
Narrativa
PaginaUno
18 aprile 2019
cartaceo
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Capolinea
Il cadavere di Salvatore Ciaramelli viene rinvenuto all'interno di un cantiere della Mainoldi Costruzioni, l'azienda che detiene il monopolio del settore edile a Milano per gli interventi di riqualificazione urbana, concomitanti alla Fiera della Modernità. La causa della morte è un colpo di pistola alla testa. Il suo amico Costanzo, ispettore di polizia, è deciso ad andare fino in fondo all'accaduto, nonostante le pressioni esercitate dai suoi superiori per insabbiare il caso. È l'inizio di un percorso che lo porta a immergersi in un vortice di interessi tra economia, politica e crimine organizzato. Ma non solo i pericoli del presente affliggono Costanzo. Nel suo passato si cela, infatti, un evento traumatico, riportato a galla dall'omicidio di Salvatore. Intanto, Milano continua la sua corsa all'ammodernamento, riflesso della trasformazione di cui soffrono molti dei personaggi che animano questo romanzo - prima protagonisti del fermento culturale e politico degli anni Settanta, ora grigie comparse sullo sfondo di una città vetrina, priva di identità e dimentica della sua storia. Come possono le generazioni più giovani - rappresentate da un altro amico di Salvatore, il ventottenne Milo - trovare rimedio alla propria inconsistenza?
Capolinea
Nel tram come nella vita una volta seduti si è al capolinea
“Capolinea“, il romanzo di esordio di Iacopo Adami, ha tutto ciò che può avere un giallo, ma non lo è. Si può dire che sia un misto di tante cose. Anzi un intreccio. Un intreccio continuo. Un intreccio di vite, di esperienze, di interessi, di tanti personaggi. Tutto ciò accade in una Milano degli ultimi anni, che sembra non avere nessuna identità, o forse ne ha più di una.
” Ebbe l’impressione che le pareti della casa, con tutti i quadri che le decoravano, si stringessero attorno a lui, soffocandolo. In quell’attimo gli si schiarì quanto il proprio futuro fosse nelle mani di Tereo.”
L’autore riesce con il suo stile semplice ma molto preciso ad incuriosire il lettore e a portarlo tra quelle strade, in quegli edifici, tra quelle persone di cui parla. Un racconto di un mistero un po’ in stile noir che inizia con un omicidio ma che nasconde molto altro, qualcosa che il lettore non si aspetta.
” Non poteva credere di averlo fatto davvero. Era tutto così nitido, come se l’orrore non potesse esistere in maniera astratta, ma avesse bisogno di immagini ben definite per esprimersi.”
Un romanzo fatto di dialoghi che lo rendono scorrevole e piacevole tanto da poter essere letto in poco tempo. Un ottimo esordio, quello di Iacopo Adami, che oltre ad un romanzo sembra un’indagine nell’inconscio delle persone.
” Forse l’amore ha sempre a che fare con la giovinezza, e forse è giusto che arrivi tardi nella vita. Come se fosse l’ultimo dono.”
Il mio consiglio è per tutti: leggete “Capolinea” perché non rimarrete delusi e perché scoprirete un nuovo autore davvero talentuoso.
Buona lettura
Iacopo Adami: è nato a Milano il 28 agosto 1992. Dal 2013 collabora col bimestrale Paginauno con segnalazioni di saggi e romanzi, articoli di analisi politica e recensioni di film. Tiene, inoltre, cineforum e corsi di scrittura creativa. Capolinea è il suo primo romanzo.

Sono sposata dal 2002 ed ho 2 figli. Sono una casalinga con la passione della lettura. Leggo di tutto ma adoro i thriller e i libri che raccontano la vita.