Horror
Delos Digital
18 gennaio 2022
Ebook
75
Tra chiamate d’emergenza, cascine infestate di morti viventi e teste che saltano come tappi a Capodanno, le sanguinose avventure di Alessandro e suo nonno Igino alle prese con l’Apocalisse zombie più spassosa che sia mai stata raccontata.
“Country Zombie Apocalypse” di Luigi Filippo Santaniello è un racconto lungo di genere horror, strutturato in dieci capitoli. È ambientato in un paesino di campagna durante i giorni ancora afosi di fine estate.
Alessandro Crepascoli e i suoi nonni, Igino e Clotilde, sono i protagonisti. Nonno Igino, pur avendo un serio problema con l’alcol, è competente nel suo lavoro. “Retino da pesca, forcone da fieno e tronca rami coi manici prolungati” sono i suoi attrezzi del mestiere. Ma quale mestiere svolgono nonno e nipote?Sono esperti in Ritornanti. La loro specializzazione è tagliare le teste!
“Alcune si tagliano facilmente, sono tenere, non c’è bisogno di tribolare troppo. Con altre, invece, bisogna sudare sette camicie.”
I Ritornanti sono morti viventi. Non vi svelo il motivo per cui ritornano dall’aldilà, ma l’idea che sta alla base del racconto è originale e di stretta attualità. Pensate allo shock provato dai parenti ancora in vita quando si trovano di fronte un loro caro estinto in versione zombie.
In televisione consigliano di eliminarli una seconda volta ma, dopo averlo fatto, bisognerebbe chiamare “l’addetto al ritiro dei corpi”. Non tutti, però, riescono a staccarsi definitivamente dai loro cari.
“Li aveva trascinati in casa… piazzandoli come manichini di carne sul divano davanti al televisore. Dove stanno adesso. Ad appestare il soggiorno circondati dalle mosche” – Country Zombie Apocalypse
La scrittura di Luigi Filippo Santaniello è divertente e scorrevole. Non aspettatevi un racconto truculento. Sono presenti elementi del genere horror, ma, essendo un comedy, c’è molto humour.
Igino, nonostante l’età e i suoi problemi di salute, è più predisposto del nipote a mozzare teste!
“Ha ottant’anni ed è in hangover da acquavite, ma il nerbo è quello del contadino. Palmi callosi così ruvidi che può levigare una ringhiera a mani nude.”
I Ritornanti presentano un linguaggio gutturale, incomprensibile e sono mossi da una rabbia incontrollabile.
La situazione grottesca che ci presenta l’autore è quella di un attacco di zombie che schiumano rabbia dalla bocca e hanno gli occhi iniettati di sangue. Attenzione ai morsi dei Ritornanti perché diventereste uno di loro!
“Nemmeno negli horror più truci ho visto teste esplodere in quel modo. Due colpi secchi e la coppia si accascia a terra coi crani frantumati.”
Sappiamo tutti che l’horror non è adatto per stomaci deboli! In realtà, questo racconto, presentando tratti da commedia, è adatto a tutti, anche a chi non è solito leggere il genere horror, come la sottoscritta!
Se vi dovesse capitare di incontrare uno zombie, chiamate Alessandro, vi risponderà prontamente:
“Al Crepuscolo, esperto in ritornanti.
Come posso aiutarla?”
Mi chiamo Alessia. Sono un’insegnante di matematica e inglese. Vivo in provincia di Pavia. Adoro leggere (soprattutto gialli), fare yoga e cucinare.