
Narrativa contemporanea
Les Flâneurs Edizioni
luglio 2022
cartaceo, ebook
186

Una storia di ricerca e d’amore delicata come la musica di un pianoforte Alex è un pianista, vive a Londra e in poco i giusti accordi, le giuste note.
Tutto sembra andare per il meglio fino a quando, un giorno, Alex si accorge che la musica lo ha abbandonato.
“Rimasi per un po’ affacciato al balcone, assaporando la quiete che mi circondava. Sentivo il vento fresco sulle braccia e sulle gambe scoperte. Nessun rumore proveniva dal paese. Non una voce, non un clacson, non il continuo fruscio delle auto. Con la notte era scesa una pace assoluta. Mi aggrappavo a un’unica speranza: da quel silenzio poteva rinascere la mia musica” – Da “Due anime” di Valeria Mancini, Les Flâneurs Edizioni.
Sarà perché l’alba è un momento magico, ma per Alex, con la passione per il pianoforte, quando l’ispirazione arriva anche nelle prime ore del giorno, la composizione di un nuovo brano è immediata. Grazie al suo meraviglioso dono, Alex riesce a comporre melodie incantevoli sul pentagramma, tanto che la matita scorre da sola come per magia… portandolo all’apice del successo.
Per alcuni anni, Alex è circondato da una vita luminosa e fortunata, fatta di concerti trionfanti in tutta l’Europa, interviste in programmi televisivi e buone recensioni.
Fino al giorno in cui la musica lo abbandona, portandosi via tutta la sua capacità creativa che, fino a ieri, lo illuminava. Seguendo il consiglio del suo produttore, Alex lascia Londra per recarsi in un posto più tranquillo, nella speranza di recuperare la serenità necessaria e poter di nuovo comporre. Sceglie un piccolo paesino dell’Italia perché rievoca in lui ricordi d’infanzia vissuti in famiglia; lì spera di ritrovare se stesso e soprattutto la sua musica. Ogni sua composizione corrisponde ad un periodo preciso della sua vita, nel quale rivede i suoi amori, le delusioni, le ferite. Con inquietudine, Alex pensa se un giorno avrebbe finalmente ritrovato lo slancio creativo.
Percepisce che per recuperare la scintilla ispiratrice deve rianimare la propria anima e riempirla di belle emozioni… Ed è proprio in quel piccolissimo borgo che, durante una passeggiata in cui spera ritrovare l’illuminazione, vede una donna dietro ad una finestra e i loro sguardi s’incrociano per un attimo. Allora quel borgo non era poi così disabitato! E chi è quella misteriosa donna?
“Tornavo a comporre nei miei spazi, che però ora mi sembravano estranei. Iniziai a scrivere la parte dei violini che avevo in mente. Adesso che non avevo più il timore che la musica scappasse, procedevo con calma, senza foga. Abbozzai anche la parte del violoncello, viola e secondo violino. Nella mia mente, intanto, si andava definendo già la parte del pianoforte. Una melodia lenta, che si ripeteva costante con variazioni e cambi di tonalità, accompagnata da accordi. Una melodia che, come una ninna nanna, poteva colmare i momenti di solitudine e acquietare l’animo. Al pianoforte solo, poi, tornavano ad aggiungersi gli archi in crescendo, per concludere il brano da soli dopo l’ultimo accordo del pianoforte. Delle note appena sussurrate, come un’ultima carezza”
Con uno stile narrativo pulito e scorrevole, Valeria Mancini ci conduce in una bellissima storia d’amore e coraggio, dove i confini non esistono. Amore per la musica, amore per luoghi antichi e… un viaggio, il viaggio di Alex dentro se stesso per ritrovare la magia di quel dono che sembrava averlo abbandonato; ma anche un viaggio alla ricerca di un nuovo luogo fisico in cui esiste ancora la quiete.
La struttura di “Due Anime” è precisa, lineare e il testo è molto descrittivo e ben costruito. Ci guida in ambienti luminosi e profumati, colorati, in boschi e scenari rilassanti che infondono serenità e bellezza, come d’altronde tutto il racconto.
Le scelte lessicali si presentano eleganti e i momenti di introspezione arricchiscono la trama, che è scritta in prima persona al fine di suscitare intense emozioni al lettore che può, così, immedesimarsi nel personaggio.
I dialoghi sono ben costruiti e attuali; riflettono sempre l’animo profondo dei personaggi, anch’essi molto gradevoli e premurosi verso il prossimo. Alex, il protagonista presenta un animo gentile e molto amabile, come del resto l’intera atmosfera che regna nella narrazione.
Inizialmente, il ritmo è particolarmente lento, al fine di permettere al lettore di apprezzarne sia la trama riflessiva che le numerose descrizioni circostanti e mantenere il più possibile quell’alone di mistero che avvolge il protagonista. Ma, man mano che l’enigma si districa, ecco che anche il ritmo si fa più sostenuto e la trama trepidante.
In conclusione, una storia che unisce due esistenze, due anime coraggiose, due realtà che inseguono vocazioni innate, passioni che conducono alla giusta strada già delineata per ognuno di noi… qual è la vostra vocazione?
Beatrice Castelli

Béatrice Castelli vive a Torino, cresciuta a Parigi fino all’età di 17 anni, coltiva sin dall’età di otto la passione per la lettura e quella della scrittura.
A dieci anni leggeva Crime et Châtiment di Dostoïevski, preso per caso dalla fornitissima biblioteca di suo padre, senza sapere ancora nulla di questo scrittore.
A 17 anni, con tutta la famiglia si stabilisce in Italia a Torino, dove dovette imparare l’italiano. Lo studio per la letteratura italiana l’appassiona in fretta, come da piccola per quella francese, iniziai così a scrivere pensieri in entrambe le lingue.
Ha frequento l’interpretariato di Torino con il desiderio di tradurre libri per la sua casa editrice preferita: l’Adelphi. Purtroppo incontra sul suo cammino molte difficoltà per arrivarci e così si ritrova a tradurre testi tecnici per nulla entusiasmanti…
L’amore per la scrittura l’accompagna da sempre. Non avendo mai nessuno a chi confidare i suoi pensieri, scrive per se stessa. Ha pubblicato, per due case editrici, poesie d’amore in due diverse raccolte, una per Segnidartos l’altra per Rupe Mutevole Ed. e una favola per bambini sempre per Rupe Mutevole. In alcuni siti letterari ha pubblicato inoltre dei racconti brevi.
In questo momento ha un romanzo già ultimato nel cassetto.