed impeccabile, molto ligio all’etichetta. Persona colta e letterata. A differenza di Nothing, è sicuro di sé e piuttosto stravagante. Questa sua sicurezza nasconde una personalità alquanto enigmatica.
“Portava normalmente due orologi rilucenti ai polsi, uno a destra e l’altro a sinistra, con inserti in oro. Gli piaceva averne due, in modo da stupire i potenziali acquirenti del vetro. I capelli erano impeccabili, perfetto il profumo, nulla in lui era fuori dal giusto ordine” – I vetri colorati di Mr. Nothing
La narrazione è scorrevole. L’autore si avvale di un linguaggio semplice per esprimere concetti che tali non sono. Questo è uno dei punti di forza del romanzo. Il ritmo è incalzante, proprio perché il lettore si sente inevitabilmente spronato a cercare la chiave di quest’enigmatica lettura. Essa si cela tra i dialoghi e gli incontri che i protagonisti fanno nel corso della storia. I capitoli sono brevi, ma incisivi.
Nonostante si tratti di una narrazione dove la parte descrittiva ha una sua importanza, non è un racconto dispersivo e neppure lento. Ci troviamo dinanzi ad un genere narrativo piuttosto particolare, con elementi distopici, d’avventura e dai toni noir. È un fantastico, ma allo stesso tempo molto realistico. I personaggi rappresentano i vizi e le debolezze umane, per questo decisamente credibili. I protagonisti, invece, sono volutamente criptici. Tocca al lettore scioglierne i nodi.
“I vetri colorati di Mr. Nothing” è una lettura piena di ombre e di mistero. Un romanzo simile ad una scala dove ogni gradino rappresenta un passo avanti verso la stanza misteriosa. Ad ogni piano corrisponde un incontro che ci dà modo di conoscere meglio i nostri protagonisti. È anche una gara di abilità nel captare i messaggi contenuti nelle parole e nei pensieri dei personaggi. Arrivati al traguardo, una volta aperta la porta dietro la quale si cela il mistero, ci troviamo di fronte al colpo di scena.
La sensazione provata è stata come quella che avvertii qualche anno fa, durante una visita ad un museo etnografico in provincia di Parma, mia città. Si tratta di un luogo che ospita una grande collezione di oggetti relativi alla vita contadina. Un ambiente suggestivo e straordinario che ha sempre esercitato un certo fascino su di me. La visita terminava con una sorpresa.
La guida ci aveva condotti in una stanza molto particolare. Prima aveva spento tutte le luci in modo tale che non potessimo vedere ciò che ci circondava; poi le aveva riaccese all’improvviso… e… meraviglia! Una stanza dalle pareti completamente ricoperte di barattoli e fogli di latta, riportanti marchi non più reperibili o comunque con loghi diversi da quelli attuali. Una stanza coloratissima che richiamava alla mia mente una serie di ricordi lontani. Ed ogni volta che ci torno, la magia si ripete! Come quella dei vetri di Mr. Nothing, ma in chiave positiva!
Se vi doveste immedesimare in Mr. Nothing, immemore di tutto il suo passato, quale particolare o aspetto della vostra vita sareste certi di non poter mai dimenticare?