
romanzo contemporaneo
Sem
16 giugno 2023
Cartaceo E-book
368

Anno 1899.
Mentre il secolo volge al termine, l'Europa è attraversata dalla spensieratezza e dall'ottimismo di un'età che promette un luminoso futuro. E' in questo tempo agitato e sognante che l'aristocratica Lily, una sedicenne fulva, minuta e attraente, parte da Londra alla volta dell'Italia insieme alla petulante zia, Lady Amabel. Destinazione: l'Hotel Angst di Bordighera, albergo rinomato nell'alta società europea e tappa obbligata per gli inglesi che soggiornano nella riviera ligure.
A eccitare gli animi dei sudditi di Sua Maestà c'è l'attesa per l'imminente arrivo della regina Vittoria e della sua corte. Ma Lily non può lasciarsi andare al clima di leggerezza mondana e sofisticata. Suo padre, infatti, è in gravi difficoltà economiche e ha accettato di dirigere una piantagione di tè a Ceylon. Prima di lasciare il vecchio continente ha deciso di investire molto denaro nel soggiorno della figlia. E ora Lily ha un compito: trovare un ricco marito per risanare i conti della famiglia.
Le cose però vanno diversamente rispetto al previsto. Il mondo sta cambiando. Novità epocali preannunciano il tumultuoso inizio del Novecento mentre le incertezze sul futuro viaggio della regina complicano i piani.
Nella luce dorata del Mediterraneo, i cuori battono forte, Lily riesce a vivere per un istante il sogno di un amore, ma presto la Storia avrà il sopravvento.
“Lily era una sorta di fardello da depositare il prima possibile in un nuovo e sontuoso nido, preferibilmente lontano da casa” – da “Bordighera Grand Hotel” di Laura Calosso, edito Sem.
Un padre distante e una zia avida, decidono di riscattare le sorti del loro nobile casato alle spese della giovane Lily. Una sedicenne che dovrà sposarsi ad ogni costo con un ottimo partito, che le piaccia oppure no. Cosa c’è di meglio di un hotel di lusso in una località italiana, colonizzata da ricchi inglesi, per gettare l’amo? Se poi nello stesso albergo alloggerà anche la regina Vittoria, tanto di guadagnato!
Significherà partecipare a sontuosi ricevimenti, pieni di ricchi giovanotti matrimoniabili. Così zia e nipote partono in direzione Bordighera…
“Non aveva intenzione di esercitarsi per diventare una scimmia ammaestrata, e nemmeno di prestarsi a qualche gioco poco trasparente”
Lilibeth, detta Lily, ha solo sedici anni quando, nel 1899, parte per Bordighera insieme alla zia, Lady Amabel.
Lily è graziosa, ma non bella. È ben educata, come si conviene ad una signorina dell’alta società, ma non possiede quelle doti che potrebbero allettare un eventuale pretendente. Non sa suonare il piano ed è terribilmente stonata. La sua è una bellezza silente che non abbacina al primo sguardo, in quanto discreta e per nulla appariscente. Essa è fatta di grazia e gentilezza. È una creatura dolce, timida e timorosa, che ha sempre condotto una vita alquanto ritirata. Per superare un’infanzia infelice accanto ad un padre disinteressato e ad una madre assente, ha trovato conforto nella lettura e nello studio della natura, appassionandosi alla botanica. Lily è romantica, sognatrice e fin troppo ingenua poiché non ha alcuna esperienza della vita al di fuori della sua dimora.
“La vita fra gli umani, in particolare quella tra i suoi familiari, non sempre faceva per lei” – Bordighera Grand Hotel
Lord J vede la figlia come un peso, una sorta di scomoda eredità onerosa e improduttiva. Il frutto di un matrimonio infelice con una donna perennemente depressa che non è più tra loro da parecchi anni. Lui ha sempre amato la bella vita, quella fatta di incontri galanti, feste e alcol a fiumi. Questa è una delle cause tra le tante che hanno inciso sull’assottigliarsi del suo capitale. Egli conta di rifarsi grazie ad un eventuale vantaggioso matrimonio della figlia che, dopo la scomparsa della madre, ha affidato alla propria sorella Amabel.
Lady Amabel è una donna ormai avanti con gli anni e decisamente sfiorita, se mai è stata una fanciulla in boccio, cosa difficile da immaginare di fronte alla sua figura goffa e quasi grottesca. Le piacciono i vestiti eleganti e appariscenti perché ama ostentare un prestigio che non esiste più. Il suo cattivo gusto e le sue maniere snob sono imbarazzanti. È una donna avida e anaffettiva. Una pettegola dalla lingua biforcuta e dai tanti capricci. È esaltata dalla possibilità di partecipare al “grande evento”: il soggiorno della sovrana nel loro stesso albergo a Bordighera. Non vede l’ora di metter in mostra la nipote, certa di poter guadagnare fama e benessere da un eventuale matrimonio vantaggioso della ragazza.
