
mystery thriller
Be Strong Edizioni
2023
cartaceo, ebook
212

Emma Silvestri è una psicologa alle prime armi che si occupa di dipendenze presso uno studio di una piccola città di provincia.
Le sono stati affidati dieci pazienti con una dipendenza molto particolare e, nonostante un inizio non proprio felice, le sedute serali procedono senza intoppi, fino a quando una serie di omicidi getta nel panico il quartiere e tra i cadaveri spunta proprio una paziente dello studio.
Qual è la vostra più grande dipendenza? “Ferite a fior di labbra”, edito Be strong, è il nuovo romanzo di Marta Brioschi.
Non è la prima volta che leggo qualcosa di questa autrice, ma ammetto che questo romanzo è quello che mi è piaciuto di più e che mi ha trasmesso più adrenalina, ma, soprattutto, mi ha spinto alla riflessione.
Le dipendenze hanno un’arma a doppio taglio. Non sempre devono essere viste come un qualcosa di negativo, ma a volte possono avere anche dei risvolti positivi.
La protagonista di questo romanzo è Emma Silvestri.
Una psicologa alle prime armi che ha deciso di occuparsi di dipendenze presso uno studio di una piccola città di provincia.
Dieci sono i pazienti che ha in cura. All’inizio non va tutto come dovrebbe andare, ma nonostante gli ostacoli iniziali le sedute procedono bene. Sin al momento in cui, una serie di omicidi non fanno scaturire il panico e il terrore nel quartiere.
Tra le vittime, anche una sua paziente. E ora?
“Lo sgocciolio del rubinetto in cucina gli rimbombava nella testa. Non riusciva a pensare con quel rumore. Da giorni sedeva alla sua scrivania ingombra di colori acrilici, pannelli di balsa e pezzetti di legno in betulla. Si era nuovamente incollato due dita con l’adesivo istantaneo per colpa di quel maledetto sgocciolio” – Ferite a fior di labbra
Bello, veramente bello, bello come libro.
Ho apprezzato il modo in cui la scrittrice decide di parlare di violenza sia fisica che psicologica, che tra le due forse è colei che ti crea più problemi visto che è subdola, non la vedi. Non la senti, non la percepisci, non te ne rendi conto. Eppure è presente.
Un romanzo che parte dai personaggi stessi che vengono analizzati dalla parte psicologica.
Ognuno con una propria storia, proprio carattere e proprie emozioni, ma soprattutto: le paure. Sì, perché sono quelle che rendono viva la nostra vita.
Tra i tempi affrontati troviamo anche quello del disturbo comportamentale, disturbo da stress post traumatico e autolesionismo.
E qui che le parole ti arrivano dritta al cuore e te lo spaccano in due. Senza troppi giri di parole. Nero su bianco, così l’effetto è più sentito e marcato!
Uno stile fluido, scorrevole e sincero. I capitoli si leggono in maniera veloce.
Carico di suspense, colpi di scena e adrenalina.
Un bel romanzo!
4 stelle ⭐⭐⭐⭐✰

Anna Calì, classe ’96. Nelle sue vene scorre la lava del Vesuvio e la passione che contraddistingue il popolo napoletano.
Giornalista di professione e con la passione dei libri sin da piccola. Adora annusarli e, quando va nelle librerie, si perde tra gli scaffali ad osservare le copertine.
Grazie a questa passione è riuscita a mettere in campo due sogni nel cassetto: il primo, recensisce i libri che legge, esperienza che fa bene sia al corpo che alla mente. La seconda: è diventata anche scrittrice e ha pubblicato già due romanzi.