Romanzo contemporaneo
Edizione tripla E
2022
Cartaceo
192
Carrie Townsend è una donna psicologicamente provata da una vita vissuta a metà, piena di “punti ciechi”, confusione e dolorose riflessioni, nella quale si dibatte dal momento in cui, per sfuggire a una situazione di violenza coniugale, è scappata di casa lasciando anche la figlia Alison, di soli quattro anni. Davanti alla legge viene accusata di abbandono di minore e diffidata dall’avvicinarsi alla bambina, che rimane sotto la tutela del padre.
Dopo anni di angosce, paure e appostamenti a distanza, l’unico scopo nella vita della donna è quello di riannodare il rapporto con la figlia, ora adolescente, che frequenta una scuola americana nel viterbese. Per questo, Carrie giunge in Italia, precisamente a Civita di Bagnoregio, dove un’amica americana le concede l’uso di casa che lei occupa soltanto durante le vacanze estive.
L’antico borgo, suggestivo e misterioso, diventa la giusta trasposizione spaziale della confusione emotiva di Carrie, dove però la donna incontra anche delle persone amiche e riesce, almeno in parte, a ritrovare se stessa.
“Avvertì, per la prima volta da quando era arrivata, un piacevole quanto inatteso senso di benessere: era come se il groviglio di nervi che l’aveva tenuta legata fino a quel momento si sciogliesse, un nodo dopo l’altro, per lasciarla libera, affrancata da ogni angoscia.”- da “I punti ciechi” di Marilena Fonti, Edizioni Tripla E.
Questa è la sensazione che il posto giusto, al momento giusto, può donare. Questo è quello che la protagonista di questo romanzo, Carrie Townsend, percepisce, finalmente, una volta sedutasi in una trattoria del piccolo borgo di Civita di Bagnoregio, in cui è da poche ore arrivata.
“I punti ciechi” di Marilena Fonti, ha l’ambientazione magica di uno dei nostri borghi italiani, sempre bellissimi e suggestivi. Di quelli che regalano senso di “casa”.
E voi quali ambientazioni avete amato nei libri che avete letto?
Carrie è volata in Italia dal Connecticut nella speranza di poter riavvicinare sua figlia Alison, che si trova qui per la scuola. Non la vede ormai da molti anni e le poche volte che è riuscita ad avvicinarla è sempre stata ostacolata.
Quando la figlia aveva 4 anni, Carrie è dovuta scappare di casa per un marito violento. Ma non aveva idea che quella sua azione le si sarebbe rivoltata contro, togliendole in pratica l’unica cosa che conta per lei, sua figlia.
La famiglia di Brian, l’ex marito, è molto influente e negli anni è riuscita a dipingere un quadro distorto della realtà, anche nella testa della figlia. Ora è lei la madre degenere, che abbandona la famiglia, senza un apparente motivo.
Questo è un ulteriore tentativo che Carrie vuole fare, per far conoscere la verità alla figlia, lontana da casa, nella speranza che non ci siano influenze esterne a sporcare le sue parole.
Questo viaggio permetterà a Carolina, come la chiamano gli amici italiani, di fare un percorso di consapevolezza interiore. La donna è profondamente ferita. È vissuta in un limbo emotivo per tutti questi anni, incapace di lasciarsi andare e di elaborare tutto ciò che le è successo.
“Era come se la cellula più remota del suo cervello custodisse con tenacia la consapevolezza che lei non lo meritasse, e si attivasse ogni volta che si presentava un’occasione di leggerezza o di piacere. Dopotutto, anche quella era consuetudine, con radici salde e profonde” – I punti ciechi
“I punti ciechi” è proprio un libro scritto BENE. Mai banale nella ricerca delle parole da usare, l’autrice mi ha proprio convinto. Ha la capacità di saper gestire bene lo spazio narrativo, creando momenti più lenti, riflessivi, descrittivi, e pagine più frenetiche.
Già nel prologo, la sensazione di paura, ansia, che doveva trasmettere l’episodio descritto, mi è arrivata addosso tutta insieme.
Il personaggio di Carrie è molto realistico e ben delineato. La profondità che ha cercato di fare arrivare al lettore è stata, almeno da me, subito captata.
Mi è piaciuto molto anche l’intreccio dell’ambiente con i personaggi e le loro emozioni. Questo piccolo borgo ha saputo scalfire la corazza che Carrie si era costruita, attraverso i suoi paesaggi e i suoi abitanti.
Bellissima lettura, consigliata sempre. E ora si deve andare a visitare questo piccolo borgo!!!