
Young adult
Mondadori
30 agosto 2022
cartaceo, ebook
216

La sfida: trascorrere un'intera settimana a giocare a nascondino, dal sorgere del sole al tramonto, in un parco divertimenti abbandonato da decenni e fare di tutto per non essere presi (da chi non è dato a saperlo).
Il premio: denaro a sufficienza per rivoluzionare completamente la propria vita. Anche se gli altri concorrenti sono determinati a vincere - per ritagliarsi un futuro da sogno o sfuggire a un passato che li perseguita - Mack è sicura di poterli battere tutti. In fondo, ciò che deve fare è nascondersi e lei, fin da bambina, non fa altro. Anzi, è proprio questa la ragione per cui è ancora viva mentre la sua intera famiglia è morta.
Ma, quando capisce che l'eliminazione dei concorrenti nasconde qualcosa di sospetto. Mack comprende che il gioco è molto più sinistro di quanto potesse immaginare e che per sopravvivere sarà necessario unire le forze...
“Quella è una punizione, l’inferno esiste davvero e loro ci sono finiti dentro, moriranno. O forse no…” – Da “Hide” di Kiersten White, edito Mondadori.
Quattordici giovani con diverse problematiche, psicologiche e familiari, vengono reclutati per nascondersi in un vecchio parco divertimenti, caduto in disuso dopo la misteriosa sparizione di una bambina molti anni prima. Essi non dovranno farsi trovare, dall’alba al tramonto, per evitare la graduale eliminazione. Il più abile nel mimetizzarsi vincerà un premio. Si tratta, forse, di un nuovo reality? Oppure c’è dietro un disegno assai più pericoloso? Perché non è possibile salutare o vedere per l’ultima volta gli eliminati? Ben presto, gli ultimi rimasti inizieranno a farsi delle domande dalle inquietanti risposte.
“Nascondersi, per sempre. Come l’uccello che vive nel rifugio, lassù fra le travi impolverate, isolato, protetto, al sicuro”
Mackenzie, detta Mack, è rimasta orfana dopo un evento traumatico, finito su tutti i giornali. È piena di ferite e sensi di colpa per ciò che ritiene avrebbe potuto evitare, almeno in parte. È cresciuta diffidente e solitaria, senza obiettivi o sogni. Quando le viene proposto di partecipare al gioco del nascondino nel famoso parco divertimenti abbandonato, insieme ad altri, decide di acconsentire. In fondo, nascondersi è la sua specialità e il denaro in palio potrebbe farle comodo. È al punto di ritrovo con gli altri concorrenti selezionati che nota Ava.
Ava ha un aspetto esteriore mascolino. È stata nell’esercito in missione in Afghanistan, questo le ha provocato un brutta ferita alla gamba, che non usa più con la stessa agilità di prima, ma anche perdite più traumatiche delle quali non vuol parlare. È rude, schietta e inquieta. L’esatto contrario della sua omonima, “l’altra Ava”, una bella influencer alla ricerca di pubblicità e, forse, di un riscatto sociale, di una vita agiata.
Poi c’è il dolce Brandon, un ragazzo gentile e ottimista, bisognoso di affetto e sicurezze. Uno che crede nell’amicizia e nei legami, nonostante il rifiuto del padre di sposare sua madre e costruire una famiglia con loro. LeGrand, invece, è timido, insicuro e tormentato. Nasconde una forza di carattere e una determinazione destinate ad emergere solo nel momento cruciale della sua esperienza nel parco. Quando i sospetti dei partecipanti rimasti si dimostrano peggiori delle loro più catastrofiche ipotesi.
Chi uscirà indenne da questo gioco infernale?
“E poi arriverà il momento in cui, per quanto si sforzeranno, non potranno sottrarsi alla verità. Sarà un momento terribile, disperato, confuso” – Hide
Un romanzo apprezzabile da tutti, ma in particolar modo dal pubblico giovane, poiché più identificabile nei personaggi, altrettanto giovani. Il linguaggio è semplice, la trama scorrevole e densa di suspense, il ritmo rapido.
I capitoli sono tanti quanti i giorni nei quali i concorrenti devono stare all’interno del parco. Le parti descrittive sono un importante sfondo della tensione che la trama crea. L’incuria, la vegetazione fitta e disordinata, le attrazioni abbandonate e pericolanti, i rumori degli animali selvatici caricano il lettore di aspettativa e lo spronano ad una lettura rapida. Il genere narrativo non è facilmente classificabile. Potrebbe essere un horror con qualche accenno fantascientifico, sicuramente non thriller.
I personaggi non sono sufficientemente caratterizzati. Sono numerosi, molti di loro sono descritti in modo così superficiale da rappresentare solo un nome, e i nomi sono decisamente troppi in questa storia! Questo crea confusione e fa sì che si inizi ad apprezzare la trama solo dopo la metà, quando si dimezzano anche i componenti del gioco.
Il finale è rocambolesco e deludente, non propriamente chiaro. Lascia un senso d’incompletezza.
“L’autobus procede a scossoni nella galleria buia della notte, portando con sé quattordici sognatori disperati soli contro il mondo”
Una trama che partiva da un’idea di fondo molto accattivante, ma sviluppata con una metodica che non mi ha coinvolta. Avrei dovuto prender nota dei vari personaggi con le loro caratteristiche per riuscire a distinguerli senza confonderli. Non sono stati adeguatamente identificati, alcuni appaiono addirittura superflui. Non ho amato la piega surreale che la trama ha preso. Mi aspettavo altro e, poiché non amo il genere, sono rimasta delusa.
Le descrizioni del parco sono indubbiamente suggestive, ma tutto il resto, a mio parere, non convince. Il finale pare quasi una troncatura, assolutamente non esauriente. La motivazione dell’autrice, espressa a fine libro tra i vari ringraziamenti, è sicuramente valida, ma espressa in modo non esauriente a mio avviso.
Vi piacciono le storie animate da molti personaggi ? Riuscite a non confonderli? Oppure è preferibile una storia con pochi protagonisti ma ben delineati?