Giallo
Compagnia Della Rocca Edizioni
19 dicembre 2020
Cartaceo
160
Cosa lega la Costa Azzurra con la Riviera d'Orta e la riva piemontese del lago Maggiore?
Un uomo viene trovato morto su una spiaggia e in questa indagine il maresciallo De Luca dei carabinieri di Arona è chiamato a risolvere vicende lontane che fanno riemergere segreti legati al passato. Un passato costellato di omicidi, droga e bella vita.
“Il tergicristallo a fatica spazzava le bordate di acqua che la pioggia, violenta e spinta dal vento, riversava sul vetro dell’auto. Pioveva ininterrottamente da ore in quell’autunno strano, fino a pochi giorni prima secco e caldo e ora improvvisamente monsonico. Le luci delle auto che si avvicinavano in direzione opposta aumentavano la difficoltà di guida: per questo la donna al volante strizzava spesso gli occhi per rimetterli a fuoco”.
Continuano le indagini del Maresciallo De Luca, anche se, in questo romanzo, non è l’unico rappresentante delle forze dell’ordine ad indagare. Ma andiamo con ordine.
Il racconto si apre con una fuga da una violenza domestica di una povera donna con i suoi tre figli, ma poco prima di raggiungere la loro meta, un malaugurato incidente pone fine alla vita della poveretta.
Paola Colombo, dopo aver “sistemato” i tre poveri orfani, cambia completamente scenario, catapultandoci in Francia, precisamente in Costa Azzurra, dove alcune ragazze italiane si trovano in vacanza.
Un evento funesto rovinerà ben presto la loro spensieratezza, ma, nonostante le importanti indagini, il colpevole rimarrà impunito. E qui le cose si complicano: intrecciando con maestria i due cold case, il maresciallo si troverà, anni dopo, a dover trovare il bandolo della matassa e a risolvere gli omicidi, che a questo punto diventano ben tre.
Alcuni piccoli indizi, nascosti sapientemente qua e là, daranno al lettore più attento una chiave di lettura, dove posizionando un pezzettino alla volta, tassello dopo tassello, riuscirà a risolvere l’arcano addirittura prima del nostro immarcescibile De Luca ma bisogna scavare… in quanto le indagini si sovrappongono e in qualche passaggio sono forse troppo semplicistiche.
“Piovigginava ininterrottamente da due giorni, quella pioggerellina sottile, quasi nebulizzata, che pensi non ti bagni e invece ti ritrovi mandido che nemmeno te ne sei accorto. Il cielo plumbeo era come una cappa insopportabile, un macigno di acciaio incombente. Il pavimento dell’ingresso della villetta era un intrico di impronte di suola di scarpe infangate, e nessuno pareva darvi peso: da ormai da 24 ore l’andirivieni di gente era stato continuo”.
Sinceramente ho preferito, anche se forse più “acerbo”, “Peccati di Lago”, sia per la storia sia per l’ambientazione.
La scrittura, come per il precedente, è fluida, pulita con una buona padronanza della lingua italiana. La trama è più che intuibile e non mi ha soddisfatto completamente.
La storia tra De Luca e Elisa non ha sviluppi, anzi… a parte qualche minuscolo sprazzo di intraprendenza del maresciallo, che comunque non porta a nessuna conclusione, purtroppo, sembra che ci sia uno stallo nella loro pseudo liason.
Anche in questo capitolo troviamo delicate descrizioni del bellissimo ambiente che circonda i nostri protagonisti, ma non sono coinvolgenti o meglio non mi hanno dato l’impressione, a parte il breve accenno a Villa Crispi che “nasconde” una ben più nota location e un personaggio molto conosciuto, di poter identificare dei luoghi in modo preciso, cosa accaduta nel precedente libro.
Ora proseguo la lettura con un altro capitolo della De Luca’s Saga e vediamo se finalmente il nostro prenderà il coraggio a due mani e si butterà alla conquista della saggia Elisa.
Voi amate leggere libri di questo tipo? Dove accanto al normale racconto si sviluppa una storia parallela e per saperne gli sviluppi bisogna leggere i successivi romanzi?
In quell’istante il fax nell’ufficio del maresciallo De Luca suonò e nel cassetto scese un foglio con una comunicazione dal Comando Generale dell’Arma.
L’intestazione del documento recitava: Comando di Arona.
Oggetto: Nomina del Capitano.
L’autrice
Paola Colombo (1962-2019), nata e vissuta ad Arona, laureata in lettere antiche presso l’Università degli Studi di Milano nel 1986, ha lavorato come ricercatrice nella stessa università e in seguito presso case editrici per libri di testo. Da sempre appassionata di scrittura, a partire dal 2013 era solita regalare ai parenti e agli amici più cari un proprio romanzo che aveva come protagonista il maresciallo De Luca. Peccati di lago (2013) è stata la sua opera prima. Con la Compagnia della Rocca è stato già pubblicato il romanzo “Libellule” (2019).
I molteplici impegni famigliari (ho due figli stupendi oltre ad un marito e a un cane) mi hanno sottratto per un lungo periodo ad una delle mie più grandi passioni: la lettura (oltre alla pallacanestro -amore questo condiviso con mio marito, allenatore, e mio figlio, arbitro, che ci ha portato a creare una nostra società dove ricopro il ruolo di presidente). Ora complice un infortunio che mi costringe a diradare i miei impegni fuori casa (non posso guidare) sono “finalmente” riuscita a riprendere un libro in mano! Il fato, insieme ad un post di Kiky (co-fondatrice de “La bottega dei libri” che conosco da oltre 20 anni) pubblicato su Facebook han fatto sì che nascesse la mia collaborazione con “La bottega”, collaborazione che quotidianamente mi riempie di soddisfazione.