fantasy
Leonida Edizioni
aprile 2019
Cartaceo
261
Un lungo, pericoloso e intenso viaggio in un luogo singolare, ma anche in profondità dentro l’anima alla ricerca della propria vera essenza, nel superamento di un passato dall’eredità pesante per costruire un futuro che non sembra più esistere.
L’ambientazione è fantasy: una valle incantata celata nelle pieghe del tempo e dello spazio da una potente magia che affonda le proprie radici nella filosofia, dove pensieri e ricordi sono il filo conduttore.
Il giovane stregone, Xeymus O’Moore, dovrà trovare la fiducia in se stesso; comprendere il sentiero di predizione delle rune e ricongiungere l’anima; accettare il perdono e abbandonarsi all’amore; e sconfiggere infine l’oscurità sfidando con coraggio e dolore mille pericoli.
E’ una storia d’amore e d’avventura, alla ricerca del proprio vero io; la lotta tra maghi, stregoni, esseri umani generosi e spiriti malvagi, lo scontro feroce tra luce e oscurità per la sopravvivenza; la ricerca del perdono per le proprie colpe e l’anelito verso l’amore, nella riscoperta della propria luce e valore.
E’ la battaglia disperata dell’Anima Oscura per raggiungere la propria integrità a scapito di ogni essere vivente; è la difesa coraggiosa di chi ha imparato di nuovo a credere in se stesso, in un crescendo di incantesimi sempre più potenti, eredità incisa con le rune nel leggendario libro di un potente stregone che, per amore, ha saputo scindere anche l’anima.
“Nimue lo fissava affascinata, gli occhi spalancati, mentre la vita del mago aleggiava leggera…vorticò nello spazio formando una spirale e poi si immerse…nel bacile, dove Xeymus stava riversando …la vera essenza di sé, la sua intera anima”
Siamo nell’Irlanda del XIX secolo, precisamente nel 1867 quando gli Irlandesi si scagliarono contro le forze di polizia britanniche per rivendicare la loro indipendenza. È questa l’ambientazione che Ida Daneri sceglie per il suo romanzo “Dentro l’anima“, dando vita ad un fantasy dove non sono tanto le vicende belliche che vengono messe in primo piano, ma i sentimenti del protagonista, in continua lotta con la sua anima.
Xeymus, dopo la battaglia dove, per mano sua, ha perso la vita colui che gli ha fatto da padre, non riesce più a trovare pace. In realtà per lui la serenità è sparita con la comparsa della magia, non vista di buon occhio dai suoi parenti e dalle persone a loro vicine. Il Sigillo del Dominio che la strega madrina gli ha imposto lo ha quasi portato all’uccisione dei suoi genitori, che ha comportato l’allontanamento definitivo dalla sua famiglia. Non può ribellarsi alla volontà della strega, non ne ha le forze, anche se lo vorrebbe. Vede morire sotto i suoi occhi la ragazza che avrebbe voluto sposare, senza poter intervenire, schiavo di un incantesimo troppo complicato per lui da sciogliere.
In suo soccorso accorre Angus Logant, uno stregone potente che lo aiuta a difendere la sua mente dalle continue invasioni della strega che, penetrando i suoi pensieri, giostra le sue emozioni a suo esclusivo vantaggio. Grazie all’aiuto di Angus, Xeymus riesce a liberarsi dal vincolo che lo lega alla megera e a ucciderla. Ma a quale prezzo? Angus e altri suoi compagni offrono la loro vita affinché questo accada: utilizzando un sortilegio oscuro fanno fluire nel giovane tutta la loro magia in modo da donargli il potere necessario per portare a termine la missione.
“Uccidimi Xeymus! L’energia sopravvive solo pochi minuti dopo la morte..Con il mio e il loro aiuto diventerai imbattibile. Ci vendicherai!”
Xeymus avrebbe voluto morire con loro in battaglia, ma il destino per lui ha scelto diversamente. Avendo ora in sé un potere così grande relazionato alla sua età, diventa presto vicedirettore della scuola di magia dove ha studiato. Ed è lì che cominciano ad arrivargli delle lettere che non può ignorare. Viene richiesto il suo aiuto altrove, in un regno fuori da qualunque luogo conosciuto. È la figlia di un potente stregone che glielo chiede, non può negarglielo.
Dopo un viaggio lungo e complesso arriva a destinazione. In quella terra fuori dal mondo lo attende Ravi, un giovane indiano, apprendista dello stregone Taran mac Tiernan, padre della bella Nimue della quale è perdutamente innamorato. La ragazza si trova in grave pericolo, solo Xeymus può salvarla, ma per farlo dovrà superare se stesso, entrare nella sua anima e liberarla dall’oscurità.
Questo è un fantasy originale, dove la filosofia e la psicologia si inseriscono come parte fondamentale della storia, sostituendo battaglie e nemici che, pur essendoci, vengono relegati in secondo piano.
Il mondo dove Xeymus viene catapultato da un giorno all’altro è intriso di magia. È un mondo dove il pensiero delle cose si concretizza nelle cose stesse; sembra di entrare in una sorta di iperuranio platonico deve però il tempo si avvolge su se stesso, rendendo eterni lo ieri e l’oggi e dando materia alla forma delle idee in esso presenti .
La figura leggendaria di Merlino e quella della dama del lago che riecheggiano tra le righe della storia mi hanno riportato indietro negli anni, ai libri di Marion Zimmer Bradley che tanto hanno acceso la mia fantasia. Sicuramente alla base di “Dentro l’anima” ci deve essere uno studio approfondito sul mondo di Avalon e di Camelot.
Il titolo non poteva essere più azzeccato di così. La battaglia più grande che si combatte in questo libro è quella dove il protagonista affronta se stesso. Sono i suoi rimorsi, le sue paure, la sua solitudine che deve guardare in faccia. E lo deve fare per poterle mettere da parte, per potere cominciare a vivere davvero.
Per fortuna non sarà solo in questa battaglia. C’è qualcuno che ha sempre creduto in lui, che lo ha sempre amato nonostante tutto quello che sul suo conto si diceva. Nimue ha capito la sofferenza negli occhi di quel ragazzo a prima vista scontroso, ha amato di lui ogni minimo gesto, ogni dolore che gli attraversava lo sguardo. E sarà grazie a quegli occhi azzurri come il cielo, che lo guardano come mai nessuno ha fatto, che il ragazzo trova la forza per andare oltre se stesso, per trovare quella luce che pensava spenta per sempre.
È l’amore quindi il vero motore di questo libro, in tutte le sue forme: amore tra uomo e donna, amore paterno non legato a vincoli di sangue, amore sotto forma di amicizia pronto a sacrificarsi per il bene dell’altro. Amore che permette di ritrovare se stessi per riuscire ad affrontare il mondo, non più in solitudine, perché se è vero che trovare in noi la forza per andare avanti è fondamentale, è anche vero che avere accanto qualcuno che ti incoraggia a percorrere una strada che sembra in salita rende gli ostacoli meno insormontabili.
Sahira
Sono emozione e di essa mi nutro
trovando scialbo ciò che non colora,
Sono emozione che con la penna divora
il bianco candido di un libro vissuto…
Grazie a te per avermi regalato il tuo bel romanzo. Spero di vederlo presto in tutte le librerie
Una recensione stupenda per il mio romanzo! Mi hai commossa e ti ringrazio tantissimo per le belle parole!