romanzo contemporaneo
Rossini editore
2023
cartaceo
119
Sono strani, gli esseri umani: non hanno le branchie, hanno a disposizione un mondo intero, eppure ciascuno di loro vive nella propria bolla.
È ciò che osserva spesso il narratore di questa storia: un piccolo pesce rosso che, dopo tanto tempo in attesa presso il negozio di animali, trova la propria casa nell’appartamento di Neil, giovane uomo dall’aspetto sognante e dallo sguardo vispo, che cela però un’anima malinconica e fragile, a tratti oscura. Nonostante un primo momento trascorso sentendosi “un pesce fuor d’acqua”, il nuovo inquilino comprenderà ben presto come, nemmeno per chi lo abita, il mondo fuori dalla boccia sia così chiaro, lineare e definito come potrebbe sembrare.
Percezioni, pensieri e azioni sono infatti filtrati alla luce delle emozioni, entità invisibili ma estremamente potenti, capaci di trasformarsi, a seconda dei casi, in predatori imperscrutabili e terrificanti o in sorgente di vita nuova e stimoli continui.
Voi avete animali domestici? Se sì, come si chiamano? “Fisheye”, edito Rossini Editore, è un romanzo scritto dall’autrice Valeria Riva. È proprio vero che non bisogna mai giudicare un libro dal titolo e dalla sua copertina: è quello che ho fatto io con questa lettura.
Ero molto scettica a riguardo e confesso di non aver iniziato il libro con lo stesso ritmo che impiego di solito. Ma ho dovuto ricredermi e chiedere venia. “Fisheye” è diverso da tutti gli altri libri che esistono in circolazione perché è il narratore a essere diverso.
Il narratore di questa storia è un simpatico pesciolino rosso. E devo confessarvi che ho avuto non poche difficoltà nell’andare avanti con la lettura. Sono diversi mesi che ho perso il mio pesciolino rosso, è stato con me per dieci anni ed era un regalo di mia nonna. Perdere lui è stato come perdere nonna per una seconda volta: al momento, infatti, ho deciso di non avere più animali domestici in casa.
Certo, vi starete chiedendo: “Ma come un pesciolino rosso può donare tutto questo amore?” Ebbene, sì. E questo romanzo n’è la prova.
“Gli esseri umani, così come noi pesci, si muovono in un fluido. Per noi è l’acqua, per loro è l’aria. Eppure, il loro costante rimanere saldi a terra, li riporta alla necessità di avere dei punti solidi su cui fondare la propria persona e le proprie certezze. Per loro è fondamentale sentirsi ancorati a sé, ai valori che li tengono saldi, perché è solo così che diviene per loro possibile esplorare nuovi confini. Altrimenti è il vuoto. Si smarriscono”
Il protagonista principale è proprio questo simpatico pesciolino rosso, che dal negozio di animali passa a vivere a casa di Neil. Un uomo giovane, che ha un aspetto sognante e ha uno sguardo vispo. Il nuovo ospite, però, si renderà ben presto conto che il suo padrone, in realtà, ha un’anima malinconica e fragile, a tratti, si potrebbe dire oscura.
Lui lo osserva, osserva tutti i movimenti che fa. Osserva come si prende cura di lui dandogli del concime e di quello che gli succede intorno. Vorrebbe dirgli tante cose, vorrebbe dirgli che non sta vivendo la vita come dovrebbe ed è un peccato perché lui stesso la vorrebbe vivere diversamente, ma non può perché chiuso in un’ampolla. Riuscirà Neil a invertire la rotta della sua vita?
“Gli esseri umani hanno questo strano rapporto con la vita. La temono e allo stesso tempo nutrono in essa una fiducia sconfinata in ciò che ha da offrire, nei sogni che è in grado di realizzare. È come se si trovassero sempre in bilico tra l’attimo prima di prendere il largo verso nuove e meravigliose rotte e il desiderio di ancorarsi a ciò che già hanno. Sono ricchi e insaziabili al tempo stesso” – Fisheye
Dopo aver messo da parte tutto lo scetticismo iniziale, posso affermare che “Fisheye” è stato molto bello. Una lettura piacevole, ricca d’emozioni e, soprattutto, con validi punti di riflessione.
Il testo scivola fluido, leggero e stuzzica la fantasia di chiunque abbia un animale domestico.
Per tutto il tempo, infatti, mi sono chiesta: “Ma cosa pensano loro quando ci osservano?”. Sarebbe bello poterlo sapere.
Faccio i complimenti all’autrice per la creatività e l’innovazione del testo.
I capitoli si leggono in maniera molto fluida e non sono per niente lunghi. Un testo che si legge realmente in poco tempo.
4 stelle ⭐⭐⭐⭐✩
Anna Calì, classe ’96. Nelle sue vene scorre la lava del Vesuvio e la passione che contraddistingue il popolo napoletano.
Giornalista di professione e con la passione dei libri sin da piccola. Adora annusarli e, quando va nelle librerie, si perde tra gli scaffali ad osservare le copertine.
Grazie a questa passione è riuscita a mettere in campo due sogni nel cassetto: il primo, recensisce i libri che legge, esperienza che fa bene sia al corpo che alla mente. La seconda: è diventata anche scrittrice e ha pubblicato già due romanzi.