romanzo contemporaneo
Self-publishing
22 giugno 2023
cartaceo, ebook
152
Ecbatana, 324 a.C.
Confortato dal calore dei suoi compagni d’avventura, Efestione lotta contro la fredda morsa della morte, ormai imminente. Non vuole arrendersi all’idea di abbandonare la vita senza prima aver goduto di un’ultima carezza da parte di colui che fu più di un amico o di un fratello: Alessandro, l’inseparabile compagno di vita, del quale tutti conosciamo le eroiche vicende. Inoltre, vorrebbe liberarsi del peso di qualche fardello che gli opprime il petto da molto tempo, ma nessuno può udire più le sue parole, e rischia di andarsene portandosi via i segreti che per anni ha custodito nel cuore.
Con discrezione e rispetto, ascoltiamo perciò i pensieri e le confessioni di un uomo che per troppo tempo ha vissuto dietro un sipario. Facciamo in modo che i riflettori vengano puntati stavolta su Efestione, e lasciamo che ci racconti una storia che conosciamo già, ma vista dagli occhi di chi è sempre rimasto nell’ombra; eppur fedele fino all’ultimo respiro al grande condottiero macedone.
“Ciascun respiro, ogni battito del mio cuore e tutto ciò che concerne la mia esistenza è stato interamente dedicato all’uomo che ho amato”. Ivan Gambina ci ha donato, con “Confessioni di Efestione”, un arazzo di straordinaria fattura. Usando le parole come fossero fili preziosi, ha creato un piccolo gioiello.
Scritto con una lirica epica, poetica, di struggente bellezza, una malia che incanta il lettore. Un romanzo in cui storia, leggenda e narrativa si intersecano, guerra e amore vibrano come due facce di una moneta d’oro fulgente.
“Ti racconterò di un amore infinito, quello per l’uomo che è stato linfa vitale per il mio corpo e fonte di energia per la mia anima. Ti confesserò ciò che non ho rivelato a nessuno, i segreti che ho custodito nel petto per tutta la vita, le parole mai dette a mio padre o ad Alessandro stesso; gli sbagli, le rinunce personali e le azioni insensate che la follia di un sentimento malato come il mio può far compiere”
Efestione è agonizzante su un giaciglio, percepisce le cure, i passi e le voci di chi si affaccenda intorno a lui. Cerca di resistere, di non arrendersi al sonno eterno di Ade, per aspettare lui, l’unico che desidera accanto, ora come sempre: Alessandro. Morire di vecchiaia, al suo fianco, ora, è solo un sogno utopico, ma vuole almeno dirgli addio, vederlo per l’ultima volta.
“Non posso andarmene senza aver goduto di un’ultima carezza da parte di colui che ho amato di più al mondo, non devo! Non voglio! So bene che sono tutti qui per accompagnarmi in silenzio, nell’attesa che esali il mio ultimo respiro. Tutti, sì, tranne lui” – Confessioni di Efestione
Una vita, quella di Efestione, colma di gesta eroiche, ma con anche momenti di viltà, perché il troppo amore, a volte, rende sordi alla voce della ragione e la gelosia brucia fino a divampare in un pericoloso incendio.
Ascoltiamo, in queste pagine, le confessioni di un uomo che, a poco più di trent’anni, ha vissuto una vita straordinaria, fatta di coraggio in battaglia, pericoli affrontati con ardore, uomini uccisi, sì anche questo, perché in guerra uccidi o muori, ma ogni cosa, ogni lotta, conquista, tutto lo ha fatto con lui, per lui.
Efestione appartiene all’alta nobiltà macedone e, a tredici anni, viene mandato alla corte di Re Filippo per ricevere istruzione e formazione insieme al figlio del sovrano, Alessandro. Il principe dai capelli d’oro puro, con occhi di colori differenti, uno di un freddo azzurro, uno d’ambra, come caldo miele, è ammaliante, già da ragazzino. Efestione ne è turbato, in un modo che non capisce, ma sente che è qualcosa di bello. Tra loro un legame immediato, simbiotico, indissolubile. Il giovane è l’unico a cui il principe ha dato il privilegio e l’onere di asciugare le sue lacrime di paura, rabbia e sconforto. L’unico di cui si fidi ciecamente.
Alessandro, il re, il più grande, il re del mondo è il re del suo cuore, colui “che di me ha sempre gestito l’anima e il cuore”.
Una narrazione colloquiale, con Efestione che si rivolge a noi lettori e ci fa partecipi del dolore che alberga nella sua anima e sul suo corpo, giunto all’ultimo respiro. Ci racconta soprattutto del grandissimo, immenso amore che domina il suo cuore, da sempre e per sempre.
Ivan Gambina ha il grande talento di arrivare all’anima di chi legge, ci racconta gesta che conosciamo, di cui abbiamo letto o visto in qualche film, ma lo fa mettendo in primo piano Efestione, l’ombra di Alessandro, colui che ha vissuto di luce riflessa, ma ce lo fa conoscere come l’uomo che ha vissuto sempre e soltanto con amore e dedizione. Un romanzo straordinario.
“Un solo cuore, una sola anima”
5 stelle ⭐⭐⭐⭐⭐
Salve, sono Giusy e sono un’appassionata lettrice da quando ero una bambina. Mi piace leggere praticamente di tutto, dai classici, ai romanzi d’amore, ma amo soprattutto la narrativa contemporanea. Adoro i manga giapponesi e scrivo racconti.