
Saggio
Graphe.it
settembre 2021
cartaceo, ebook
76

Come possiamo evitare quella degli altri e (ancor più) quella che, in percentuali variabili, alberga in ognuno di noi?
Il tema dell’insipienza umana – della sua natura, del rapporto che intrattiene con la cattiveria e l’infelicità – si dipana in questo breve saggio dall’impianto gustosamente filosofico: l’autore espone le proprie considerazioni con un andamento che occhieggia ai trattati di qualche secolo fa, con grazia e buona scrittura, e con argomentazioni sostenute dalle massime dei pensatori di tutte le epoche.
Universale nei concetti ma non priva di attenzione ai dilemmi del mondo contemporaneo, questa lettura ha il potere di suscitarci il dubbio (buon segno!) e incoraggiarci al più robusto degli antidoti all’idiozia: la cultura.
Recensione di
“Breve trattato sulla stupidità umana”
Come riconoscere la stupidità umana di questi tempi!? Quando tutti si sentono di sapere tutto.
Riccardo Moreno Castillo ci regala un prezioso saggio, in cui ci illustra una sorta di guida “filosofica” che sia di aiuto a questa difficile situazione. Cosa c’è di peggio, a questo mondo, della stupidità umana? Speriamo che con questo “breve trattato” riusciamo a porci dei dubbi.
Quando abbiamo a che fare con la stupidità umana e con i suoi derivati, è bene affidarsi ai grandi pensatori del passato. Questo è lo strumento usato dall’autore: attraverso di lui, i grandi del passato diventano la nostra guida. Uno degli argomenti in cui una guida del genere diventa più che necessaria attiene, ad esempio, alla grande differenza sussistente tra l’essere stupido e l’uso della cattiveria.
“la lotta contro le cose cattive non porta via anche quelle buone” – Breve trattato sulla stupidità umana
Quanta verità in questa semplice frase: spesso l’uomo, nel tentativo di far valere un proprio diritto, lotta con tutte le armi che ha a disposizione per ottenere il risultato che spera… ma a quale prezzo? Forse, in un tentativo di tal fatta, si perde anche l’essere buoni?
Un altro bello stimolo alla riflessione, ci viene dato da una citazione di Goethe:
“avere preoccupazioni vuol dire essere intelligenti, sebbene in maniera passiva. Solamente gli stolti non sono preoccupati”.
L’autore vuole, così, farci comprendere una grande verità, che è tutt’ora moderna e attuale, ossia che gli stolti non hanno il problema delle preoccupazioni perché si appagano nel loro vivere. Diversamente, le persone intelligenti le riconosci subito perché non si vanteranno mai di ciò che sanno… e hanno tutte la gastrite!
Moreno Castillo ci invita a considerare più spesso i filosofi del passato e le loro idee per non ricadere negli stessi errori.
Lo stile dell’autore è attento, preciso, talvolta filosofico, ma pienamente comprensibile. Sono molto di aiuto le note a piè pagina, che fungono da supporto per il lettore. Continui sono i rimandi ai consigli di pensatori del passato. In fondo, per tentare di eliminare e distruggere la stupidità umana non ci resta che affidarci alla lettura e alla cultura, al fine di divenire dei liberi pensatori.
Liberi di tutti e tutto. Credo sia questo il principale intento dell’autore.
Molto utile è la bibliografia delle fonti utilizzate, che troviamo alla fine del libro. Utile e, aggiungerei, interessanti per chiunque voglia ulteriormente approfondire i temi trattati.
A rendere completo il libriccino hanno un ruolo rilevante le immagini e le citazioni che si rinvengono all’inizio di ogni capitolo, le quali fungono da stimolo e da esempio di giustizia e onestà, verità e senso civico.
So che tutto questo potrebbe sembrare un’utopia oggi come oggi, ma secondo voi, perché è così difficile provare a diventare migliori? Che ci costa?