
Narrativa
Self publishing
26 gennaio 2020
e-book
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Ivan, giovane psicologo, viene contattato da Luca, un ragazzo tormentato da dubbi legati a una scelta di lavoro.
Ben presto la situazione si rivelerà molto più complicata: ad affliggere il paziente è un intreccio oscuro di problematiche, le cui radici affondano nell’ombra dell’interiorità più segreta. Per Ivan, aiutare Luca significherà anche confrontarsi con una questione che ha sempre relegato in un angolo della mente: la fede religiosa. Fortunatamente, lo psicologo riceverà un aiuto insperato da parte di un singolare personaggio.
Ambientato in una Versilia soleggiata all’avvicinarsi dell’estate, “Di qua dal monte” è quasi un giallo dell’anima, in cui le atmosfere primaverili e il mistero della psiche creano un continuo gioco di chiaroscuri. La soluzione del caso sarà la difficile ricerca di un nuovo equilibrio, da raggiungere raccogliendo pochi indizi sfuggenti.
“Di qua dal monte” è un romanzo psicologico, parte di una serie per il resto ancora… nel cassetto
Di qua dal monte è un romanzo psicologico estremamente particolare perché va a toccare argomenti che normalmente riteniamo spinosi: la fede religiosa.
Ivan è un giovane psicologo con un piccolo studio ed il suo giro di pazienti, non lavora molto, ma non si lamenta più di tanto della sua situazione, alla fine ha tutto quello che può desiderare: una casa, un lavoro, una ragazza che ama e dei buoni amici che lo circondano.
I “problemi” iniziano quando conosce Luca, o meglio, quando lo prende in cura; Luca è il figlio di una delle famiglie più facoltose della città ed ha davvero tanti, tanti problemi con sé stesso.
Ivan è un personaggio particolare, spesso mi sono ritrovata a non sopportarlo perché troppo riflessivo, ma questo forse è un problema mio, io adoro i personaggi impulsivi, tuttavia rimane un personaggio ben descritto e rimane sempre fedele al suo lavoro: lo psicologo.
Luca è il secondo personaggio principale e devo dire che lo preferisco ad Ivan, forse sia perché è più impulsivo, sia perché è il paziente e quindi con quei problemi psicologici che rendono un personaggio ai miei occhi così interessante.
Luca si presenta da Ivan con la voglia di diventare prete, ma con la domanda che spesso in pochi si fanno: la mia fede è autentica?
Tutto il romanzo si apre con questa domanda e prosegue seguendo Luca, ma lo vediamo sempre dal punto di vista di uno psicologo.
Il mio personaggio preferito in assoluto rimane Don Claudio, un prete con cui si confida Ivan su suggerimento di Emilia, la sua ragazza e che si dimostra un uomo di grande cultura e di apertura mentale, il contrario di ciò che ci aspetteremmo da un prete.
Don Claudio risulta un personaggio che dovrebbe essere marginale e che invece sarà di grande aiuto per la crescita dei nostri protagonisti.
L’autore è riuscito benissimo a rendere un argomento così spinoso e complicato leggero e piacevole da esplorare, con una scrittura lineare e semplice.
Le varie sedute di Luca con Ivan sono intervallate da episodi simpatici con gli amici di Ivan che riescono sempre a strappare un sorriso al lettore, oppure dalle lunghe riflessioni di Ivan sulla vita e sul lavoro, insomma, l’argomento principale della fede si intreccia con scene di vita quotidiana.
In generale è un buon libro, scorrevole alla lettura e anche se tratta di argomenti pesanti, Ugo Cirilli è stato abbastanza bravo da non farli assolutamente pesare.
Ugo Cirilli è nato a Pietrasanta nel 1985, laureato in Psicologia Cognitiva Applicata all’Università di Bologna ha poi conseguito un master in Mental training, ha frequentato corsi di marketing e di gestione delle risorse umane, tecnico della progettazione e promozione turistica (Fondazione Campus, Lucca). Ha scritto su siti internet di cultura e attualità, tra questi scrivo.me portale del Gruppo Mondadori). Come scrittore ha esordito con il romanzo “Un accordo maggiore in sottofondo”