
saggio
Carocci Editore
2021
cartaceo
220

Pochi personaggi hanno avuto un impatto tanto decisivo quanto misconosciuto sulla nascita del cristianesimo come Giovanni Battista. Figura tutt’altro che marginale nello scenario politico-religioso giudaico del I secolo, paradossalmente Giovanni non ha mai potuto brillare di luce propria.
Accantonando certi schemi interpretativi teologici che ne hanno a lungo distorto la comprensione e criticando il luogo comune che vorrebbe vedervi un esseno ex membro della comunità di Qumran, il volume restituisce il Battista alla sua reale fisionomia storica di stimato profeta sacerdotale, fedele al tempio e impegnato in un’opera di rinnovamento sociale d’Israele all’insegna della purità, della giustizia e della solidarietà.
Una visione che influenzò il suo discepolo Gesù di Nazaret così profondamente da farne il programmatico continuatore.
In “Giovanni Battista”, edito da Carocci Editore, l’autore Federico Adinolfi approfondisce la figura storica di Giovanni Battista.
In questo libro molto interessante, vengono analizzati in maniera dettagliata e analitica tutti gli aspetti che aiutano a ridare sostanza al Santo e a delinearne il profilo storico, lo stile di vita, le relazioni con gli Esseni, il messaggio e l’attività di battezzatore.
Numerose sono le fonti storiche citate, come gli scritti di Flavio Giuseppe, “Il Vangelo dei segni”, la fonte q.
Ne viene fuori il ritratto di un sacerdote perfettamente inserito nel giudaismo del suo tempo, vicino alla sua gente, a cui proponeva un rinnovamento spirituale attraverso il battesimo, annunciando un messaggio di salvezza rivolto a tutta la nazione.
“Giovanni può benissimo aver pensato che Dio gli avesse affidato un’eccezionale missione profetica… per la salvezza dei peccatori e il rinnovamento della nazione” – Giovanni Battista
Adinolfi approfondisce il legame fra le figure di Giovanni il Battista e Gesù di Nazareth. Egli infatti propone la tesi secondo cui il secondo fu discepolo del primo.
Interessante la lettura del battesimo di Gesù, interpretata come un’intensa esperienza estatica e vocazionale che lo avrebbe spinto a non tornare alla vita di tutti i giorni ma a rimanere al seguito di Giovanni, fino a diventarne collaboratore e a continuarne l’opera alla morte di questi.
Effettivamente questa ipotesi è molto suggestiva e potrebbe spiegare gli anni antecedenti la vita pubblica di Gesù di Nazareth.
In questo contesto l’uccisione per motivi politici di Giovanni da parte di Erode Antipa, costituì un evento decisivo nella storia di Gesù di Nazareth, che proseguì il suo cammino in autonomia apportando novità nello stile di vita, nel messaggio e nella visione di Dio.
Il libro è veramente accurato, ogni aspetto viene analizzato e spiegato nel dettaglio, con citazioni e riferimenti puntuali.
La struttura narrativa rende possibile la lettura in maniera agevole; i singoli capitoli sono snelli, le note approfondiscono ma non appesantiscono la lettura.
Un lavoro storico di altissimo livello.
L’autore
Federico Adinolfi – Nato a Monza nel 1980, dopo la laurea in filosofia, ha conseguito all’Università di Bologna il dottorato di ricerca in Studi Religiosi: Scienze sociali e studi storici delle religioni (2014). È docente di Storia delle religioni presso l’ISSR “San Francesco” di Mantova e tiene seminari sul Gesù storico allo Studio Teologico Interdiocesano di Reggio Emilia. Ha pubblicato vari studi sul Battista e Gesù, alcuni dei quali scritti insieme a Joan E. Taylor e apparsi sul «Journal for the Study of the Historical Jesus». È autore della monografia Giovanni Battista. Un profilo storico del maestro di Gesù (Carocci
2021).

Sono di Palermo, classe ’73. Sono molto introspettiva e sensibile. Amo leggere da sempre perché con un bel libro non mi annoio mai. Prediligo quelle storie che coinvolgono, con personaggi che rimangono scolpiti nella memoria. Mi piace leggere sia autori italiani che stranieri, sia affermati che emergenti e nuove proposte. I generi che preferisco sono la narrativa, lo storico e il thriller ma anche libri sulla spiritualità.