“Era la persona più vicina che aveva e al contempo quella di cui meno si fidava” – Bordighera Grand Hotel
Lily attira l’attenzione di due uomini, una volta giunta in Liguria. Uno di essi è Renzo, un giovane del posto dal buon livello culturale, ma dagli scarsi mezzi economici. Poiché conosce perfettamente le lingue straniere, è un interprete molto quotato, spesso richiesto nei migliori hotel della zona. Egli sa bene di non poter aspirare all’amore di quella giovane così nobile e aggraziata. Appartiene ad un altro mondo, le cui porte sono chiuse per uno come lui. Si limita a vegliare su di lei e a proteggerla dalle insidie del nuovo ambiente.
“L’infanzia era ormai un ricordo sbiadito, e anche l’adolescenza stava per finire proprio lì. in quei luoghi tanto diversi da quelli conosciuti nella madre patria”
Poi c’è Darius Evans, funzionario di corte, alle dipendenze della regina Vittoria. Un uomo molto affascinante, di bell’aspetto, dalle idee progressiste. Lily s’invaghisce di lui a prima vista. Il giovane ne apprezza la genuinità e la purezza, doti rare tra le signorine del loro ambiente.
“Era tardi. Troppo tardi per tante cose. Anche a sedici anni si può arrivare al punto di credere che non ci sia più tempo“
La trama di “Bordighera Grand Hotel” si divide in tre parti. Una prima parte dedicata a Lily e alla sua famiglia, nonché alle ragioni del viaggio a Bordighera. Si descrive poi il paese, le sue residenze e gli hotel più esclusivi, tra i quali l’Angst. La seconda parte si concentra sui tentativi della zia di accasare Lily e sulle relative assurde strategie d’attacco al buon partito. Mentre la terza parte si dedica all’evoluzione della protagonista e al finale, svoltosi attraverso un salto temporale di diversi anni.
Il linguaggio è semplice, ma molto descrittivo e dettagliato, in merito all’attenta caratterizzazione dei personaggi e dei luoghi. Questo rende il ritmo spesso lento. Esso acquista maggior vivacità tra la seconda e la terza parte, dove si lascia più spazio agli eventi rispetto alla fotografia del contesto sociale e ambientale.
“Il rancore era sordo, profondo, ma non aveva un destinatario, forse era solo delusione o una nuova paura per qualcosa a venire” – Bordighera Grand Hotel
Lo stile dell’autrice è molto elegante e ricco di dettagli, senza mai trascurare gli aspetti introspettivi dei personaggi. La storia è ambientata tra la fine dell’Ottocento e l’Inizio del Novecento. È assai apprezzabile e ammirevole la sua grande competenza nel rappresentare la mentalità dell’epoca di un popolo che non è il suo ma che dimostra di conoscere assai bene. Questo per merito di ricerche, studio e lettura di testimonianze e romanzi di chi visse in quegli anni a Bordighera.
Anche i suoi personaggi appaiono credibili e la storia decisamente realistica, nonostante l’anacronismo di alcuni di essi o proprio grazie a questo.
“La sua agitazione di scontrava con la quiete di quei luoghi dove il tempo era sabbia e scorreva nella clessidra a ritmo più lento”
“Bordighera Grand Hotel” è un bellissimo quadro di quella Belle Époque che fa sognare. Che fa desiderare di possedere una macchina del tempo per potervi entrare. Una luce che abbaglia, ma che soprattutto acceca di fronte alle numerose falle di un sistema destinato a finire. Di un benessere solo fittizio, in quanto privo di valori diversi dal vivere il momento nel modo più agiato possibile, senza alcuna progettualità.
Un romanzo che parla dell’era del cambiamento senza nessuna preparazione (in molti casi volontaria) da parte dei personaggi al suo avvento. Un voler rimanere avvinti ai privilegi ancestrali, rifiutandone le insidie, ignorandone i segnali tipici del periodo.
Un meraviglioso quadro che non si osserva, ma si legge, si assapora pagina dopo pagina, ci fa viaggiare per poi riportarci alla partenza. Nel mio caso, al 2023, mese di luglio nel soggiorno di casa mia con qualche malinconico sospiro e un gran desiderio di partire per Bordighera.
Vi volete aggregare? Vi aspetto!!!!
5 stelle ⭐⭐⭐⭐⭐