Thriller
Lettere Animate
26 marzo 2018
Cartaceo, Ebook
252
Non c'è soluzione. Tutti gli indizi conducono a lui, unico colpevole. Leonardo Dessali è un avvocato di successo, in rotta con la moglie e compagna di una vita e consolato da un'amante imprevedibile e fuori dagli schemi. È stato trascinato in una situazione molto compromettente e ora deve arrendersi e consegnarsi alla polizia, prima che la sua vita possa trasformarsi in un'autentica ecatombe. Il seme del male che ha distrutto la sua esistenza è stato piantato tanti anni prima, inconsapevolmente. Un dettaglio di nessun conto, un particolare insignificante che ha sonnecchiato per molto tempo sotto la superficie come una bomba inesplosa, darà il via a una serie di delitti efferati, attraverso l'inferno di un'estate rovente. Saprà leggere negli insegnamenti di vita che i suoi primi 40 anni hanno saputo elargire? Saprà fare tesoro di tutto quello che ha imparato? Combatterà contro dei nemici invisibili e la riflessione lo porterà a rammentare un vecchio aforisma imparato al liceo: " il più grande nemico di una qualsiasi delle nostre verità può essere il resto della nostra verità". Non tutto è come sembra e bisogna sapere aspettare.
Ci sono mondi che puoi vedere, altri che puoi intuire e poi ci sono quelli che ti rendi conto essere fuori dalla portata della tua immaginazione.
Freezer di Roberto Copocristi è uno di questi mondi, fatto di continui colpi di scena, di scene definite da parole precise e taglienti e di personaggi che credi di aver imparato a conoscere fino al prossimo colpo di scena. “Freezer” sa essere allo stesso tempo freddo come lascia immaginare il titolo e caldo, bollente, come i toni della sua copertina e non ci sono pause che lascino rifiatare il lettore, non c’è stanchezza nella lunga corsa verso il traguardo. Ecco cos’è questo strano universo disegnato da Capocristi, una lunga discesa in bicicletta, come quella con cui si apre la storia, che magari può confondere per effetto della relatività dello spazio e del tempo, ma che alla fine diventa chiara e precisa, come un quadro impressionista visto dalla giusta distanza.
La storia di “Freezer” mi ha appassionato e mi ha costretto, nel senso buono, ad una lunga maratona per scoprire cosa ci fosse dietro quel mistero e, la cosa che mi ha dato più soddisfazione è capire di non aver capito niente quando la nebbia si è diradata. Evitando accuratamente di fare qualsiasi tipo di spoiler che rovinerebbe la sorpresa della lettura, posso dire che c’è un momento preciso nel corso della storia in cui tutto cambia e si rovescia, quel momento che per me è stato pura magia, in cui tutto ciò che non avevo capito, tutti gli indizi disseminati dall’autore come moderne molliche in bianco e nero nel corso della storia, si sono trasformate in idee, in certezze, in bellezza.
Conosciamo immediatamente Leonardo, il protagonista, avvocato quarantenne alle prese con l’ultimo rognoso potenziale cliente prima delle meritate vacanze, conosciamo Sauro Cresti, corriere prono alla rissa che attacca briga con l’avvocato, conosciamo Beatrice, commissario di polizia bella e maledetta, conosciamo Virginia, bellissima assistente di volo, moglie di Leonardo, poi lentamente, ma inesorabilmente conosciamo prima gli intrecci tra loro e quindi tutto ciò che li ha portati ad un presente tinto a fosche tinte tra il rosso ed il nero.
La vicenda scorre al tempo giusto, tra flashback che ci svelano le motivazioni dei personaggi e colpi di scena a volte difficili da comprendere nell’immediato, ma che hanno perfettamente senso quando si riesce a mettere a fuoco la storia nel suo insieme e personalmente ho adorato ogni singola pagina di questo bel thriller intriso di elementi di azione, avventura e perché no, anche di una sottile vena spionistica che contribuisce a rendere la storia ancora più particolare, il tutto incorniciato da una scrittura così vivida e visuale da guidare il lettore attraverso i luoghi narrati con una precisione quasi disarmante.
Mi sento di aggiungere una nota di merito particolare per la copertina, che a prima vista può sembrare la banale figura di una bella donna di spalle che stringe una pistola in mano di fronte a colori ben miscelati: non lo è, o meglio, non è solo questo e la cosa meravigliosa è che, nella sua apparente ovvietà, riesce a racchiudere la quintessenza della domanda drammatica principale del romanzo, in una parola sola: azzeccatissima.
Unica nota stonata di un romanzo che mi è piaciuto tantissimo, sono le diverse sbavature nel testo che, ben intesi, non rovinano un’opera che merita rispetto ed ammirazione, ma che avrebbe meritato un trattamento ancora migliore da parte di chi lo ha curato. Nonostante queste piccole sbavature, mi sento di consigliare assolutamente “Freezer” agli amanti dei thriller e delle storie di avventura in generale, i loro protagonisti, all’apparenza così normali e quasi monotoni, vi lasceranno a bocca aperta.
Gianni Mazza è nato nel 1981 a Ragusa, dove vive e lavora attualmente. Nonostante la sua formazione prettamente scientifico/informatica, si è dedicato alla scrittura e alla recitazione teatrale. Autore di poesie, racconti e sceneggiature, ha pubblicato il suo primo romanzo, Luda, nell’estate del 2015. La bestia di Brixton è il suo secondo romanzo.