
fantasy
Lane
settembre 2019
cartaceo, ebook
317

Cavalier Hak è un fantasy storico, ambientato in parte nel Medioevo e in parte nel Rinascimento, dove fantasia, storia e realtà si intrecciano sapientemente.
Nel Libro Primo (La Nascita dei Draschi) i Regni, fatti di uomini liberi, spariscono uno dopo l’altro per lasciare il posto ai Draschi, fatti di padroni e schiavi. È Hak, un cavaliere errante donna, che prova a sconfiggere il male, lottando contro un Governatore del Regno dei Folli che vuol trasformare il suo Casato del Pellame in Drasco, certo che “possedere le persone” fosse l’unico modo possibile per arricchirsi velocemente senza render conto a nessuno.
Nel Libro Secondo (Sapere aude) Hak diventa Re del Drasco delle Scienze. Affiancata da una saggia strega di nome Mercuria e da quattro validi e fidati cavalieri, Hak trasforma il suo Drasco in un luogo senza caste e privilegi, dove si ama e si prega liberamente, si studia e si lavora con gioia, ridando lentamente vita al culto degli Dei pagani. Questa volta lotterà contro i Giusti: il potente Organismo Religioso Sovranazionale a capo dei Draschi.
Da cavaliere come da re, il viaggio di Hak è l’incessante ed eroico tentativo di spezzare con le proprie mani le maglie dell’inconscio collettivo, intriso di dolore per i pregiudizi e le ingiustizie sociali sedimentatesi nei secoli, ma c’è solo un modo per riuscire nell'impresa, ed è scritto in dei fogli di pergamena custoditi in un prezioso scrigno di faggio rosso.
Chissà, ci vuole coraggio a parlare ad una stella? Chi mai lo farebbe, se non una persona così di cuore come la nostra Cavalier Hak.
Questa è una storia che ha dell’incredibile. Hak, il cavaliere, è una strana, bizzarra ma cara persona, che lotta per i suoi obiettivi e i suoi principi. Come un buon cavaliere che si rispetti, rischia più volte di morire, a volte per stupidaggini, altre in guerra, altre ancora per cause con un fondo molto profondo di fatti, a cui magari nemmeno era collegata.
Tutto ha inizio con lei da bambina: desidera che la sua anima gemella abbia gli occhi come quelli di un gatto e ne parla a una stella cadente. Poi nasce una principessa, quando Hak ha esattamente sette anni, coincidenze? È proprio come la bambina l’ha descritta.
Ci sono delle illustrazioni fantastiche, comprese di dettagli e sfumature che potrebbero essere anche superflue, ma meravigliose ugualmente, così come è molto bella la mappa posta all’inizio del volume.
Il ritmo varia nel corso della narrazione, anche tramite i fatti raccontati; talvolta potrebbe sembrare spento, mentre talaltra potrebbe essere il completo contrario, o addirittura una via di mezzo. Le descrizioni sono molto accurate, soprattutto quelle delle sale, dei castelli, dei protagonisti, delle armi e degli dei; mentre meno dettagliate sono quelle inerenti ai luoghi aperti o ai personaggi secondari.
“Cavalier Hak” di Hagar Lane non presenta errori d’alcun tipo, il linguaggio è curato nel dettaglio. Vengono persino menzionati dei e divinità di culture diverse dalla nostra, altri addirittura quasi sconosciuti, ma davvero interessanti. La loro storia è raccontata con dettaglio; una nota di merito va anche alle strane formule magiche o agli intrugli medici spiegati.
Il vivo della storia arriva dopo, questo suscita un maggiore interesse nel lettore, che si trova ad essere incuriosito e attratto dalle vicende.
Ma chissà, magari se non ci fosse questo dettaglio, sarebbe una cosa completamente diversa.
E voi, parlereste mai ad una stella, come la nostra protagonista?