
Narrativa
Unorosso
31 ottobre 2018
Cartaceo
346

A Cassetown, Iris e la sua famiglia allargata - l'ex marito e sua moglie e la loro bambina; suo figlio e la figlia della sua migliore amica - si riuniscono in un lungo fine settimana per impacchettare la casa di vacanza ora che è stata venduta. Si ritrovano assieme per un'ultima volta, per un ultimo fine settimana, per un ultimo party. Dopo la pioggia celebra le complessità famigliari quotidiane: zie e fratellastri ed ex, e una bambina che attende ancora di ricevere un nome; genitori e partner che mancano, e coloro che li rimpiazzano. Parla delle faglie che corrono sotto la superficie e dell'angoscia e dell'incertezza - del fatto che la terra potrebbe slittare, letteralmente o metaforicamente, sotto i nostri piedi in qualsiasi momento. È un romanzo dei giorni nostri che gioca con il tempo e con il modo di raccontare le storie.
Dopo la pioggia: un testo da capire
Vi devo dir che mi trovo in seria difficoltà a fare la recensione di questo libro. Non è stata una lettura semplice, l’ho ripreso e abbandonato più volte prima di arrivare alla fine e quando ci sono arrivata? Non ero per nulla soddisfatta. Ma cominciamo dal principio.
[…] Iris li accoglie sulla porta, bacia Kristin sulla guancia, ispira l’odore della bimba, fa un cenno di saluto a Paul. Sollecita Kristen a entrare con la piccola, lontano dalla pioggia, in cucina, dove preparare altro tè e sistemare la piccola. […]
Ci sono più verbi e frasi minime in questo testo che su un dizionario. Probabilmente una traduzione migliore non avrebbe inficiato in questo modo tutta la storia. Il racconto perde di continuità perchè il ritmo continua ad essere spezzato dalla punteggiatura oltre al ripetersi degli stessi concetti più volte. Anche se nel titolo c’è la parola pioggia non era il caso di sottolineare in continuazione il fatto che fuori piova che oltretutto non è poi così rilevante al fine della prima parte della narrazione.
Nella seconda parte il romanzo ti sottopone a un cambio di prospettiva e il tornare indietro nel tempo in modo così sistematico non mi ha certo entusiasmato. L’incentrare buona parte del testo sui ricordi di Rose poteva andar bene ma non sono riuscita a trovare il nesso tra la storia riguardante la famiglia e tutti i passaggi dalla vecchiaia alla nascita di Rose.
Non riesco a valutare personaggi e ambientazione in quanto poco curati, purtroppo tanti nomi che si sovrappongono senza trovare una identità che mi possa far dire ho preferito questo rispetto all’altro.
Tracy Farr
Tracy Farr è una scrittrice australiana trapiantata da una ventina d’anni in Nuova Zelanda, al suo secondo romanzo dopo una carriera da scienziata ma ancora inedita nel nostro paese. Arriva in Italia nel 2018 con Dopo la pioggia edito da UnoRosso.

Di una lettura mi colpisce sia una bella trama che una scrittura ricercata. Un romanzo rosa, un romanzo storico, della narrativa contemporanea non importa basta che non sia… fantasy!