thriller psicologico
Mondadori
18 maggio 2021
cartaceo, ebook
336
Cornovaglia, Inghilterra, fine dell’anno 1972.
Una barca approda al faro dello Scoglio della Fanciulla, un isolotto remoto a miglia di distanza dalla costa, per dare il cambio ai custodi. I
l primo guardiano Arthur Black, il primo assistente William “Bill” Walker e il secondo assistente Vincent Bourne sono svaniti nel nulla. La porta d’ingresso del faro è chiusa dall’interno. Gli orologi in soggiorno e in cucina sono fermi alle 8,45. La tavola è preparata per un pasto che non è mai stato consumato. E la torre è vuota. Il registro meteorologico del capo dei guardiani descrive una tempesta che infuria intorno all’isola, ma il cielo è stato sereno per tutta la settimana. Cos’è successo ai tre uomini?
Il mare agitato sussurra i loro nomi. La marea si muove, annegando i fantasmi. E fuori dalle onde, come un dito di luce, la torre graffiata dal sale si erge solitaria e magnifica. I loro segreti potranno mai essere recuperati dalle onde? Vent’anni dopo, le donne dei tre guardiani stanno ancora cercando di andare avanti, anche se senza risposte.
Helen, Jenny e Michelle avrebbero dovuto essere unite dalla tragedia comune, che invece le ha separate. Fino a quando, un giorno, uno scrittore le contatta: vuole scrivere un libro su quel mistero irrisolto e dare loro la possibilità di raccontare la propria versione della storia. Ma solo affrontando le paure più oscure di tutti i protagonisti della vicenda la verità può iniziare a emergere.
Attraverso i racconti delle tre donne e le ultime settimane degli uomini al faro, i segreti a lungo custoditi vengono alla luce e le verità si trasformano in bugie mentre il giovane scrittore cerca di capire cosa è successo, perché e a chi credere. Ispirato da eventi reali, “I guardiani del faro” è un romanzo ricco di suspense, una storia di isolamento e ossessione, di realtà e illusione, di amore e dolore, che esplora il modo in cui le nostre paure offuscano il confine tra il reale e l’immaginario.
“Solitudine. Isolamento. Monotonia. Il nulla tutto intorno per miglia e miglia, a parte il mare e il mare e il mare”.
Fantasmi reali o fantasmi della mente hanno portato alla sparizione dei tre guardiani del faro, chiamato “la fanciulla”?
Uno scrittore cerca di scoprire la verità ricostruendo la storia di quegli uomini e di far luce sul mistero della loro scomparsa.
Storie diverse quelle dei tre guardiani e delle loro famiglie, accomunate dallo stesso destino.
Soprattutto c’è lui, il vero protagonista, il mare, che sembra a tratti umanizzarsi e adeguarsi ai sentimenti dei protagonisti.
“quando rimani tutto il giorno in mezzo al mare, il mare si prende quello che hai dentro e te lo riflette addosso”.
Il mare, vissuto come una condanna, come nel caso del guardiano Bill, o come il proprio elemento naturale, come accade ad Artur.
“c’era qualcosa di magico in lui : la magia del mare, era mezzo uomo e mezzo essere salmastro”.
Il mare… in tutta la sua spettacolare potenza…
“fuori il vento era mosso, tutto un ribollio di creste bianche”
…o nella sua placida malinconia…
“il mare è grigio e morto e il cielo è grigio e morto”
Mare che ti chiama, ti attrae, ti entra dentro e ti sommerge. Il mare con tutto il suo mistero, portatore di morte e di vita, sinonimo di libertà e forza.
Sono cresciuta davanti al mare, cullata dal rumore delle onde, contemplandone i suoi vari aspetti. Percependo l’energie delle tempeste e la quiete tranquilla del mare calmo. Per cui davvero mi sento di dire che ho il mare dentro.
Da sempre subisco il fascino dei fari, pensando ad una vita circondata solo dal mare, tutto il giorno. I fari, visti adesso, ti danno una grande sensazione di solitudine.
Per questo ho sentito un’immediata attrazione per questo libro, che è stato ispirato da una storia vera. Mi sono immedesimata, in particolare, nel personaggio di Artur, a causa della sua introversione e del suo legame viscerale con il mare.
Il suo sentirsi davvero a casa solo nel faro. Ho personalmente ritrovato tutte le sensazioni e emozioni che il mare mi ha sempre suscitato.
Il thriller è essenzialmente psicologico, lo stile è molto intimistico. I personaggi sono ben caratterizzati e con una buona introspezione psicologica. Il ritmo narrativo è scorrevole e i capitoli non sono eccessivamente lunghi.
Fino alla fine l’autrice mantiene plausibili le interpretazioni razionali e soprannaturali della vicenda.
Consiglio, se avete la possibilità, di leggere “I guardiani del faro“ in riva al mare; io l’ho fatto perché l’ho portato con me in vacanza, per cui è stata una fulll immersion: mare dentro al libro, mare intorno a me… magnifico!
5 stelle
L’autrice
Emma Stonex è nata nel 1983 ed è cresciuta nel Northamptonshire. La sua storia d’amore con i fari e il mare è iniziata durante le vacanze trascorse da bambina in Cornovaglia e sull’isola di Wight. Prima di diventare scrittrice a tempo pieno, ha lavorato come editor in una grande casa editrice. Vive a Bristol con il marito e le loro due figlie.
Sono di Palermo, classe ’73. Sono molto introspettiva e sensibile. Amo leggere da sempre perché con un bel libro non mi annoio mai. Prediligo quelle storie che coinvolgono, con personaggi che rimangono scolpiti nella memoria. Mi piace leggere sia autori italiani che stranieri, sia affermati che emergenti e nuove proposte. I generi che preferisco sono la narrativa, lo storico e il thriller ma anche libri sulla spiritualità.