saggio
Graus Edizioni
2023
cartaceo, ebook
306
L'anonimato, nella letteratura, è prassi ricorrente. Ma mai nessuno è riuscito a preservare il segreto sull'identità per più di trent'anni, come Elena Ferrante. Naturale, quindi, a dispetto di quanti lo ritengono un banale pettegolezzo, che si sia sviluppata una sorta di caccia alla scoperta del mistero.
Univoco il risultato: dietro la scrittrice italiana più famosa al mondo, si cela un altro scrittore affermato, Domenico Starnone. Che cosa svela quindi, di nuovo, questo libro?
Aggiunge alla congerie di sospetti particolari inediti che scaturiscono dal vissuto che accomuna l'autore a Starnone e alla Ferrante, offrendo al lettore molteplici argomenti e nuovi indizi.
Lino Zaccaria, che conosce perfettamente tempi, persone e luoghi di ambientazione di Via Gemito, di L'amore molesto e di L'amica geniale, è andato a scavare tra i romanzi di entrambi evidenziando circostanze, episodi, citazioni, affinità lessicali che lo hanno indotto a una conclusione: sarebbe straordinario e persino contrario alle leggi della statistica, supporre che Starnone non abbia messo mano a L'amore molesto o alla saga de L'amica geniale.
Che poi Starnone possa essersi giovato di una "consulenza" femminile, sia anche della moglie, Anita Raja, già abbondantemente tirata in ballo, è verosimile.
Prefazione di Titti Marrone.
Avete mai letto i libri della Ferrante? Chi pensate possa nascondersi dietro questo pseudonimo? “Elena Ferrante, chi è costei?”, edito Graus, è un saggio scritto dal giornalista Lino Zaccaria.
Ho iniziato a seguire la Ferrante con la serie “L’amica geniale”. Spinta dalla curiosità, ho iniziato a recuperare le letture dei suoi libri, ma la curiosità si è ampliata ancor di più dopo aver letto: “La vita bugiarda degli adulti“, un romanzo che non solo affronta la realtà delle cose, ma mette in evidenza il fatto di come, il più delle volte, gli adulti tendano a vivere una vita fatta di bugie.
Da quel momento in poi, ho iniziato a fare delle ricerche e con mio sommo stupore non ho trovato nulla. Elena Ferrante è un fantasma. Non si sa effettivamente chi possa nascondersi dietro a questo pseudonimo. All’inizio, avevo intuito fosse una donna, per il modo in cui vengono trattati determinati argomenti e tematiche.
Ma quando ho scoperto l’esistenza di questo saggio, la mia idea è cambiata notevolmente e il giornalista in questione mi ha messo dinanzi a una realtà alquanto sconvolgente.
“Il lettore è un animale strano: vuole storie inventate che abbiano la parvenza di storie vere e storie vere che abbiano la parvenza delle storie inventate. Lo scrittore non è da meno: se non crede alla verità di ciò che scrive, il racconto è l’algida esecuzione di una trama e lui si annoia” – Elena Ferrante, chi è costei?
All’interno di questo saggio si discute molto del “Mistero di Pulcinella”, così viene definito. Attraverso la lettura si può intuire di come il giornalista Zaccaria abbia svolto un lavoro attento e curato nei particolari; magari ci avrà impiegato degli anni, ma è riuscito a mettere tutte le tessere del puzzle al loro posto.
Il saggio è diviso in tre parti e mette a confronto due tipologie di autori: Elena Ferrante vs Domenico Starnone. Da qui, infatti, si aprirà un lungo dibattito e un’attenta analisi tra le opere scritte dagli autori citati sopra e, vi posso assicurare, che resterete sbalorditi.
Non vi racconto nient’altro. Sta a voi scoprire il tutto tramite la lettura del saggio.
La lettura prosegue con questa struttura narrativa, un alternarsi dei due scrittori e del modo di impostare i loro lavori editoriali.
Presenti anche interviste, menzione a premi che non sono mai stati ritirati direttamente dalla Ferrante. Chi è realmente l’artefice di questi romanzi che si confermano essere sempre dei capolavori? Un uomo o una donna?
“In altri periodi ho creduto con rabbia, con astio, che i maschi maestri di scrittura sanno far dire ai loro personaggi femminili ciò che le donne pensano e dicono e vivono realmente, ma non osano scrivere“.
Una lettura scorrevole, ricca di segreti e aneddoti.
“Elena Ferrante, chi è costei?” si apre con la splendida prefazione di Titti Marrone, impeccabile.
Nonostante la suddivisione in tre parti può sembrare molto lunga, la lettura prosegue a ritmi intensi e veloci. Grazie al lavoro svolto, è impossibile proseguire con ritmi lenti perché il giornalista fa nascere in noi il tarlo della curiosità.
Grazie alle sue ipotesi e il suo modo di mettere a confronto due autori, spingerà tutti noi alla riflessione e dopo vedremo le cose sotto un altro punto di vista.
Prima o poi riusciremo a scoprire il nome reale di Elena Ferrante? Si spera di sì!
4 stelle ⭐⭐⭐⭐☆
Anna Calì, classe ’96. Nelle sue vene scorre la lava del Vesuvio e la passione che contraddistingue il popolo napoletano.
Giornalista di professione e con la passione dei libri sin da piccola. Adora annusarli e, quando va nelle librerie, si perde tra gli scaffali ad osservare le copertine.
Grazie a questa passione è riuscita a mettere in campo due sogni nel cassetto: il primo, recensisce i libri che legge, esperienza che fa bene sia al corpo che alla mente. La seconda: è diventata anche scrittrice e ha pubblicato già due romanzi.