Madeleine Toche #2
Thriller
Nua Edizioni
22 aprile 2021
Cartaceo, Ebook
295
Gli Alleati e i nazisti ingaggiano una corsa disperata per sviluppare l’arma definitiva, mentre i razzi V-2 piovono su Londra. Madeleine Toche e Berthold Hartmann, il sicario tedesco che le ha insegnato a uccidere, sono alla ricerca della fabbrica segreta di Werner von Braun, dove i gerarchi della Gestapo costringono un esercito di schiavi ad assemblare armi, mentre fuori si accatastano sempre più cadaveri di innocenti.
Le forze terrestri degli Alleati avanzano verso Berlino strappando terreno alle SS, che difendono ogni centimetro con le unghie e coi denti. Hartmann chiama al suo fianco Madeleine e contatta il suo vecchio nemico, Winston Churcill: ha scoperto che la fabbrica di armi è nascosta sotto il monte Kohnstein.
Mentre Madeleine si ingegna per far crollare la montagna sulla testa dei nemici, Hartmann pianifica una fuga temeraria dal terribile campo di concentramento di Dora, determinato a vendicarsi contro i mostri che hanno rovinato la sua amata Germania. Scendono in campo anche le russe Nachtlexen, le Streghe della Notte, un’agguerrita squadriglia di donne pilota, e lo scontro si fa serrato, mentre i test atomici di entrambi gli schieramenti cominciano ad avere successo.
La Germania punta verso Londra un V-2 armato con una testata nucleare, mentre gli Stati Uniti approntano una base di lancio nel Pacifico. Il destino della Seconda guerra mondiale è appeso a un filo, e con lui anche il futuro dell’umanità.
Soren Petrek ritorna con “I lupi alla porta”, secondo volume della serie Madeleine Toche, ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale.
“Se colpisce in un certo modo l’atmosfera, potrebbe originarsi una reazione a catena globale e distruggere la Terra.” Churchill scosse la testa “Be’, se facciamo scoppiare tutto il pianeta almeno la guerra sarà finita”.
In sintesi, questa è la storia di questo secondo volume di Petrek: la corsa disperata di Alleati e nazisti per sviluppare l’arma definitiva.
Ritroviamo tutti i protagonisti del primo volume e, con loro, Berthold Hartmann e Madeleine alla ricerca della fabbrica di testate nucleari dei nazisti; e mentre tentano di scovare la galleria contenente le armi, ubicata sotto una montagna, s’imbattono in un vasto campo recintato da filo spinato.
Solo dopo la fine della guerra, la maggior parte delle persone scoprono che i campi di lavoro dove venivano mandati tutti coloro che non appartenevano alla razza ariana erano in realtà campi di concentramento. Sconosciuti per il popolo, ma conosciuti da Churchill ed Eisenhower.
“Madeleine sentì l’aria farsi più pesante. Il tanfo che si innalzava dal campo era diventato una creatura vivente, putrida e orribile. Hartmann la guidò giù per la collina. Anche lei conosceva la morte, ma quello era qualcosa di nuovo. Qui la morte ci viveva” – I lupi alla porta
Un grazie a Petrek per aver saputo scrivere un thriller ben argomentato, dettagliato, con notevoli informazioni storiche; e per aver dato spazio e voce a tutte le donne (di qualsiasi parte del mondo) che fecero parte della Resistenza e che contribuirono, anche con la morte, a far terminare la Seconda Guerra Mondiale.
Petrek dà voce non solo a Madeleine, ma anche alle Streghe della Notte, uno squadrone volante al femminile, che combattono al fianco degli Alleati dando visibilità e onore al loro sacrificio.
“Madeleine sentì salire una rabbia furibonda. Era una sensazione familiare. Sorrise al pensiero della vendetta. Era un pensiero nero e sporco, sul confine labile con la malvagità, ma lei lo accolse con gioia. Sperava di trovare da solo quell’uomo, dopo aver piazzato le cariche. Sarebbe morto per primo. Sarebbe morto nel modo peggiore”
“Gli inglesi la chiamano Madeleine… I tedeschi e i francesi invece la chiamano l’Angelo della Morte”. Il viso di Nadya si illuminò. “Sta scherzando, colonnello. Ha ucciso migliaia di nazisti. Sarebbe un onore per me trasportarla ovunque. Non credo ci sia una donna nell’Armata Rossa che abbia una reputazione come la sua”.
“A volte penso che se alle donne fosse stato permesso dirigere questa guerra, sarebbe finita molto tempo fa” disse Raskova.
“Se ci fossero le donne al governo non ci sarebbe stata proprio nessuna guerra” rispose Nadya.
E voi cosa ne pensate del ruolo delle donne nella nostra società?
Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.