Thriller psicologico
Self-publishing
ottobre 2017
cartaceo, ebook
440
Miki è un giovane aspirante attore, ma l'unico impiego che è riuscito a trovare è quello di barista. Squattrinato, sfruttato e solo, ha ormai perso la speranza di vivere una vita decente quando incontra Don Cristò. Questi è un facoltoso pensionato che scorge del potenziale in quel giovanotto colto e brillante.
Diventano amici, ma quando ci sono di mezzo tanti soldi è complicato mantenere un'amicizia disinteressata poiché l'avidità culla costantemente la tentazione di infrangere la legge, soprattutto quando si parla di testamento e se c'è di mezzo una bella ragazza...
“Ma in fondo, cosa sei, denaro? Uno specchio che spara sul mondo i riflessi scuri del Male che vagisce e trama nell’animo dell’Uomo”
“Cannibali moderni” di Antonio Scotto di Carlo
Il protagonista di questa coinvolgente storia è Miki, un giovane aspirante attore che, al momento, fa il barista in attesa dell’occasione giusta per sfondare. Non ha un soldo, è sfruttato dal titolare ed è senza amici e senza una vera vita sociale. Intrattiene solamente un rapporto superficiale con un altro giovane che ha le sue stesse aspirazioni. Si innamora di una ragazza che però ritiene irraggiungibile proprio perché squattrinato. Gabri è bella e intelligente e lui, vedendosi come un fallito senza soldi e senza futuro, quasi la evita pur di non palesare la situazione in cui vive. Un giorno però incontra un pensionato facoltoso che scorge in Miki qualcosa di speciale. I due diventano amici e la vita del giovane comincia a cambiare, fino a quando…
Sono stato contattato direttamente dall’autore Antonio Scotto Di Carlo che, con molto garbo, mi proponeva la lettura di “Cannibali moderni”. Ho accettato con entusiasmo, anche perché il titolo già mi incuriosiva parecchio.
Nel corso della lettura sono davvero rimasto colpito dallo stile dell’autore, coinvolgente, attento anche ai particolari; uno stile in cui manca il narratore e dove l’intera vicenda si sviluppa attraverso i dialoghi e i pensieri dei protagonisti.
La trama score fluidamente ma, più che l’intreccio narrativo in sé, mi ha molto impressionato l’attenzione al messaggio che l’autore ha voluto comunicare.
Torniamo al titolo della storia: “Cannibali moderni”. Prima ancora di addentrarmi nella lettura mi è venuta in mente una famosa espressione latina utilizzata per la prima volta da Plauto: lupus est homo homini, concetto ripreso qualche secolo dopo dal grande filosofo Hobbes con il suo homo homini lupus. Secondo il pensatore inglese la “natura umana è fondamentalmente egoistica, e a determinare le azioni dell’uomo sono soltanto l’istinto di sopravvivenza e quello di sopraffazione”.
“Noi siamo esseri umani. Siamo ambigui e ipocriti. Noi preferiamo fluttuare in acque basse dove possiamo tenerci l’oro – quello, ci serve! – e consolarci con la vista del cielo. Tanto per noi, vederlo è come volarci…” – Cannibali Moderni
Ecco, mi sono quindi chiesto: cosa determina ai giorni nostri le azioni dell’uomo? Cosa fa diventare l’uomo moderno o, meglio, postmoderno un cannibale? Naturalmente i soldi. E l’intera storia ruota proprio attorno a questo. A come il denaro, o la prospettiva di averne in quantità, possa deviare la mente delle persone che diventano disposte a tutto pur di ottenere ricchezza.
Ed ecco che un giovane senza arte né parte intravede una svolta decisiva nella sua vita, che due avvocati sono attratti da un enorme guadagno, che qualcun altro sia più spaventato dal perdere un patrimonio che dalla perdita di una persona cara e come, ognuno di questi, dia più valore a una certa somma di denaro che alla vita di una persona.
La storia scorre con facilità, sia per la scioltezza della narrazione sia perché (bravo l’autore) gli eventi sono narrati attraverso brevi paragrafi che aiutano anche a tenere alta la tensione, soprattutto quando ci si addentra all’interno del “vero” thriller.
I personaggi sono caratterizzati molto bene, con quel pizzico di ambiguità, presente in ognuno di noi, che non ti fa mai davvero scoprire la vera natura dei protagonisti e che contribuisce in modo decisivo allo sviluppo della narrazione.
Molto bravo Scotto Di Carlo anche a lasciare aperta ogni interpretazione alla fine della vicenda. Davvero è stato lui/loro? O è/sono stato/i così bravo/i da ingannare tutti, lettori compresi?
E noi, cosa arriveremmo a fare per soldi? Dove si fermerebbe la nostra coscienza? Quali principi saremmo disposti a stracciare per ottenere qualcosa di vantaggioso?
“Lo conosco bene è una frase che nessuno dovrebbe mai pronunciare. Neppure parlando di sé” – Cannibali Moderni
Leggete “Cannibali moderni”, avrete un’ulteriore conferma di come “valori” materiali possano sconvolgere la mente delle persone fino a spingerle a fare qualcosa di tremendo e di come l’uomo possa davvero essere… homini lupus.
Piccolo suggerimento per l’autore: dedichi in futuro una maggiore attenzione all’editing. Refusi e piccoli errori di grammatica forse nulla tolgono al valore della storia ma segnano la differenza con la compiutezza di un grande libro.
Luca Martorana, siciliano classe ‘73, è un ex giocatore professionista di pallacanestro e grande appassionato di “Heavy Metal”. Appassionato lettore, divora libri fin da bambino. E’ un patito di cinema e serie tv, soprattutto se di fantascienza. Ama esplorare strade sempre nuove in sella alla sua Harley. Nel tempo libero lavora….ma niente di serio.