
Narrativa contemporanea
Pegasus Edition
17 maggio 2019
Cartaceo
236

Matilde (Smemorilde) è anziana signora affetta da demenza senile, ospite di una casa di riposo. Roberto, suo marito, e Monica (Mollica), la sua migliore amica, si avvicendano per farle compagnia. Le due protagonisti si ritrovano, al tramonto delle loro vite, a ripercorrere un passato sofferente e il travagliato rapporto con un figlio perso, scoprendo il dono grande dell'amicizia capace di superare ogni barriera. Attraverso un percorso complesso e doloroso, Roberto riscattare se stesso divenendo quel marito attento e premurosi che la protagonista avrebbe sempre voluto. Mollica, dal canto suo, farà di tutto per restituire a Matilde un'esistenza degna di essere vissuta, nonostante tutto.
Monica si accostò al pensiero contorto di Matilde cogliendone l’essenza: tutti loro erano come quadri alle finestre, dipinti ritoccati all’infinito, costanti affacciate al cambiamento, versioni infinite di se stessi, che la pazzia, quella che libera dalla prigionia, avrebbe interpretato come poesia.
Daniela, come sempre, attraverso le sue parole ha saputo trasmettermi una miriade di emozioni: amore, gioia, tristezza e dolore. Un mix di emozioni che ruotano intorno alle protagoniste femminili e che danno vita a un concatenarsi di eventi che cambieranno completamente la loro vita.
Diciamo che pur essendo un libro d’amore non è il classico romanzo in cui protagonisti sono due ragazzi che iniziano la loro vita insieme ma è la storia di tre persone, Matilde detta Smemorilde, Monica chiamata Mollica e Roberto marito di Matilde, ormai sul viale del tramonto, che si troveranno ad affrontare un problema che purtroppo affligge molte persone, la demenza senile.
Questa malattia ha un decorso anche molto lungo (più di 10 anni) in cui si assiste alla perdita progressiva delle funzioni cerebrali, colpisce le funzioni cognitive della persona, cioè quelle capacità che tutti abbiamo per ragionare e per conoscere il mondo: attenzione, memoria, immaginazione, orientamento spazio-temporale, linguaggio, abilità motorie ed esecutive che ci permettono di portare a termine comportamenti come lavarsi i denti, riconoscere la via di casa, fare più cose contemporaneamente e così via). A far da sfondo alla loro storia un passato pesante e un rapporto inesistente con un figlio che ha minato la loro esistenza.
È inutile, te ne voglio di più io e te lo dimostrerò, non so bene quando, nè come, ma arriverà il momento che ti sorprenderò, forse tu ti sarai persino dimenticato di questa nostra gara affettuosa, sarò io ad avere la meglio, perché non esiste amore più grande di quello che provo per te, ricordatelo sempre!
La trama è abbastanza desueta, come dicevo, l’argomento trattato non è dei più leggeri, anzi! Attraverso la loro storia e utilizzando i pensieri e gli agìti dei vari personaggi, Daniela ci coinvolge umanamente nel dramma che Matilde, Roberto e Monica stanno vivendo.
Non mancano, come in tutti i libri di Daniela, delle piccole riflessioni sui comportamenti dei vari personaggi che possono essere spunto di riflessione per analizzare i nostri comportamenti nella vita reale.
Concludo consigliandovi di leggerlo, la storia vi arriverà diretta al cuore. Vi aprirà gli occhi su quello che è questa devastante malattia che porta piano piano a perdere qualsiasi possibile interazione con il malato.
Notò il suo incedere incerto sulle gambe che non erano più quelle di un tempo e si rese conto che nessuno di loro era più quello di una volta, che in un lento processo di presa di coscienza, erano cambiati, non tanto per effetto della vecchiaia, ma degli eventi e di quel pittore infaticabile che, come nel dipinto di Matilde, ritoccava ogni volta i loro contorni.
Daniela Nolli nasce nella splendida culla dei laghi d’Orta e Maggiore, dove continua a vivere con la sua famiglia, è perito aziendale corrispondente in lingue estere e lavora presso una famosa ditta di casalinghi di design da oltre due decenni.
Sviluppa la passione per la scrittura fin dalla più tenera età ma comincia a scrivere romanzi e a partecipare a concorsi letterari solo nel 2010.
Nel 2017 vince la pubblicazione del racconto “Le incantevoli storie di nonno Saverio”, in seguito, nello stesso anno, si classifica quarta al Premio Montefiore e quinta al Premio Milano International. Nel 2018 pubblica “Il tutto nel silenzio” romanzo di successo edito da Pegasus Edition che gli permette di conseguire un riconoscimento al Premio Città di Pontremoli. Con “Come quadri alle finestre” ha ricevuto una menzione d’onore al Premio Letterario Medusa di Viareggio.

I molteplici impegni famigliari (ho due figli stupendi oltre ad un marito e a un cane) mi hanno sottratto per un lungo periodo ad una delle mie più grandi passioni: la lettura (oltre alla pallacanestro -amore questo condiviso con mio marito, allenatore, e mio figlio, arbitro, che ci ha portato a creare una nostra società dove ricopro il ruolo di presidente). Ora complice un infortunio che mi costringe a diradare i miei impegni fuori casa (non posso guidare) sono “finalmente” riuscita a riprendere un libro in mano! Il fato, insieme ad un post di Kiky (co-fondatrice de “La bottega dei libri” che conosco da oltre 20 anni) pubblicato su Facebook han fatto sì che nascesse la mia collaborazione con “La bottega”, collaborazione che quotidianamente mi riempie di soddisfazione.