Guida
Compagnia della Rocca
Giugno 2008
Cartaceo
56
«Quella del giovane disoccupato è una carriera che purtroppo oggi si presenta lunga e, escludendo pochi fortunati, inevitabile. Sociologi ed economisti studiano appassionatamente il problema da anni, ma in fondo la sua causa prima non è molto difficile da stabilire: i giovani disoccupati sono più dei posti di lavoro liberi».
Comincia così questo sintetico e ironico breviario che introduce in un mondo complesso, fatto di curriculum, portfolio, stage, colloqui di lavoro, concorsi eccetera, ma anche di strani personaggi, potenti o presunti tali, di cui è vitale comprendere mentalità e linguaggio. Il tutto è corredato da vignette dell'illustratrice Delia Parzino.
“Quella del giovane disoccupato è una carriera che purtroppo oggi si presenta lunga e, escludendo i pochi fortunati, inevitabile.
Sociologi ed economisti studiano appassionatamente il problema da anni, ma in fondo la sua causa prima non è molto difficile da stabilire: i giovani disoccupati sono più dei posti di lavoro liberi” (Breviario del giovane disoccupato)
Comincia così, con questo breve seppur esplicativo incipit, una simpatica e alquanto realista “guida” per i giovani disoccupati, chiamati anche g.d.
Vi starete sicuramente chiedendo: “perché simpatica ma realista? Mi pare una contraddizione visto che nel realismo non vi è quasi mai simpatia o divertimento…”.
Eppure è così. Suona molto strano ma è ciò che il nostro autore, con enorme maestria e consapevolezza dell’argomento, ha saputo trascrivere e trasmettere.
Dico consapevolezza poiché anche lui, come molti giovani di oggi, ha trascorso un periodo della sua vita come g.d., incontrando i personaggi che sono elencati nel suo manoscritto.
Nonostante sia molto breve come libro, descrive in maniera esaustiva il variopinto mondo del lavoro.
Si parte dalla famiglia, dove i genitori sono solitamente abbastanza comprensivi riguardo alla situazione del figlio disoccupato. A tal proposito c’è da tenere in considerazione che essi provengono da un’era in cui il disoccupato era una specie protetta, braccata dai datori di lavoro; di conseguenza, al giorno d’oggi i g.d. sono etichettati come scansafatiche.
Conviene, dunque, come consigliato dal Panerai, mostrarsi sempre iperattivi, magari dicendo che si ha un colloquio quando in realtà ci si reca nel bar più vicino, gratificando costantemente i propri famigliari.
Si passa attraverso l’analisi di figure come il professore universitario, il potente-con-le-mani-in-pasta, il cupo, l’impallinato e le segretarie, l’immancabile filtro ineludibile tra i potenti e i g.d.
A proposito, è capitato anche a voi di non riuscire a schivare le solite frasi tipiche come “Il dottore è impegnato/al telefono”; o “Il dottore è assente tutto il giorno”, vero?
Si toccano poi argomenti come il curriculum, definito come la “carta di circolazione nel mondo dei disoccupati”; i corsi di formazione, i manuali, il colloquio e lo stage.
Ovviamente non può mancare la descrizione della giornata tipo del giovane disoccupato, fatta di sveglie presto, interminabili ore trascorse al telefono o al pc a rispondere agli annunci; incontri non molto proficui con i potenti e scambi di informazioni con altri “colleghi”.
A mio modesto parere, è stata una lettura alquanto leggera e molto scorrevole. Il libro in sé è scritto molto bene, con un linguaggio molto semplice quasi terra-terra.
L’unica difficoltà che ho incontrato è stata nel redigere questa recensione; essendo un’opera prettamente teorica, senza una trama o filone narrativo come i libri che sono solita leggere, il trasmettere ad altri ciò che ho assimilato durante la lettura può risultare un po’ confusionario.
Mi sento comunque in dovere di consigliare questo scritto a tutti coloro che hanno appena concluso il ciclo di studi, universitari o non; e, dato che il mondo del lavoro non è proprio tutto rose e fiori come alcuni lo descrivono, sarebbe meglio armarsi di quelle nozioni che magari ci possono aiutare a districarci meglio in questa enorme giungla.
“Stage: lavorare gratis per qualche mese, senza troppe prospettive di essere assunti alla fine”.
L’autore di “Breviario del giovane disoccupato”
Jacopo Panerai, toscano, è nato negli anni 70. Dopo un diploma senza sbocchi e una laurea inutile ha ricoperto per molti anni la qualifica di giovane disoccupato, ottenendo in seguito una promozione a giovane semioccupato; attualmente non lo è più perché con il passare degli anni la qualifica di “giovane“ comincia ad andargli stretta.
Delia Fanzino è nata a Novara nel 1973. È un perito chimico, ha esperienze come vignettista nell’informazione locale e sul web.
I molteplici impegni famigliari (ho due figli stupendi oltre ad un marito e a un cane) mi hanno sottratto per un lungo periodo ad una delle mie più grandi passioni: la lettura (oltre alla pallacanestro -amore questo condiviso con mio marito, allenatore, e mio figlio, arbitro, che ci ha portato a creare una nostra società dove ricopro il ruolo di presidente). Ora complice un infortunio che mi costringe a diradare i miei impegni fuori casa (non posso guidare) sono “finalmente” riuscita a riprendere un libro in mano! Il fato, insieme ad un post di Kiky (co-fondatrice de “La bottega dei libri” che conosco da oltre 20 anni) pubblicato su Facebook han fatto sì che nascesse la mia collaborazione con “La bottega”, collaborazione che quotidianamente mi riempie di soddisfazione.