
Bertoni Editore
27 febbraio 2023
Cartaceo
220

Un cadavere, apparentemente morto per impiccamento, viene trovato in un’area verde di Perugia. Sotto il corpo, disegnate in terra con una bomboletta spray, ci sono nove caselle vuote.
Questo è il primo di una serie di omicidi che avranno le stesse caratteristiche.
Responsabile dell’indagine è l’ispettore Riccardo Serra, tornato a Perugia dopo un folgorante avanzamento di carriera avvenuto a Milano. Viene supportato nelle indagini dagli agenti Russo e Bianchi e dal medico legale, dr Orsini.
Dal ritrovamento del primo cadavere inizia la sfida con l’assassino: le lettere da inserire nelle caselle vuote compongono una parola utile per le indagini.
Per ogni lettera indovinata l’assassino regala all’ispettore una settimana per proseguire le indagini, mentre a ogni lettera sbagliata corrisponde un nuovo omicidio.
“Enigma mortale” di Francesca Fabiani, edito Bertoni, è un bellissimo thriller mozzafiato. Leggendolo, mi sono trovata senza parole. Le scene sono incalzanti, trascinanti ed è impossibile chiudere il libro senza averlo letto tutto d’un fiato sino alla fine.
I personaggi sono vivi; coinvolgono il lettore, che riesce, senza alcun problema, ad entrare nella storia ed immedesimarsi con il protagonista.
La scrittura è fluida, ricca di particolari. L’autrice è bravissima a catturare l’attenzione del lettore già da subito, tenendolo con il fiato sospeso, con il bisogno di passare subito a leggere il capitolo successivo per comprendere l’evolversi della storia.
“L’omicidio perfetto non esiste ispettore, e questo lo sappiamo entrambi. Commetterà un errore prima o poi, e noi saremo lì, ad affondare i nostri artigli sulla sua gola. Ma non lasciamoci prendere dal nervosismo o perderemo la lucidità che ci è necessaria.”
Capire chi è il colpevole non è facile, anzi… è una lotta contro il tempo e ogni tentativo per risolvere il macabro quiz che l’assassino ha posto metterà ansia e timore all’ispettore Serra. Sbagliare vorrebbe dire trovare un nuovo cadavere.
Il tempo stringe e, solo grazie a un inaspettato evento, l’ispettore riuscirà a risolvere l’enigma. Un’informazione casuale condurrà la squadra a comprendere chi è l’inimmaginabile l’assassino.
“Era una fresca mattina di aprile.
Anche se erano ancora le sette la giornata faceva già bella mostra di sé. In molti alberi che costeggiavano il percorso verde erano presenti tenere foglioline rigogliose mentre gli arbusti mostravano i propri fiori bianchi e rosa dove numerosi gruppi di insetti pasteggiavano in allegria, assomigliavano a piccole api, ma, diversamente da loro, si spostavano in maniera molto veloce, tutti insieme, quasi spaventati, ad ogni passaggio di uomini o donne che in quel momento si dedicavano all’attività fisica”.
Un romanzo che mi è piaciuto molto. In certi tratti, mi ha fatto ripensare a “Io uccido” del compianto Giorgio Faletti. In comune hanno la tensione narrativa e la sconvolgente scoperta del colpevole. Lo avete letto?
L’autrice, pur dando una risposta all’enigma e nonostante sveli il colpevole degli omicidi, ci lascia con un finale particolare, che potrebbe essere indice di un futuro seguito.
Se amate i thriller polizieschi, intriganti, questo libro sicuramente vi piacerà.
“A volte, in un’apparente normalità, può nascondersi il più spietato degli assassini”.

I molteplici impegni famigliari (ho due figli stupendi oltre ad un marito e a un cane) mi hanno sottratto per un lungo periodo ad una delle mie più grandi passioni: la lettura (oltre alla pallacanestro -amore questo condiviso con mio marito, allenatore, e mio figlio, arbitro, che ci ha portato a creare una nostra società dove ricopro il ruolo di presidente). Ora complice un infortunio che mi costringe a diradare i miei impegni fuori casa (non posso guidare) sono “finalmente” riuscita a riprendere un libro in mano! Il fato, insieme ad un post di Kiky (co-fondatrice de “La bottega dei libri” che conosco da oltre 20 anni) pubblicato su Facebook han fatto sì che nascesse la mia collaborazione con “La bottega”, collaborazione che quotidianamente mi riempie di soddisfazione.