romanzo rosa
Sonzogno
30 maggio 2023
cartaceo, ebook
336
Giovane e bellissima, Delizia Barbàro - in arte Lili Sybel - è una famosa attrice di rivista, ma è anche madre della splendida Pervinca. Ha conosciuto molti uomini e ha accumulato una grande ricchezza, prendendosi cura della figlia in tutto e per tutto: le ha preparato la dote, l'ha fatta studiare nel più prestigioso dei collegi e ha perfino accolto nella propria villa la sua migliore amica Vanna.
L'attrice sembra avere la vita perfetta, circondata di ammiratori e corteggiata da commendatori e capitani dell'aeronautica, eppure sente che le manca qualcosa: è alla costante ricerca del vero amore, e teme che la sua carriera possa esporla all'invidia delle malelingue.
Ma donna Delizia non si lascia abbattere: lotta per assicurare un futuro alle sue ragazze e accetta con serenità il proprio destino, senza mai rinunciare alla forza dei sentimenti.
“Pareva che Lili Sybel avesse solo fretta: fretta di fare conoscenza, fretta di parlare, fretta di vivere” – da “Donna Delizia” di Liala, edito Sonzogno.
Una donna di grande classe e ricchezza, divenuta madre a soli sedici anni, conduce una doppia vita. In estate è la signora Barbàro, nelle altre stagioni è la famosa soubrette Lili Sybel. Nessuno lo deve sapere in quanto, all’epoca dei fatti, le attrici di rivista erano assai mal giudicate. Quando la figlia esce dall’esclusivo collegio nel quale studiava, nella loro vita entra un giovane aviatore del quale entrambe si innamorano e solo una delle due sarà corrisposta. Deciderà per entrambe il destino…
“E se talvolta donna Delizia tentava un passo più lungo, subito Lili Sybel interveniva, trattenendo il passo che avrebbe portato a constatazioni, forse malinconiche, e a lotte forse inutili”
Donna Delizia è giovane e molto bella. È una donna ricca, fine ed elegantissima. Conduce una vita serena in una splendida villa sui colli umbri. È circondata da agi e servitori. È una signora dal carattere vivace e generoso, pur essendo molto assennata nell’amministrare il suo capitale. Esso aveva avuto origine dopo la nascita di sua figlia Pervinca, quando Delizia aveva solo sedici anni. Il padre della ragazza, che non aveva voluto saperne, le aveva donato la casa e un’ottima rendita.
Delizia ha saputo incrementare la sua ricchezza attraverso il proprio talento, diventando una famosa e contesa soubrette, conosciuta con lo pseudonimo di Lili Sybel. Sono tempi in cui non esistono i televisori e per assistere ad uno spettacolo si va esclusivamente a teatro, quindi è relativamente semplice per la donna celare abilmente questa sua doppia vita. Se Delizia è una signora integerrima, Lili passa da un ricchissimo amante all’altro. È seducente, sensuale, ma anche molto scaltra. Usa gli uomini unicamente per ricevere doni preziosi e vantaggi economici. Ma questo, la sua adorata figlia, non dovrà mai saperlo.
“Io mi sono accorta che la borsa pesante fa il cuore leggero; io ho constatato che mandando avanti il denaro, le porte si aprono facilmente” – Donna Delizia
Quando Pervinca esce dal collegio esclusivo dove studia, non vede l’ora di raggiungere la sua adorata mamma. Pervinca è una ragazza bellissima, ma anche molto ingenua. Non più bambina, ma ben lontana dall’essere donna. Pur amando sua madre, spesso disapprova certi suoi atteggiamenti un po’ sfacciati (quelli che Delizia si lascia ogni tanto sfuggire per abitudine al palcoscenico), a partire dalla confidenza che dà a due giovani aviatori che frequentano la loro casa, Lido Marini ed Enrico Folchi.
Non sa che sua madre è stata l’amante di uno dei due e ha un profondo interesse per l’altro. Più passa il tempo e più la giovane è confusa, è certa che la madre le nasconda qualcosa. Il suo candore e la sua dolcezza le impediscono di vedere ciò che accade davanti ai suoi occhi.
Più maliziosa è la sua migliore amica e ospite, Vanna. Una vivacissima ragazza, figlia di due genitori ormai anziani e prossimi al tracollo economico. Le vorrebbero far sposare un brutto e disprezzabile ma ricco cugino, la ragazza si fa beffe di lui e nel frattempo è decisa a godersi la sua vacanza con Pervinca e la sua giovane e raffinata madre.
