humour
Phoenix Publishing
2022
cartaceo, ebook
104
Temi più che mai impegnativi per Luciano Galassi, che in questo libro dirige il suo occhio curioso di glottologo sulla Giustizia e sull'Etica, analizzate nella fraseologia del lessico napoletano, come non mai ricca di umori e di sostanza.
L'opera, divisa in tre tomi, in questa prima partizione illustra "la Giustizia, l'etica e la Legge" e propone le principali "Regole di vita". Il tutto attraverso il registro disincantato di una lingua intrigante che sa riservare sempre nuove sorprese.
Conoscete qualche proverbio napoletano? Come ve la cavate con la lingua napoletana? “Chi te sape t’arape”, edito da Phoenix Publishing, scritto daLuciano Galassi, è il primo di tre tomi, in cui verrà trattato l’argomento della giustizia. È suddiviso in parti diverse e ciascuna si focalizza su specifici aspetti.
L’autore si presenta a noi lettori parlando della giustizia e, in particolare, della giustizia distributiva e della giustizia pareggiatrice.
Nel primo capitolo, si affrontano gli argomenti della giustizia, dell’etica e della legge, nonché della giustizia divina.
La spiegazione sulla giustizia e sull’etica morale inizia analizzando le frasi del lessico napoletano. L’autore pone l’accento sulle regole della vita e su ciò che è realmente necessario.
Parto subito col dirvi che nella lingua napoletana il detto: “chi te sape t’arape” è riconducibile a una persona che realmente ti conosce e che solo lei può aprirti, ossia può aprire la tua casa. È diventato, poi, nel parlato, un proverbio che viene usato nei confronti di chi subisce una rapina vorrebbe provare a cercare il colpevole che, di solito, sta proprio tra le persone che conosciamo.
All’interno di “Chi te sape t’arape”, l’autore pone, per l’appunto, l’attenzione sulla giustizia e sui doveri della vita. Il tutto, inizia con una spiegazione filosofica.
“Chello ca nun vuo’ pe’ te, pe’ l’ate nun sia” – Chi te sape t’arape
Il libro è molto breve poiché è suddiviso in due capitoli che, a loro volta, sono formati da sotto capitoli. Per ogni sotto capitolo, l’autore ha utilizzato un’espressione prettamente napoletana, in modo da far comprendere ciò che si legge a seguire.
Lo stile è molto semplice, fluido, divertente e permette di conoscere tanti proverbi di cui, da napoletana, ignoravo l’esistenza.
Un libro che vale veramente la pena di leggere, poiché tratta di argomenti molto vicini a noi e lo fa con molta leggerezza. Ho apprezzato molto l’importanza che è stata data alla nostra lingua.
Non vedo l’ora di leggere i prossimi libri!
Anna Calì, classe ’96. Nelle sue vene scorre la lava del Vesuvio e la passione che contraddistingue il popolo napoletano.
Giornalista di professione e con la passione dei libri sin da piccola. Adora annusarli e, quando va nelle librerie, si perde tra gli scaffali ad osservare le copertine.
Grazie a questa passione è riuscita a mettere in campo due sogni nel cassetto: il primo, recensisce i libri che legge, esperienza che fa bene sia al corpo che alla mente. La seconda: è diventata anche scrittrice e ha pubblicato già due romanzi.