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27 settembre 2024
cartaceo, ebook
232

Flavien Barnier ha sempre vissuto tra le ombre di Parigi, un mosaico di dolore e speranza, di dolci ricordi e amari rimpianti. Orfano dei suoi genitori, ha trovato rifugio nell'amore incondizionato della nonna Carole, una donna straordinaria che gli ha insegnato a sognare.
Ma il destino, crudele e implacabile, gli ha strappato anche lei ed anche la sua professione di pasticciere, nel quale ha spesso trovato rifugio tra gli aromi dolci della sua cucina, non è più una certezza a cui aggrapparsi...
Recensione di “I gemelli dell’Eliseo” di Cristiano Pedrini
Octave è un pittore errante, ancorato su un battello, alle rive della Senna. Il giovane Lucien era solito fargli visita ogni volta che la sua vita si scontrava con qualche difficoltà e, nonostante la rilevante differenza d’età, tra Octave e Lucien si era creata una bella armonia. Ma l’età non è l’unica distinzione tra loro: Octave è un modesto pittore il quale, per farsi conoscere meglio, organizza mostre nelle gallerie di Parigi; Lucien è il figlio turbolento ed estroverso del Presidente Francese, orfano di madre. Lucien non si adatta agli schemi imposti dal suo ruolo, al contrario. Invece di conformarsi alle aspettative del padre, segue il proprio cuore, le proprie passioni, rispettando malvolentieri gli impegni ai quali è costretto ad assistere. Ha una grande empatia e un animo compassionevole.
Ed è proprio andando oltre gli schemi, che il suo destino s’incrocia con quello di Flavien. Un ragazzo umile, intelligente, introverso, rimasto senza genitori, ma circondato dall’amore di sua nonna, purtroppo colpita da un male incurabile, e con la grande aspirazione di diventare un grande pasticciere. Dal loro primo incontro (più esattamente scontro), tra i due giovani ragazzi s’instaura da subito una forte complicità ed empatia. Nonostante provengano da due realtà diverse, grazie alla loro innata bontà d’animo, il divario economico che li separa, svanisce immediatamente lasciando addirittura spazio alla generosità.
“Flavien si voltò, ritrovando il volto dell’altro davanti agli occhi. Sentì il suo respiro lento e pacato sovrastare ogni cosa, le labbra di Lucien si sporsero, toccando le sue, liberando la gioia nel sentirsi finalmente accolto. Le sue dita scesero lungo i fianchi del giovane, accarezzandoli lentamente, insinuandosi sotto la blusa ed esplorando la pelle che fremette a quel contatto prolungato. Flavien si consegnò a lui, abbassò le palpebre, desideroso di lasciarsi condurre verso un epilogo che non aveva mai voluto accettare, sommerso dalle sue stesse paure. Eppure, sembrava tutto così facile”.
Ma nel cuore di Lucien alberga il triste e dolce ricordo di suo fratello gemello, mai venuto al mondo, descrivendolo come la sua vera essenza e il suo lato buono; confidando questo suo dolore con Flavien, scopre la magica intesa che li unisce. E fra mille timori, mille insicurezze, la passione tra loro giunge inevitabile. E a far da cornice a questo nuovo amore, Cristiano Pedrini ci proietta in un ambiente paradisiaco in un’isola del mar Mediterraneo.
Questo loro amore delinea un nuovo percorso di vita, dove finalmente ognuno di loro potrà sentirsi più forte, più accettato, allontanando qualsiasi paura del futuro, affrontando insieme le difficoltà e gli stupidi pregiudizi.
“Sopra di loro la scia di una stella cadente attraversò la volta del cielo, esaudendo l’unico desiderio che li avrebbe guidati per il resto della loro vita”
Lo stile inconfondibile dell’autore, contraddistinto da una prosa limpida e ordinata, lo ritroviamo anche in “I gemelli dell’Eliseo”.
Con grande serenità Cristiano Pedrini ci conduce dapprima a Parigi, successivamente in una piccola isola di Brégançon fino alla sontuosa Reggia di Versailles, luogo di lusso e potere, circondata da un immenso parco il quale accoglie vaste fontane dalla magia mitologica. L’originalità di questo talentuoso autore risiede nella sua capacità di trasportare il lettore in luoghi sempre diversi e sorprendenti. Insieme ai suoi personaggi, sempre guidati da grande sensibilità, il lettore vive esperienze e avventure indimenticabili.
I suoi personaggi raffigurano il buono che alberga in ognuno di noi; esternano sempre sentimenti limpidi e positivi come anche i dialoghi, molto attuali, offrono un ritmo vivace e sempre brillante. Anche in questo romanzo, l’autore conferma la sua sensibilità verso temi sociali importanti, come l’ambiente, il lavoro, la sensibilizzazione nei confronti dell’omotransfobia, dimostrando un’acuta attenzione per le esigenze della comunità e sottolineando l’importanza della solidarietà civica e del volontariato.
L’accurata descrizione paesaggistica crea un mezzo potente per approfondire la caratterizzazione dei personaggi, accompagnando il lettore a visualizzare le scene e a immedesimarsi nella storia.
Un’altra immagine molto creativa è il racconto dentro il racconto; una sorta di cordone/unione tra il legame fra Lucien e Flavien e l’introduzione di nuovi personaggi, presentati in uno scenario altrettanto stimolante e magico. Scenario in cui il protagonista è sempre il mare: simbolo di vita, rinascita e purificazione. Il mare, può anche a volte trasformarsi in un portale da poter varcare, grazie alle sue cavità, per poi ritrovarsi in un universo parallelo dove tutto sembra possibile, persino ritrovare la parte buona di sé.
Suggestive le illustrazioni di Victor Duval, le quali ritraggono il bellissimo protagonista della storia nell’introduzione di ogni capitolo e in una cornice sui tetti di una Parigi in bianco e nero.
“I gemelli dell’Eliseo” è un romanzo profondo, intelligente, di grande sensibilità umana.
Beatrice Castelli
5 stelle ⭐⭐⭐⭐⭐

Béatrice Castelli vive a Torino, cresciuta a Parigi fino all’età di 17 anni, coltiva sin dall’età di otto la passione per la lettura e quella della scrittura.
A dieci anni leggeva Crime et Châtiment di Dostoïevski, preso per caso dalla fornitissima biblioteca di suo padre, senza sapere ancora nulla di questo scrittore.
A 17 anni, con tutta la famiglia si stabilisce in Italia a Torino, dove dovette imparare l’italiano. Lo studio per la letteratura italiana l’appassiona in fretta, come da piccola per quella francese, iniziai così a scrivere pensieri in entrambe le lingue.
Ha frequento l’interpretariato di Torino con il desiderio di tradurre libri per la sua casa editrice preferita: l’Adelphi. Purtroppo incontra sul suo cammino molte difficoltà per arrivarci e così si ritrova a tradurre testi tecnici per nulla entusiasmanti…
L’amore per la scrittura l’accompagna da sempre. Non avendo mai nessuno a chi confidare i suoi pensieri, scrive per se stessa. Ha pubblicato, per due case editrici, poesie d’amore in due diverse raccolte, una per Segnidartos l’altra per Rupe Mutevole Ed. e una favola per bambini sempre per Rupe Mutevole. In alcuni siti letterari ha pubblicato inoltre dei racconti brevi.
In questo momento ha un romanzo già ultimato nel cassetto.