giallo
Laurana Editore
2022
cartaceo, ebook
178
Il professor Pier Giovanni Trevigiani, stimato Ordinario di diritto privato di un'importante Università e Accademico dei Lincei, viene trovato senza vita, disteso sulla sua cattedra. Il suo corpo sembra composto come a voler comunicare un messaggio rituale. Perché il professore aveva smesso di pubblicare, dopo aver vinto il concorso di ordinario in giovanissima età? Si tratta davvero di un omicidio?
L'indagine viene affidata a un giovane sostituto procuratore in cerca del suo momento di notorietà. Capitolo dopo capitolo, scorrono i resoconti fedeli degli atti istruttori che portano l'inquirente fino a Strasburgo, a inseguire un giovane maître de conférences che potrebbe svelare il mistero più inquietante: le cinque monografie attribuite al professor Trevigiani sono state in realtà scritte da altri? Perché nella biblioteca dell'Istituto di diritto privato i libri e le tesi di laurea appaiono manipolati?
Chi potrebbe trarre vantaggio dalla morte del professor Trevigiani? E, soprattutto, qualcuno ha davvero interesse ad accertare che sia proprio lui l'autore delle monografie con le quali aveva vinto la cattedra di ordinario?
Uno spaccato del mondo universitario che fa rabbrividire. Ma anche riflettere.
“Delitti in accademia” di Bruno Capponi, edito da Laurana Editore, è un giallo che vede come protagonista un professore universitario, Pier Giovanni Trevigiani.
Il professore si occupa di diritto privato all’Università dei Lincei; un giorno, però, il suo corpo verrà ritrovato senza vita, proprio su quei libri e in quel luogo a lui caro.
L’indagine verrà affidata a un giovane sostituto procuratore che subito intuisce che c’è qualcosa nella vita del professore che non torna: qualcuno ha manomesso le opere e i libri del professore, ma perché?
“Le braccia con cura ripiegate sul davanti, il capo adagiato su un volume dell’enciclopedia giuridica.”
Le indagini proseguiranno e condurranno a un giovane maître de conférences a Strasburgo, che potrebbe rivelarsi essere la chiave giusta.
Chi e perché ha voluto eliminare il professore?
“Marini, leggi il manuale e torna alla carica. Il bello comincia adesso” – Delitti in accademia
Vi piacerebbe lavorare in una biblioteca?
Era la prima volta che leggevo un libro di Bruno Capponi e devo ammettere che è stata una lettura abbastanza piacevole.
Mi hanno incuriosito l’ambientazione e il protagonista principale.
Lo stile della narrazione è molto semplice e fluido.
I protagonisti giocano tutti un bel ruolo ed è presente anche un po’ di suspense.
Ora vi starete chiedendo: “Ma come, dici tutte queste cose positive sul libro e gli dai solo tre stelle?”.
Sì, e vi spiego anche il perché.
Durante la lettura, ho notato un’assenza di dialoghi.
Mi spiego meglio: i dialoghi erano presenti, ma non nella forma usuale a cui siamo abituati. Si frapponevano alla prosa senza virgolette e trattini. Insomma, durante un interrogatorio, mi sono ritrovata con domande e risposte sullo stesso rigo, senza distinzione formale tra l’una e l’altra.
Per me è stato un vero caos leggere in questa maniera, soprattutto in un contesto in cui volevo capire l’indagine e scoprire il colpevole. La cosa mi ha procurato un po’ di noia, al tal punto da chiedermi: ma è stato fatto apposta o è stato un errore durante la fase dell’editing?
Mi dispiace per questo brutto neo, ma ho avuto serie difficoltà a leggere il libro nel suo insieme e a focalizzare bene i dialoghi che, per me, sono importanti nell’ambito di un racconto a più parti.
Anna Calì, classe ’96. Nelle sue vene scorre la lava del Vesuvio e la passione che contraddistingue il popolo napoletano.
Giornalista di professione e con la passione dei libri sin da piccola. Adora annusarli e, quando va nelle librerie, si perde tra gli scaffali ad osservare le copertine.
Grazie a questa passione è riuscita a mettere in campo due sogni nel cassetto: il primo, recensisce i libri che legge, esperienza che fa bene sia al corpo che alla mente. La seconda: è diventata anche scrittrice e ha pubblicato già due romanzi.