Knokemount series #3
romanzo rosa
Newton Compton
5 marzo 2024
cartaceo, ebook
699
Lucian Rollins è un uomo d’affari spietato. Deciso a cancellare la cattiva reputazione della famiglia, trascorre ogni minuto della vita a costruire il suo impero: denaro e potere sono la sua sicurezza ed è disposto a tutto per ottenerli. A mettergli i bastoni tra le ruote, però, arriva Sloane Walton, un’esuberante bibliotecaria determinata a ottenere giustizia per un torto subito anni prima da suo padre per mano dei Rollins.
Legati da un antico segreto, Lucian e Sloane si detestano apertamente e diffidano l’uno dell’altra. Tuttavia, per caso, col passare del tempo i battibecchi accendono le fiamme della passione e spegnerle diventa impossibile.
Talvolta, però, neanche l’amore riesce a colmare le differenze tra due persone agli antipodi, che desiderano per il futuro cose diverse.
Lucian e Sloane riusciranno a trovare un punto di incontro o il sentimento che li unisce non sarà abbastanza?
Lucian Rollins e Sloane non si sopportano proprio. Quando sono nella stessa stanza, l’elettricità è alle stelle e la tensione sessuale si percepisce forte e chiaro. Nessuno sa il motivo della loro reciproca antipatia, nessuno conosce il loro passato. Tutti, però, sanno che è meglio che i due stiano lontani l’uno dall’altra. Lucy Score, in “Cose cha abbiamo dimenticato”, ci porta ancora una volta a Knokemount, in Virginia. Personalmente, non vedevo l’ora di incontrare i personaggi che hanno popolato questa splendida serie.
La struttura è la medesima dei precedenti volumi. È costruita con capitoli alternati e narrati in prima persona. La scrittura è scorrevole, semplice, ironica e divertente, con moltissimi spunti di riflessione. Il ritmo è veloce, ma perfettamente adatto al romanzo. È una trama molto ricca di descrizioni e particolari.
Quella di Lucian è una storia particolare, che porta il lettore a diverse riflessione su temi anche molto delicati.
A una prima occhiata, Lucian è un uomo che, oltre ad essere di una bellezza mozzafiato, trasuda potere, ricchezza e controllo. Una facciata forte, che ha saputo costruirsi in maniera eccellente in modo da non mostrare a nessuno le crepe della sua anima.
“È incredibilmente sgarbato, è egoista. È così testardo e maniaco del controllo che ogni cosa deve essere fatta a modo suo, altrimenti esce di testa. Ha quell’atteggiamento da ricco e potente, perciò è decisamente un depravato”
L’uomo forte che è ora nasconde un passato difficile e molto buio, fatto di una sofferenza che difficilmente si può descrivere.
Nessuno conosce davvero la sua storia, nemmeno i fratelli Morgan, suoi migliori amici fin dai tempi delle scuole elementari.
C’è sempre stata una sola ed unica persona che riusciva a rischiarare le sue giornate più buie. Questa persona era l’adolescente vicina di casa, Sloane. Sua grande amica, l’unica aveva affidato il suo segreto, l’unica di cui si fidava davvero.
L’unica che, tradendo questa grande fiducia, è riuscita a salvarlo, anche se ha significato mettere se stessa in pericolo.
Da quel momento, le cose tra loro non sono mai più state come prima. L’amicizia ha lasciato posto a rabbia e dolore, che lentamente hanno logorato il loro rapporto.
“Era una danza in cui eravamo bloccati da anni. Ogni volta che uno dei due mostrava un lato che appariva un po’ troppo umano, l’altro riusciva a colpirlo. Le pareti venivano ricostruite, l’acredine rinforzata. Continuavamo a imparare la stessa lezione ancora e ancora, ma non ci restava mai impressa. Non andavamo bene l’uno per l’altra. Io non andavo bene per lei” – Cose che abbiamo dimenticato
Ventitré anni dopo è arrivato il momento di affrontare una volta per tutte il loro passato e decidere se tornare ad essere amici o odiarsi per il resto della loro vita.
Lucian è davvero così cattivo e freddo come viene descritto?
Attorno a loro ruotano i loro inseparabili amici, che già abbiamo conosciuto e di cui non si potrebbe proprio fare a meno.
Nel bel mezzo della loro possibile riappacificazione, abbiamo anche una bella dose di suspense, con le vicende legate al ricercatissimo boss della mafia, Antony Hugo, e alle minacce rivolte a Lucian e a chi gli sta attorno.
“Cose che abbiamo dimenticato” è la degna conclusione per una delle serie che ho amato di più in assoluto. Devo dire che Knokemount e i suoi abitanti mi mancheranno proprio tanto. 5 stelle.
E voi lettori, avete mai portato rancore così a lungo?