guida
Edizioni Estemporanee
ottobre 2023
cartaceo
176
Assaggiare i piatti di un determinato paese è forse l'esperienza più forte di vicinanza con la cultura del posto che ci sta ospitando o in cui abbiamo deciso di abitare: quando si prova cibo locale ci si apre verso la cultura di chi lo ha preparato o inventato; i piatti raccontano storie, tracciano spostamenti.
"Chicken parmigiana" è un invito a far coesistere polarità, a viaggiare e ad assaggiare i piatti tipici di un posto, a tornare e a restare cucinando quello che si è assaggiato altrove. In un percorso fatto di assaggi e aneddoti che toccano i cinque continenti, attraverso storie di viaggi e incontri, il libro spiega come si possa ritrovare il senso di casa altrove e di come si possa portare l'altrove a casa, in un continuo confronto personale e culturale con un'alterità sempre in movimento.
Mobilità e stanzialità coesistono, un piatto "straniero" non si prepara al posto di uno della propria cucina, ma arricchisce il menù, allarga gli orizzonti, apre alle sfumature, crea condivisioni.
“Chicken Parmigiana” di Valeria Di Bella, cresciuta a Procida ma che possiamo definire una cittadina del mondo, è un viaggio culinario, nei ricordi e nelle scoperte che l’autrice ha assaporato durante le sue peregrinazioni. La cucina e i piatti che si amano fanno parte anche del bagaglio affettivo ed emozionale di ogni cultura e le ibridazioni culinarie nascono spesso dalla commistione tra tradizioni, origini familiari e ricordi. E da queste unioni prendono vita ricette particolari e anche deliziose, magari che si scostano molto dai sapori originali, ma che vale sempre la pena assaggiare prima di emettere giudizi.
Il volume mi ha attirato subito per la cover super colorata e invitante che, come ogni buon piatto che deve stuzzicare il palato già con un aspetto stuzzicante e appetibile, è riuscita ad incuriosirmi molto. Valeria ci accompagna in giro per il mondo, in un viaggio non solo gastronomico ma anche culturale, tra i colori, i profumi, le usanze e anche le emozioni che ha provato muovendosi tra popoli diversi, ciascuno dei quali le ha lasciato qualcosa che, tra queste pagine, è riuscita a trasmettere anche a me.
Troviamo le ricette che l’autrice ha assaggiato e apprezzato durante le sue peregrinazioni. Non sono solamente le classiche pietanze che possiamo trovare sui vari libri di ricette o su YouTube, ma quelle che si mangiano “sul posto” e che hanno il gusto speciale che gli ingredienti autoctoni e le mani sapienti degli indigeni sanno regalare anche al più semplice dei piatti.
Accanto ai piatti tradizionali, scopriamo la storia di alcuni luoghi caratteristici dei cinque continenti, spostandoci, insieme all’autrice, in un viaggio multisensoriale emozionante che passa da Hong Kong, con le sue sale da tè, all’Ecuador, con le sue ricette risalenti all’epoca coloniale; da Singapore all’Australia, all’Africa, ai mercatini di Natale di Lille, città d’adozione di Valeria, passando dal profumo di cocco a quello del rum dei deliziosi dolcetti tipici di Bordeaux (che ho già riprodotto e che adoro), a quello della cannella e del vin brûlé. E come dimenticare il piatto che dà il nome al volume, il chicken parmigiana, che è l’emblema delle contaminazioni e ibridazioni culinarie della cucina italiana nel mondo.
“I ricordi di bambina, i racconti di papà e soprattutto l’amicizia di persone trasferitesi in Australia sono stati il pretesto per farmi muovere verso una terra completamente remota, dove risiedono animali da sempre sognati o immaginati. Kookaburra e Peter Possum non sono altro che la sintesi tra passato e presente. E per la ricetta, non potevo non condividere quella del chicken parmigiana, simbolo della nostra emigrazione e di piatti di matrice italiana nei Paesi lontani”
Le sue origini sono piuttosto incerte, visto che se ne trovano svariate versioni nei ricettari di varie nazioni in cui l’immigrazione italiana è stata piuttosto massiccia, dagli Stati Uniti all’ Argentina, all’Australia. È molto facile trovarmi tra i fornelli o con il naso sepolto tra le pagine di un libro: la cucina e le storie sono le mie più grandi passioni. Cibo per il corpo e cibo per la mente, non solo sostentamento, ma necessità di scoprire sapori, gusti e viaggiare con la fantasia. Mescolare, annusare il profumo delle spezie, armonizzare i colori, sono un’arte, come il saper creare storie, raccontare culture di popoli lontani, far attraversare con la mente luoghi affascinanti, attraverso i sapori e le parole che si fanno immagini.
“Chicken Parmigiana”, grazie alla prosa accattivante e fortemente evocativa di Valeria Di Meglio, mi ha permesso di intraprendere un viaggio meraviglioso, un percorso culturale che mi ha fatto sentire, attraverso le sue parole, il gusto di quei cibi, lasciandone il ricordo quasi sul palato e il desiderio di scoprire, sperimentare e portare in tavola alcune delle ricette proposte e spiegate con cura minuziosa e spiegazioni precise e dettagliate. Certo, il desiderio di volare in quei luoghi da lei descritti e assaggiare quei piatti tipici cullati dai colori locali, dal suono di voci sconosciute e da profumi paradisiaci, è davvero tanto.
“Leggete Chicken parmigiana anche come un diario inquieto di chi prova a nutrire più memoria personale ( e collettiva) che quella dello smartphone. Un piatto conosciuto altrove non è solo da fotografare e da postare, ma da raccontare condendolo con aneddoti e soprattutto da regalare a chi ascolta”
Valeria Di Meglio è riuscita a farmi appassionare alle sue storie, arricchendo ogni ricetta con il contesto in cui ha assaggiato quel piatto. Sembra quasi di essere lì, con lei e i suoi commensali, ad ascoltare le loro chiacchierate, assaporando ogni più piccola sensazione con vivida chiarezza.
Vi piace provare nuovi sapori e magari sperimentare ricette esotiche nelle vostre cucine?
4 stelle ⭐⭐⭐⭐✰
Salve, sono Giusy e sono un’appassionata lettrice da quando ero una bambina. Mi piace leggere praticamente di tutto, dai classici, ai romanzi d’amore, ma amo soprattutto la narrativa contemporanea. Adoro i manga giapponesi e scrivo racconti.