Saggio Storico
Newton Compton
4 novembre 2021
Cartaceo, Ebook
759
Da Pearl Harbor alla dichiarazione di guerra di Hitler agli USA: come la guerra diventò mondiale
All’inizio del dicembre 1941, la guerra aveva già cambiato il mondo in maniera più profonda di quanto si potesse immaginare.
La Germania nazista aveva occupato la maggior parte dell’Europa, e la seconda guerra sino-giapponese aveva trasformato la Cina in un campo di battaglia. Ma questi conflitti non erano ancora inestricabilmente legati, e gli Stati Uniti erano ancora in pace.
Tutto cambiò nel giro di soli cinque giorni. Il 7 dicembre, l’aviazione giapponese lanciò il suo devastante attacco contro la flotta americana ancorata a Pearl Harbor; l’11 dicembre, la Germania e l’Italia dichiararono guerra agli USA: la guerra diventò così davvero mondiale.
Questo libro racconta la storia di quei cinque giorni convulsi. Attraverso approfondite ricerche, Brendan Simms e Charlie Laderman dimostrano come quella di Hitler non fu la folle decisione di un sanguinario, ma un rischio attentamente calcolato in un contesto globale.
Da Pearl Harbor alla dichiarazione di guerra di Hitler agli USA: come la guerra diventò mondiale.
I cinque giorni che trascorsero dall’attacco giapponese a Pearl Harbor fino alla dichiarazione di Adolf Hitler agli Stati Uniti furono tra i più inquieti del ventesimo secolo, ma anche tra i meno compresi dagli storici.
Cento ore dall’attacco a Pearl Harbor perché la situazione si risolvesse: cinque giorni di agonia, in cui il destino del mondo restò appeso a un filo.
Alla fine fu Hitler a dichiarare guerra agli Stati Uniti l’11 dicembre, e non il contrario.
Un libro importante sia per le tematiche sia per le pagine: più di 700. Dettagliato e minuzioso in modo quasi maniacale, scrittura lineare, semplice e scorrevole. Una storia e dei protagonisti comunque conosciuti ma osservati da altre angolazioni, altre sfaccettature che portano il lettore all’interno di una ricostruzione storica particolareggiata.
Come dicono gli autori, hanno fornito il racconto ora per ora, e a volte minuto per minuto, in una narrazione globale ed esaustiva.
Il libro inizia dalle dinamiche della fine della Prima Guerra Mondiale, con gli Stati Uniti di gran lunga la nazione industriale più potente del mondo; e di come Hitler aveva passato gli anni Venti nell’ombra, sognando un mondo in cui il Reich tedesco avrebbe avuto lo stesso peso degli Stati Uniti.
Il destino del pianeta fu il risultato di decisioni prese in diverse nazioni, ma tra il 7 e l’11 dicembre la Gran Bretagna era l’unica potenza impegnata sia nell’Atlantico che nel Pacifico; di conseguenza, ogni giornata inizia con la MEZZANOTTE di Londra, quando a Berlino e a Roma è già l’UNA di notte, a Mosca le DUE, a Tokyo le OTTO di mattina, ma a Washington sono ancora le SEI di sera del giorno precedente.
Gli autori di “I cinque giorni che hanno cambiato la Seconda Guerra Mondiale“, due studiosi britannici, contestano la ricostruzione fatta fino adesso sulle conseguenze di quell’evento. Non è vero – affermano gli autori – che Pearl Harbor fu il pretesto addotto da Franklin D. Roosevelt per entrare in guerra anche contro la Germania. Il Giappone era già un nemico più che impegnativo. E inoltre il Congresso non avrebbe mai dato l’autorizzazione a un allargamento del conflitto.
Da qui la ricostruzione attimo per attimo, minuto per minuto, la tensione e la complessità degli eventi così come si sono succeduti in maniera a volte simultanea su quattro continenti.
“Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie”(Giuseppe Ungaretti)
E voi pensate che un libro sulla Seconda Guerra Mondiale sia ancora interessante?
Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.