narrativa contemporanea
Longanesi
2019
cartaceo, ebook
351
Sono ormai tre estati che Lelle, insegnante di liceo e padre di un’adolescente, trascorre ogni notte alla guida della sua auto. Conosce ogni metro degli oltre cinquecento chilometri della Via dell’Argento, la strada che serpeggia tra gli alberi dell’antica foresta nel Nord della Svezia, al confine con la Norvegia. Quella che il sole di mezzanotte non riesce a illuminare.
Lelle conosce ogni paesino isolato, ogni insediamento, ogni specchio d’acqua.
Sono tre anni che sua figlia è scomparsa, da qualche parte fra il ghiaccio e l’argento, lungo quell’autostrada che d’estate, sotto il sole di mezzanotte, sembra un nastro d’asfalto sulla luna. Lelle ha soltanto l’estate per cercare sua figlia, perché in autunno inizia l’anno scolastico e deve interrompersi. Lelle non ha speranze, eppure la speranza è l’ultima cosa che gli resta.
Meja ha diciassette anni e viene dalla città, ma sua madre l’ha costretta a trasferirsi a Glimmersträsk: un puntino sconosciuto lungo la Via dell’Argento.
Lontana da tutto ciò che amava, Meja è sola e disperata. Finché non incontra qualcuno che può darle più di quanto abbia mai avuto: una nuova famiglia.
Con l’arrivo dell’autunno e la sparizione di un’altra ragazza, i destini di Lelle e Meja iniziano a intrecciarsi in modo indissolubile. E sconvolgente.
“Ghiaccio e argento” è un romanzo che, per alcuni aspetti, definirei un giallo. È ambientato in Svezia ed è suddiviso in due parti. Ciascuna di esse non è formata da capitoli, ma da asterischi che dividono la narrazione dei due protagonisti principali, Lelle e Meja. Il loro racconto si alterna. Inizialmente non sembrano avere nulla in comune, nemmeno si conoscono, ma, nella seconda parte, il loro legame verrà chiarito.
Lelle è un professore che trascorre tutte le estati alla disperata ricerca di Lina, la figlia adolescente scomparsa alla fermata dell’autobus. Non riesce a darsi pace perché era stato lui a lasciarla da sola alla fermata, senza aspettare che arrivasse lo scuola-bus. E, da quel momento, non si è più saputo nulla della ragazza.
La trama è ambientata nel Norrland, la regione più a nord della Svezia, al confine con la Norvegia. Una regione che d’estate è fredda, luminosa e con tanto verde.
Lelle non si perde d’animo e bussa a tutte le porte, entra – a volte di prepotenza – nelle abitazioni più sospette, perlustra cantine e fattorie abbandonate. Sente e “vede” sua figlia, seduta accanto a lui sul sedile del passeggero, che lo sprona e gli dà consigli. Non si arrende, come invece si è arresa la sua ex moglie, Annette, che è riuscita a rifarsi una vita. Lelle vive per la ricerca della figlia. Tutto il resto è silenzio:
“Il silenzio gli era così familiare da fargli temere che non sarebbe mai riuscito a disfarsene” – Ghiaccio e argento
Parallelamente facciamo la conoscenza di un’altra adolescente, Meja. La sua infanzia non è stata facile a causa di una madre instabile e alcolista. Ha dovuto imparare presto a tenersi lontano dagli uomini della madre.
Lasciano Stoccolma per dirigersi nello sperduto Norrland, ospiti di un uomo, Torbjorn, che offrirà loro un luogo sicuro immerso nella foresta e del cibo, tanto cibo! Da questo momento in poi, si avvicenderanno intrecci e legami che sveleranno verità inattese.
Le vicende si svolgono nell’arco di due stagioni: dall’inizio dell’estate al tardo autunno.
Tutti i personaggi sono ben caratterizzati e la parte narrativa è spezzata sapientemente da dialoghi interessanti.
Le descrizioni dei paesaggi, inoltre, ti immergono nel libro e la scrittura scorrevole di Stina Jackson tiene il lettore legato alla storia fino all’ultima pagina.
Alessia
Mi chiamo Alessia. Sono un’insegnante di matematica e inglese. Vivo in provincia di Pavia. Adoro leggere (soprattutto gialli), fare yoga e cucinare.