mistero
Newton Compton
7 ottobre 2021
cartaceo, ebook
352
Il 1857 segna la nascita in Francia di un fenomeno nuovo, destinato a scuotere animi, suscitare interesse scientifico e culturale: lo spiritismo. L'Italia di fine Ottocento, con la nascita di discipline scientifiche e movimenti letterari, seguirà con interesse il mondo del paranormale: case private e circoli culturali ospiteranno sedute spiritiche, innescando un sempre maggiore coinvolgimento destinato a dilagare tra il grande pubblico.
Questo libro traccia un itinerario ideale, regione per regione, dei luoghi che ancora oggi sono ammantati dall'aura del mistero e del fantastico: un viaggio tra le storie e i personaggi, le loro vite e gli eventi rimasti senza spiegazione. Da Villa Foscari e Ca' Dario di Venezia alla Villa delle Streghe in Lombardia; dal fantasma torinese di Camillo Benso di Cavour passando per il celebre castello di Montebello, teatro delle apparizioni recenti del fantasma di Azzurrina.
Un vademecum per conoscere non solo leggende e narrazioni antiche, in compagnia di antichi e moderni iniziati e di maghi, esoteristi e medium celebri, ma anche un diario di viaggio per percepire bellezza, fascino e storia di luoghi a volte dimenticati.
Antichi demoni, folletti, spiriti e stregonerie, dalle Alpi alla Sicilia; Tra i fantasmi d'Italia: In Valle D'Aosta tra castelli e dame, amori e tradimenti; In Lombardia sulle tracce di dipinti e pittori; A Trento dove lo spiritismo è in rima Genova, tra roghi, streghe e vendette d'amore; Il fantasma, gli spettri innamorati e la serendipità fiorentina; A Narni, l'alchimista delle segrete Abruzzo: in giro andiamo tutta la notte e veniamo consumati dal fuoco Campania: la rosa alchemica; Due demoni incatenati in Calabria; Nel rifugio dei Beati Paoli in Sicilia; In Sardegna: il fantasma del mistico cabalista
“Mi chiamo Elisabetta, Elisabetta Sirani. Ho attraversato le storie e gli animi, incontrato spiriti e demoni terreni, vissuto le vite di altre persone attraverso le loro voci. Sono partita, affrontando il mio viaggio alla ricerca di una risposta, ed ora davanti al mio quadro nascosto e ben occultato nei magazzini del Palazzo Reale trovo il nesso di questo percorso“
“Fantasmi d’Italia” inizia proprio così, con la storia di Elisabetta Sirani, la grande artista, l’insegnante, la pittrice che, contro ogni dogma che voleva questa professione tutta al maschile, fa valere le sue capacità; che dopo giorni di agonia morirà per cause sconosciute, a soli 27 anni.
Una tragedia per il mondo dell’arte e anche per la sua anima che, confusa e sorpresa, cercherà di rimanere attaccata a quella vita tanto amata; e che, dopo aver capito che la sua opera più importante, quella a cui lavorava fino a pochi giorni prima della morte, Amore e Psiche, verrà rubata, inizierà un lungo viaggio per ritrovarla.
Siamo in una Bologna del 1665, una Bologna che piange il suo lutto, mentre l’anima di Elisabetta inizia il suo viaggio senza tempo alla ricerca della sua tanto amata opera.
“Elisabetta Sirani era consapevole che il suo ultimo viaggio, in cerca del suo ultimo e perduto quadro, l’avrebbe ancora portata lontano a conoscere luoghi e persone, a incontrare anime vaganti e fantasmi irrequieti” – Fantasmi d’Italia
E noi, presi per mano da questo spirito deciso ed impavido, ripercorriamo ogni regione d’Italia, incontrando tante anime che hanno lasciato il corpo e vagano alla ricerca di pace; tanti esseri di luce assassinati, che cercano risposte nei luoghi in cui sono stati strappati alla vita.
