
Thriller
Rizzoli
13 giugno 2023
cartaceo, ebook
349

Per Ann Stilwell passare l'estate a lavorare per il Metropolitan Museum of Art di New York è un sogno che si avvera. Ma il destino scompagina i suoi piani quando per un disguido si vede assegnata a una sede distaccata del Met: il Cloisters, una serie labirintica di chiostri spagnoli ricostruiti lungo le rive dell'Hudson, rinomato per la sua collezione di arte medievale e per un giardino ricco di piante medicinali.
La giovane studentessa trova ad accoglierla Patrick Roland, l'eccentrico direttore del museo, e Rachel Mondray, la sua magnetica e ricchissima assistente.
Da subito i due la coinvolgono nelle loro ricerche sulla storia della divinazione, e Ann sembra disposta a tutto pur di entrare nelle loro grazie. Ma tra gli incunaboli della biblioteca, mentre la curiosità accademica muta pian piano in ossessione, Ann scoprirà qualcosa capace di incrinare gli equilibri: un mazzo di tarocchi italiani risalente al Quattrocento, da secoli ritenuto perduto, in grado, secondo Patrick, di aprire una visione sul futuro a chi sa leggerlo. Mentre segreti e mire personali trascinano i tre studiosi in un gioco mortale di seduzioni e prevaricazione, Ann dovrà fare una scelta: credere in un destino già scritto o diventarne l'unica artefice.
Tra relazioni tossiche, arcani maggiori e codici miniati, Katy Hays mette in moto un meccanismo letterario spietato; un esordio brillante che racconta il lato oscuro della nostra fame di conoscenza, in una New York sospesa tra modernità e occulto.
“I chiostri di New York” è il romanzo d’esordio di Katy Hays, edito da Rizzoli, tradotto da Paola Moretti.
Quando ho letto la sinossi, sono stata subito attratta da questa trama particolare. È sicuramente un romanzo interessante e coinvolgente, con numerose citazioni. Quello che balza subito all’occhio è l’importante conoscenza del Rinascimento italiano da parte dell’autrice.
La nostra protagonista è Ann Stilwell, una studentessa di un piccolo e sconosciuto college. È una ragazza timida, a volte insicura, ma che ambisce a ottenere grandi riconoscimenti. In seguito alla tragica morte del padre in un incidente, dopo un periodo buio, viene accettata per uno “stage” estivo, al Metropolitan Museum di New York.
Inaspettatamente, il tutor a cui doveva affiancarsi non si trova più al Met e quindi, delusa, sta per essere rinviata a casa. Mentre sta per essere congedata, Patrick, uno strano e affascinante accademico, chiede a Ann di affiancarlo presso il Cloisters. Questo è un antico monastero europeo, ricostruito a Manhattan, che contiene numerosi e rari cimeli, quadri, libri, statue ecc. La sua costruzione è avvenuta nei primi del ‘900 per contenere la collezione Rockfeller.
La descrizione del Cloisters e dei giardini è molto dettagliata al punto che durante la lettura mi sembrava di essere presente in quei luoghi.
The Cloisters (fonte Wikipedia)
Qui Ann farà squadra, oltre che con Patrick, con Rachel, la sua assistente-ricercatrice. Obiettivo su cui stanno lavorando è una mostra sull’occulto, la divinazione e lo studio sulla possibilità di prevedere il futuro attraverso i tarocchi.
La ricerca diventa quasi un’ossessione per Ann, che si troverà coinvolta totalmente grazie alla sua conoscenza di alcune lingue antiche che aveva imparato insieme a suo padre.
Altro personaggio particolare è Leo, il giovane, ma molto esperto, giardiniere del museo da cui Ann si sente attratta.
L’amicizia tra Ann e Rachel diventa sempre più solida, anche se Ann nutre qualche dubbio soprattutto sul fatto che ci sia del tenero tra Patrick e Rachel e tra quest’ultima e Leo.
“E se la nostra vita e anche la nostra morte fossero già state scritte? Se un lancio di dadi o una mano di carte potesse svelare il finale, lo vorreste sapere? La vita può essere così labile, così inquietante? E se ognuno di noi fosse Cesare? In attesa del nostro lancio fortunato, rifiutiamo di vedere cosa ci aspetta alle Idi di marzo” – I chiostri di New York
Tutti i personaggi sono affascinanti, con un alone di mistero e numerosi scheletri nell’armadio.
Il ritmo della narrazione è incalzante, anche se ci sono numerose descrizioni dei luoghi che ne rallentano un pochino la scorrevolezza. Pagina dopo pagina, la tensione cresce, costringendo il lettore a continuare la lettura.
Nulla viene rivelato e, quando uno dei protagonisti viene ritrovato morto, la situazione si “ingarbuglia” ulteriormente sino ad un finale inaspettato e sconvolgente.
“I Chiostri di New York” è un thriller complicato e inquietante, ricco di riferimenti culturali, ma non per questo pesante.
Consigliato a chi ama i romanzi tetri, pregni di atmosfere sinistre e di colpi di scena che vi faranno rimanere senza parole.
Buona lettura!
“Vedete, siamo sia artefici del nostro destino sia alla mercé delle Moire, le tre divinità che intessono il nostro futuro e vi mettono fine. E sebbene creda ancora che possiamo controllare le piccole cose della vita, quelle decisioni minori che sommate fanno il quotidiano, ritengo che, forse, la forma complessiva che assume la nostra vita non stia a noi deciderla. Quella forma appartiene al fato. Il Cloisters è venuto per me e, quell’estate, mi ha consegnata al mio destino”.
4 stelle ⭐⭐⭐⭐☆

I molteplici impegni famigliari (ho due figli stupendi oltre ad un marito e a un cane) mi hanno sottratto per un lungo periodo ad una delle mie più grandi passioni: la lettura (oltre alla pallacanestro -amore questo condiviso con mio marito, allenatore, e mio figlio, arbitro, che ci ha portato a creare una nostra società dove ricopro il ruolo di presidente). Ora complice un infortunio che mi costringe a diradare i miei impegni fuori casa (non posso guidare) sono “finalmente” riuscita a riprendere un libro in mano! Il fato, insieme ad un post di Kiky (co-fondatrice de “La bottega dei libri” che conosco da oltre 20 anni) pubblicato su Facebook han fatto sì che nascesse la mia collaborazione con “La bottega”, collaborazione che quotidianamente mi riempie di soddisfazione.