
Filosofico, Esoterismo, Studi culturali e sociali
Edizioni Arkeios
14 maggio 2019
cartaceo
172

Lo scopo di questo libro è quello di individuare delle premesse teoriche generali che possano essere utili al lettore per comprendere l'importanza del simbolo del Graal, presentare e discutere gli scritti degli studiosi, per attualizzare il discorso evoliano intorno a questo tema centrale nella sua produzione. Secondo gli Autori, leggere «Il mistero del Graal» di Evola, può concedere strumenti teorici per ottenere orientamenti seri, non solo in merito alla Tradizione e al senso che essa assume nella contemporaneità, ma soprattutto nei confronti della stessa 'queste' graalica.
“Di volta in volta il Graal è stato equiparato a un libro, a una coppa, a una pietra o allo scalino di una scala: tutte etimologie correttamente derivate dal provenzale antico grazal e riconducibili in qualche modo a una conoscenza capace di assicurare la vera immortalità.“
Il testo “Graal simbolo millenario. Leggenda, storia, arte, esoterismo”, di AA.VV. , è una raccolta di saggi di vari autori che hanno preso parte al Convegno tenutosi nel gennaio 2018 per celebrare gli ottanta anni dalla pubblicazione del volume Il mistero del Graal e la tradizione ghibellina dell’ Impero, di J. Evola, uscito in prima edizione nel 1937.
Per Evola” Il Graal ha un contenuto vivente, un ‘mistero’ …..il piano che gli è proprio è quello di una tradizione metafisica…” In questa prospettiva l’ elemento cristiano è solo accessorio: viene evidenziata la natura cavalleresca del Graal e il suo collegamento con i Templari. Gli autori del libro dibattono sul pensiero di Evola e propongono anche altre visioni.
La corrente più corposa è composta dagli studiosi che vedono il Graal come reliquia cristiana dell’ Ultima Cena e della Passione e come contenitore del sangue di Cristo, prospettiva che si sostituisce a quella mitologica celtica. Un testo articolato, di non facile lettura, non tanto per il linguaggio utilizzato piuttosto fluido, ma certamente per le tematiche affrontate. I vari interventi presuppongo conoscenze nel lettore di storia, filosofia, esoterismo, arte e pertanto se non si possiedono non si riesce a mettere a fuoco i concetti espressi. Anche i continui rimandi ad altri testi sul Santo Graal, uno su tutti il Perceval di Chrétien de Troyes , presuppongono una conoscenza articolata della materia. Un lettore che si avvicina al testo magari attratto dal titolo e dall’aurea magica che c’è tradizionalmente attorno al Graal, rimarrà spiazzato e disorientato ma tenterà certamente di portare a termine la lettura del testo che, sottolineo nuovamente, è comunque scritto con un linguaggio scorrevole e chiaro.