Perché in quei secoli bui in cui ci perdiamo, ogni città, ogni paese ed ogni piazza porta il peso di donne morte sul rogo; della vergogna di chi le giudicava e le lasciava ad una fine terribile; delle urla strazianti delle figlie che assistevano inermi ad una così terribile ingiustizia. Di quei tribunali assurdi che dichiaravano colpevoli quelle fanciulle torturate fino a farle mentire per smettere di soffrire.
Si sospira e si trattiene spesso il fiato leggendo questo libro, perché ti sale una rabbia dentro che non riesci a controllare; e allora stringi i pugni e digrigni i denti, cercando di affossare l’immagine di quelle povere vittime che avevano l’unica colpa di essere liberamente loro stesse.
“Fantasmi d’Italia” ci accompagna in questo itinerario così denso di rabbia e frustrazione, pieno di storie dolorose, a tratti incredibili per quanto ormai risultano assurde; sempre piene di sofferenza e paura. Anzi di terrore.
“Morte ingiusta, come tante uccisioni che in quel periodo costellarono i nostri territori, una fine incomprensibile che legò il mio spirito a questi territori e a questo meraviglioso palazzo” – Fantasmi d’Italia
L’autore, Pierluigi Serra, in questo libro ci porta alla scoperta delle leggende e delle tradizioni della nostra Italia; ma mette bene in evidenza la crudeltà dell’animo umano e la difficoltà di accettare qualsiasi cosa vada al di fuori del proprio pensiero.
E così una donna che prepara infusi di erbe diviene una fattucchiera, una fanciulla che vuole far prevalere il suo pensiero un’eretica. Destinate, senza poter dimostrare la propria innocenza, ad essere bruciate vive. Al grido di “bruciate la strega”, un grido che in realtà nasconde solo paura e cattiveria.
Fra le tante storie in cui ci accompagna Elisabetta, di sicuro quello che mi ha suscitato più confusione e rabbia è l’incontro col boia, quel carnefice così famoso da essere conteso fra le tante città italiane. Quell’assassino che veniva considerato magnanimo quando, prima di bruciare sul rogo quelle povere vittime, aveva la pietà di strangolarle o decapitarle.
Il suo girovagare senza pace fra gli incubi più feroci e il peso insopportabile di una mannaia è la fine di quell’orribile uomo che ha smorzato i sogni e i desideri di così tante giovani da non riuscire più a contarle.
“Fantasmi d’Italia”, nonostante la scrittura corposa e ricca di particolari, che potrebbe rendere interessante la lettura, non è un libro per tutti; non si può decidere di dedicare qualche ora fra quelle pagine senza aver preso consapevolezza di quello che ci si troverà.
O delle sensazioni e frustrazioni che potrebbe far scaturire.
Come ho detto prima è un libro difficile, che racconta la storia difficile di un’Italia difficile.
Non posso che terminare con un pezzo tratto dalla dedica iniziale, che è il punto cruciale di tutta questa narrazione, e che sento incredibilmente e tristemente vicino a me:
“Per ricordare tutte le donne, vittime di soprusi e maldicenze, passate alla storia come sanguinarie o artefici di malefatte, divenute fantasmi per mantenere viva la loro essenza” – Fantasmi d’Italia
Arrivata all’ultima pagina, ho provato un senso di rabbia, tristezza ed impotenza, e credo che voi, leggenda questa recensione, possiate facilmente capirmi.
Ed allora mi chiedo: cosa si poteva fare per cambiare le cose?
E cosa avranno pensato quelle anime erranti vedendo che per secoli si è continuato ad uccidere donne innocenti?
Non ho risposte, e credo non le avremo mai.
Appassionata di lettura e scrittura fin da bambina, ho scritto e pubblicato quattro libri. Moglie e mamma, passo le mie giornate ad inventare storie d’amore per emozionare chi le leggerà.