“Viva, limpida, tutta sangue caldo era Vanna. Tranquilla, luminosa, tutta palpitante di luce interna era Pervinca”
Folchi e Marini intrattengono le ragazze mentre Delizia parte per un’importante tournée adducendo ad una crociera con amici. Folchi è uno scavezzacollo, desideroso solo di divertirsi e godere dei piaceri della vita, la giovane Vanna non tarda a prendersi un’infatuazione per lui.
Marini è, invece, un giovane serio e assennato, di grande sensibilità. Inizierà una relazione platonica e sofferta con la dolce Pervinca. Lui è in pena perché sa di non poterla sposare poiché figlia di una donna come la Sybel e, tanto la sua famiglia quanto la sua carriera militare, esigono che la sua futura moglie abbia un presente candido, ma anche delle origini inappuntabili. Pervinca avvertirà la sua reticenza, cadendo nello sconforto e nella confusione. A complicare le cose sarà l’infatuazione che Delizia/Lili si prenderà per il ragazzo. Convinta di poter avere un futuro con lui, mediterà un ritiro dalle scene.
“Così, in quel giorno di settembre, Lili Sybel, sognando un uomo biondo che le piaceva immensamente, diventò l’amante di un uomo quasi bianco che non le piaceva affatto”
Molti anni fa, durante un pomeriggio fiacco a casa dei miei nonni, per ingannare il tempo, mi ero messa alla ricerca di qualche lettura. Avevo trovato un armadietto a muro, pieno di una serie di libri vecchi e un po’ ingialliti. Le loro copertine riportavano illustrazioni di bellissime donne in vari atteggiamenti, i titoli avevano una loro poesia (“Ombre di fiori sul mio cammino”, “I gelsomini del plenilunio”, “Frantumi di arcobaleno”, ecc). L’autrice era la medesima: Liala.
Fu così che feci la conoscenza di questa scrittrice d’altri tempi. Una donna che conobbe Gabriele D’Annunzio e fu lui a chiamarla per la prima volta Liala. Poiché spesso i suoi protagonisti erano valorosi aviatori, il poeta pensò di mettere un’ala tra le lettere del nome della scrittrice che si chiamava Liana.
“A Liala” – “perché” – spiega, “un’ala sta bene nel nome di una scrittrice che parla con tanto amore di aviazione”
“Donna Delizia”, come tutti gli altri romanzi, è caratterizzato da un linguaggio quasi lirico, rivestito di poesia e ricco di sentimento. Non temete, tutti i libri di Liala sono estremamente scorrevoli e comprensibili. Ricordatevi che fecero sognare intere generazioni di giovani donne, tra le quali, ai tempi, non tutte erano in possesso di un alto grado di istruzione.
Si tratta di una storia appartenente ad un’epoca che non esiste più (presumibilmente intorno agli anni ’50), narrante di valori che non appartengono alla nostra generazione. Ci parla di modi di pensare e mentalità decisamente superati, che possono apparire incomprensibili. Occorre, quindi, fare uno sforzo per apprezzarne i contenuti. È necessario resettare la nostra vita attuale per il breve spazio della lettura, tuffarci in questo mondo e provare a immedesimarci nei personaggi. Esercizio non semplice, ma stimolante.
Lo stile dell’autrice è estremamente elegante, dettagliato e descrittivo. Non credete si tratti di una lettura pesante, al contrario, i suoi dialoghi sono brillanti, a volte anche ironici e a tratti divertenti. I personaggi sono ben caratterizzati, essi vivono intensamente qualsiasi sentimento.
“Tu mi parli di morte e io non mi sono mai sentito vivo come questa sera”
Le parti realistiche di “Donna Delizia” riguardano l’ambiente circostante. I paesaggi di Liala sono raccontati così magistralmente, da portarli vividamente sino agli occhi della nostra mente. Basti pensare che, la prima volta che vidi il lago di Como, grazie a queste letture, mi parve di incontrare un vecchio amico. Le parole usate per narrarne le caratteristiche e le sensazioni, che suscitano nei personaggi, sono delicate e dolci come una melodia. È come se ci conducesse in un sogno. In “Donna Delizia” si tratta del bellissimo paesaggio umbro.
Il tema principale è sempre l’eterno conflitto che i protagonisti vivono tra ciò che società, famiglia, educazione e posizione esigono e la direzione diversa che il loro cuore suggerisce con forza.
“Gli ulivi sul colle poco distante, perfettamente immobili nella calma della sera, non avevano realtà terrestre, ma sembravano sorgere da un mondo allegorico o da una vignetta di un libro di fate”
E ora ditemi, quante di voi hanno o hanno avuto una nonna o una vecchia zia lettrice di Liala? Vi siete mai fatte tentare da una di queste letture?
5 stelle ⭐⭐⭐⭐⭐