Narrativa
Youcanprint
2018
epub, cartaceo
284
https://www.ibs.it/sogni-di-alice-non-adatto-libro-elisa-mura/e/9788827803356?lgw_code=1122-B9788827803356&gclid=Cj0KCQiAlIXfBRCpARIsAKvManwAvMn0pqQXisT8CK4Vgs5aIqWdx8LOvI5OUve7sBKCBhKti7kQFbIaAj5hEALw_wcB
Alice è un'appassionata di saghe fantasy ed è un'inguaribile sognatrice, tanto che ha preso l'abitudine di riportare i suoi singolari "viaggi notturni" in un simpatico diario. Ma sin da bambina, ha anche un sogno reale nel cassetto: diventare una brava attrice e quando il suo fidanzato, Alex, le propone di trasferirsi a Milano per iscriversi a una scuola di recitazione, Alice inizia a intravedere il suo percorso, che non sarà certo privo di ostacoli. La ragazza mette in valigia il suo amato coniglio di peluche e lascia la sua complicata famiglia, ma, quando arriverà a destinazione, scoprirà che la sua relazione amorosa è giunta al capolinea. Dopo un'insolita proposta, Alice si ritroverà a convivere insieme al suo ex, con cui ha comunque un forte legame e al nuovo ragazzo di lui in un condominio abitato da persone invadenti. La strada per diventare attrice si fa ardua e un mistero aleggia sulla scuola in cui si è iscritta: chi sarà l'anonimo fondatore e autore delle loro sceneggiature? Questa è una commedia che tocca temi importanti, si parla di sogni, di amore, di rivalità, ma soprattutto di quanto può essere indistruttibile un legame di vera amicizia.
Avrebbe potuto essere un buon romanzo di formazione
I sogni di Alice, è stato una lettura abbastanza difficoltosa per me.
All’inizio credevo di avere tra le mani un libro per ragazzine degli anni 2000: poche descrizioni incisive, personaggi sempre positivi, o se negativi con un insegnamento da imparare, tutti senza un vero background alle spalle e tutti con vicissitudini a dir poco irreali.
L’ho dovuto leggere una seconda volta ed è nata qui la mia difficoltà…
Durante tutto il romanzo siamo tempestati da inutili informazioni su anime, manga, film e telefilm che, a quanto sembra, l’autrice ci getta addosso forse credendoci ignoranti in materia… ci racconta della vita di Alice, questa ragazza sempre bella ma che non lo sa, buona ma modestissima, con amici buoni e belli, e nemici che si credono i migliori del mondo ma che in realtà dalla piccola Alice impareranno cosa vuol dire davvero la bontà.
Giuro, neanche Sara Lovely Sara o Pollyanna sono così stucchevoli.
Sembra un romanzo scritto per accontentare tutti, i buoni e i cattivi; ognuno di loro ha un suo finale e ovviamente i finali dei buoni dipendono tutti dalla bella, brava e modesta (ma che non lo sa) Alice nel paese delle meraviglie milanesi, mentre i finali dei cattivi hanno uno scopo preciso: far fare loro la figura degli idioti.
Basti pensare che appena arrivata a Milano incontra un senzatetto a cui per tutto il romanzo lei darà una mano, e a cui tutti i maschietti (e solo loro) daranno una mano per farsi belli agli occhi dei lettori…
Eppure ho iniziato la lettura apprezzando il romanzo: quando veniva descritta la vita della Bambina Alice, devo ammettere che mi ha coinvolta, erano più che altro descritti i sentimenti della protagonista a seconda di ciò che le accadeva, i personaggi non erano troppo stereotipati, ma erano comunque bambini, quindi con poche caratteristiche formate… poi Alice cresce purtroppo, e diventa troppo irreale e finta. Non ha particolarità caratteriali che te la facciano apprezzare, così come non ne hanno tutti coloro che le gravitano intorno.
Tutti i maschietti la amano: il gay che per lei diventerebbe etero, il migliore amico che ama un ragazzo ma che non sopporta le mettano un occhio addosso, il vicino di casa irruento e farfallone, e quello bello e misterioso.
Tutte le femminucce sono a dir poco stupide, cattive, irritanti… la vicina di casa definita Peppa Pig, le comari pettegole, la bambina demonio, la rivale a teatro bella e scema.
I genitori sono caratterialmente inesistenti: il padre buono ma che non si capisce cosa faccia nel romanzo oltre a mettersi con la segretaria e poi tornare con la moglie o la mamma “stravegana” che sembra abbastanza inutile.
Non credo il romanzo abbia avuto né un editing né una minima rilettura, sia per degli enormi “orrori” grammaticali (Maestra Angela ti sto citando), sia per i modi e i tempi tutti sbagliati.
L’autrice in una nota finale ci dice che dobbiamo prenderlo come una storia che fa ridere a crepapelle, ma sinceramente a me ha dato solo fastidio vedere lo spreco di capacità di Elisa Mura, perché è palese lei possa davvero fare di più.
In sostanza, avrebbe potuto essere un buon romanzo di formazione, ma non ha spiccato il volo dopo il primo capitolo.
Ripetitivo e infarcito di notizie che non servono.
Elisa Mura
Elisa Mura è nata e cresciuta a Genova. Sin da piccola i miei genitori mi hanno trasmesso la passione per il cinema e il teatro. Leggo un libro dietro l’altro e sono un’appassionata di fantasy e manga, ma mi approccio a qualsiasi genere letterario. Scrivo riassunti di tutti i libri che seguo e invento spesso delle storie che rimangono nella mia testa. Vorrei lasciare un segno del mio passaggio a coloro che verranno.
Appassionata di lettura, legge di tutto, oltre che vedere qualsiasi film e ascoltare qualsivoglia brano musicale.
Buongiorno mi chiamo Monica e vorrei dire la mia. Sono dell’idea che le critiche siano sempre quelle che spronano a migliorare ma son sincera, credo che tu non abbia capito il libro. Ci son frivolezze e trovo giusto che l’autrice spieghi determinate cose su anime etc.. non siamo tutti nerd. Ho trovato nella tua recensione gente che nel libro non esiste (chi è il ragazzo gay che diventerebbe etero per lei? Scusa ma me lo sono perso) per quanto riguarda personaggi inverosimili, posso dirti che, le comari, la bambina demonio, e peppa pig sono ispirati a persone vere… non è un tono accusatorio, ci mancherebbe, ognuno ha le Sue idee ed è giustissimo volevo solo capire cosa non hai capito…