
Giallo
Lettereanimate
13 dicembre 2017
Kindle e cartaceo
114

Mancavano tre giorni alla notte di San Silvestro quando Aldo ricevette un invito a cena da parte di suo fratello Ferdinando. Un invito inaspettato da quel fratello che credeva non avrebbe più rivisto. Determinato a far cessare tutti i dissidi con lui, accetta l’invito, ignorando però, che in quella notte si consumerà un delitto apparentemente irrisolvibile, e che si rivelerà il più complicato di tutta la sua vita. Un delitto che non solo sarà avvolto nel mistero, ma che richiederà al giovane poliziotto un duro sforzo emotivo. Delitto di Capodanno è una storia di contrasti in cui niente è come sembra.
E devi volerlo per forza la notte di capodanno?”
“Di solito è quello il momento in cui si abbracciano i cambiamenti, si fanno nuovi propositi, e ci si lascia alle spalle i vecchi problemi”.
Premetto che adoro leggere sia thriller che gialli che romanzi rosa e chi segue le recensioni sul blog de La Bottega dei libri lo sa, ma con questo libro sono rimasta spiazzata, nel senso che mi ha lasciato un pochino di amaro in bocca. Romanzo breve, racconto lungo? Non saprei proprio come definirlo. Troppo breve, solo 89 pagine, per essere appunto definito “romanzo”, ma nel contempo troppo lungo per essere definito un racconto. Le rimanenti pagine sono dedicate a un assaggio degli altri romanzi dell’autrice.
Dalla copertina non si può capire nulla… il rosso, che può far pensare al fuoco ma anche al sangue, non indirizza il lettore ad intuire la trama.
Definirlo giallo è una grossa parola: c’è il morto, l’indagine ma manca la suspence! È troppo semplice comprendere chi è l’assassino.
La trama è nel suo complesso carina, vivace ma è troppo poco sviluppata! Ci sono alcuni punti, soprattutto nell’indagine, che sono stati bypassati senza un minimo di approfondimento lasciando il lettore con molti dubbi.
L’autrice, che ho appreso nelle ultime pagine, è al suo quinto libro, quindi non proprio di primo pelo, lascia molto correre: non approfondisce parti, ad esempio le varie motivazioni dei litigi tra gli attori, lasciando sì il lettore libero di farsi una propria idea, ma creando anche dei “vuoti” nel romanzo stesso.
Sorvolando un attimo sulle considerazioni personali che possono essere condivise o meno, posso dire che il libro, a parte due errori di battitura, è ben scritto e scorrevole.
Gli ambienti purtroppo sono poco descritti e non si riesce a ricostruire visivamente quanto circonda i protagonisti; in un giallo le ricostruzioni sono fondamentali.
Nel complesso un libro senza molte pretese, da leggere per un’ora di evasione ma nulla più.
AUTORE
Arianna Raimondi
Arianna Raimondi nasce nel 1992 a Milano, e trascorre la sua infanzia e l’adolescenza in provincia di Bergamo. Diplomata in Economia aziendale con corrispondenze estere, intraprende il cammino universitario per la facoltà di Lingue e letterature straniere, parallelamente a varie esperienze lavorative.
Pubblica nel I passi della vita e la collana di racconti Una settimana in rosa, e negli anni successivi i romanzi Ti amo ancora e Il mio migliore amico e I poli opposti.
Arianna è appassionata di scrittura e libri, animali, musica, arte, viaggi, fotografia, nuoto ed escursioni.

I molteplici impegni famigliari (ho due figli stupendi oltre ad un marito e a un cane) mi hanno sottratto per un lungo periodo ad una delle mie più grandi passioni: la lettura (oltre alla pallacanestro -amore questo condiviso con mio marito, allenatore, e mio figlio, arbitro, che ci ha portato a creare una nostra società dove ricopro il ruolo di presidente). Ora complice un infortunio che mi costringe a diradare i miei impegni fuori casa (non posso guidare) sono “finalmente” riuscita a riprendere un libro in mano! Il fato, insieme ad un post di Kiky (co-fondatrice de “La bottega dei libri” che conosco da oltre 20 anni) pubblicato su Facebook han fatto sì che nascesse la mia collaborazione con “La bottega”, collaborazione che quotidianamente mi riempie di soddisfazione.