
Thriller
Fides
13 settembre 2021
cartaceo, ebook
154

Parigi. Un funzionario di Palazzo Chigi viene trovato morto a Montmartre, sgozzato nelle vicinanze dell' hotel dove alloggia. Il critico d'arte e aspirante politico Anselmo Caputo, migliore amico della vittima sin dall'infanzia, appresa la notizia decide all'istante di partire per la Francia, abbandonando di punto in bianco la campagna elettorale per le Regionali in Puglia.
Da quel momento, Caputo si troverà suo malgrado coinvolto in u n intrigo che si svolge tra la capitale francese e Roma, nel tentativo di scoprire i legami del suo amico e della moglie Agnese con un complotto internazionale che mescola Arte e Storia, il Vaticano con i suoi equilibri politici e i piani segreti di un club di cardinali che se potartati alla luce , sconvolgerebbero il mondo intero.
“Appunta in modo disordinato sul taccuino delle parole apparentemente slegate: ‘San Pietro’, Iannes Bellinus’, ‘Retro’ e ‘Pinacoteca'” – “Club San Gallo”
Anselmo Caputo è un critico d’arte con aspirazioni politiche. Mentre si prepara ad affrontare la sua campagna elettorale, viene a sapere della morte del suo amico d’infanzia Michele, trovato morto in un hotel a Parigi. Anselmo non crede che sia morto per cause naturali e così parte per Parigi.
Dopo varie vicissitudini viene rimpatriato in Italia dalla polizia francese. Ma Anselmo non si arrende; continua ad indagare e viene a conoscenza del “Club San Gallo”, un club composto da alti prelati che si propongono di attuare grandi riforme ecclesiastiche.
Ma cosa a che fare la morte di Michele con il “Club San Gallo”?
Alle lettrici e ai lettori il gusto di scoprirlo.
I personaggi sono ben caratterizzati, non troviamo buoni e cattivi, ma ognuno di loro ha sia accezioni in un senso che nell’altro.
Il genere è quello del thriller, anche se troviamo tratti del mistery per l’intrigo internazionale che coinvolge lo stato del Vaticano.
Ho apprezzato il fatto che nella storia troviamo delle spiegazioni accurate di alcune opere d’arte con la loro storia.
Lo stile è fluido, anche se in alcune parti diventa ostico da leggere per il prolungarsi dell’autore su alcune tematiche che possono rivelarsi noiose. È per questo che ho dato tre stelle all’opera. Vero è che 154 pagine sono poche per una trama abbastanza intrigata e con una cospicua varietà di personaggi che vi interagiscono. Ma forse, alle volte, sarebbe meglio sfruttare le poche pagine per la storia in sé e non per elenchi storici e nozioni che potrebbero essere magari riassunti in meno pagine.
Voi preferite un thriller da leggere tutto d’un fiato o un thriller comprensivo di parti più storiche, tecniche o di contorno?