libro per bambini e ragazzi
Iperborea
24 gennaio 2024
cartaceo
128
È un sollievo per Måns, dodicenne di Stoccolma, mettersi lo skate sottobraccio e seguire la mamma in una trasferta estiva a Malmö: lontano da chi lo conosce, potrà finalmente essere se stesso. L’incontro-scontro con Mikkel, un bullo con gli occhi sottili da assassino e skater incallito come lui, sembra minare subito il suo ottimismo, ma fra trick, sfide impossibili e incidenti sulla tavola, tra i due nasce l’amicizia, con la promessa reciproca di essere sempre leali e sinceri l’uno con l’altro.
Måns però non riesce a confessargli un segreto, un disagio che vive da quando è nato: tutti lo hanno sempre considerato una femmina, mentre lui sa di essere un maschio. Quando l’ha detto ai genitori, suo padre ne è rimasto sconvolto, convinto che la sua vita sarà sempre in salita, senza capire che per Måns, in realtà, è l’esatto opposto.
Nel corso di un’estate piena di emozioni e avventure, Måns sente per la prima volta di avere dei veri amici – tra cui Jasmine, un’altra skater fuoriclasse – finché Mikkel non scoprirà il suo segreto, sentendosi tradito. Ma cos’è la sincerità? Chi meglio di Måns può sapere chi è veramente?
Tutta l’energia e il sentimento della preadolescenza fanno brillare questa storia che parla di identità e libertà di esprimersi, del bisogno e del coraggio di essere se stessi di fronte agli altri, e del significato più profondo e autentico dell’amicizia.
“Grande, Bro!” il romanzo di Jenny Jagerfeld, per giovani lettori e non solo, mi ha davvero travolto con la scrittura estremamente brillante dell’autrice che ci narra, con uno stile fresco e ironico, ma anche delicato e realistico, la ricerca di identità personale di Mans, dodicenne di Stoccolma. Una storia sull’amicizia, sulla difficoltà di farsi accettare e sul coraggio di essere se stessi, al di là dei giudizi della società, di un ragazzino che si affaccia alla vita attingendo la forza di esprimersi dalla purezza del suo cuore e dalla convinzione che esprimere la propria identità sia un diritto irrinunciabile.
“Però credimi: io SONO un maschio. Sono Mans. E sono anche altre cose: uno skater, uno che adora il gelato, uno che vede tutti i colori più intensi con l’occhio destro. E sono un maschio. Lo sento nel corpo. Nel… cervello… nel cuore”
Seguiamo Mans che, insieme a sua madre, che svolge il lavoro più strano del mondo, la doppiatrice di cartoni animati, si sposta da Stoccolma a Malmö, nella Scania, attraversando un giallo paesaggio di campi di colza. Con l’immancabile skateboard comincia ad esplorare i dintorni di quella che sarà la sua casa per alcune settimane e, già il primo giorno, incontra Mikkell, un ragazzino dall’aspetto terrificante e pericoloso, ma che, invece, si rivelerà un amico speciale con cui condividere scorribande in skate, avventure, qualche cicatrice, fino a diventare fratelli di sangue.
“Mi aveva chiamato ‘bro’ e aveva detto che ero suo fratello. Il suo fratello di sangue. Mi veniva quasi da piangere, ma non per il male, per la felicità. Nessuno mi aveva mai chiamato così” – Grande, Bro!
Quel rapporto nato per caso, per un gioco del destino, si rafforza, e i due amici si promettono di essere sempre sinceri l’uno con l’altro. Ma come può, Mans, rivelargli che in realtà il sesso con cui è nato, quello femminile, non è il genere in cui si riconosce? È stato difficile aprirsi con i suoi genitori, far capire loro il suo disagio di vivere come una femmina quando, in realtà, si sente maschio.
Sua madre è stata perfetta, lo ha accettato immediatamente, supportandolo con un amore incondizionato. Non è successo lo stesso con suo padre che ne è rimasto sconvolto, turbato dal fatto che il suo futuro potrebbe essere costellato da un’infinità di problemi e delusioni.
Questa trasferta, si rivela, per Mans l’occasione di vivere in un ambiente in cui nessuno conosce la sua storia, in cui essere finalmente se stesso, vivere l’amicizia che ha sempre desiderato, con qualcuno che condivide i suoi stessi interessi e che lo considera un “ bro”. E quanto è brutta la caduta quando si è spensierati e convinti di essere al sicuro.
Mikkell, una volta scoperto il suo segreto, si sente tradito e deluso dalle sue bugie. La storia narrata in prima persona da Mans, ci fa percepire tutti i suoi stati d’animo, che passano dalla paura di non essere accettato, di aver perso l’amore di suo padre, ai suoi disagi con i compagni di scuola e negli ambienti così profondamente divisi tra maschi e femmine, in cui lui si sente sempre fuori posto. Ma poi c’è la felicità di trovare un amico, di vivere spensieratamente giornate fatte di sorrisi e giochi, come dovrebbe sempre essere alla sua età.
Un romanzo che tratta temi importanti come gli stereotipi di genere, il non riconoscersi nel sesso in cui si è nati, il diritto di esprimere la propria identità e la difficoltà di essere capiti e supportati dai genitori in queste situazioni. Lo stile narrativo brillante, a tratti divertente, rende la narrazione appassionante e coinvolgente, facendo riflettere e anche ridere.
“Grande, Bro!” commuove con la rappresentazione di un’amicizia sbocciata in un attimo e che diventa prepotentemente fondamentale per Mans e Mikkell.
Ho amato tantissimo Mans, quel suo coraggio, pur tra mille paure, il desiderio di essere solo se stesso e null’altro, di ridere, di cadere e rialzarsi e di non essere giudicato, soprattutto da chi ama. Un romanzo che mi ha davvero emozionata: Jenny Jagerfeld, con una scrittura semplice e scorrevole, è riuscita ad arrivare dritta al cuore.
“I suoi capelli ricci che luccicavano al sole, le sue risate e i suoi strilli che erano l’unica e che sentivo, e il mondo capovolto. Solo noi eravamo girati per il verso giusto. Era tutta la vita che desideravo un amico così, credo”
Vi piacciono le storie che parlano di amicizia e accettazione?
5 stelle ⭐⭐⭐⭐⭐
Salve, sono Giusy e sono un’appassionata lettrice da quando ero una bambina. Mi piace leggere praticamente di tutto, dai classici, ai romanzi d’amore, ma amo soprattutto la narrativa contemporanea. Adoro i manga giapponesi e scrivo racconti.